bergoglio papa francesco sinodo cardinali corvi

POSTA! IL DOVERE DEL PERDONO: A NATALE IL PAPA IMPARTIRÀ LA BENEDIZIONE 'URBI ET CORVI'? - SCENEGGIATURA STREPITOSA, OTTIMA REGIA E ATTORI ALL'ALTEZZA. MA IN “VATILEAKS 3” CI SARÀ ANCHE TOM CRUISE?

VALLEJO BALDA CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO VALLEJO BALDA CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Caro Dago, il dovere del perdono: a Natale il Papa impartirà la benedizione Urbi et Corvi?

Luc Nardi

 

Lettera 2

Vatileaks, il monsignore: “Chiesa vende benzina e sigarette. E all’estero investe in petrolio e porno”. Ci sono tutti i presupposti per il nobel per la pace insomma.

Tiziano Longhi

 

Lettera 3

marianna madiamarianna madia

Caro Dago, sceneggiatura strepitosa, ottima regia e attori all'altezza. Ma in "Vatileaks 3" ci sarà anche Tom Cruise?

Daniele Krumitz

 

Lettera 4

Caro Dago,

allora si possono licenziare anche i politici assenteisti per viaggi e gite?

Recondite Armonie

 

Lettera 5

Caro Dago

visto gli sviluppi dell’inchiesta in Vaticano credo che per il presepe del prossimo Natale sara' meglio evitare la presenza di statuine raffiguranti santi e pastori e limitarsi a mettere una grande mangiatoia.

Elledi61

 

Lettera 6

Caro Dago, Chiamparino ha detto che l'incontro Premier-Regioni non lo vede come un divertimento ("Ci sarà da divertirsi") ma come un lavoro. Riuscirà a convincere Renzi che discutere di farmaci salvavita è più importante di una partita a calcio balilla?

RENZI E BOSCHI RENZI E BOSCHI

Ezra Martin

 

Lettera 7

Caro Dago, separare le fantasie di Renzi dalla vita reale è facile. Ma come si fa a separare le parole del Papa da quanto sta avvenendo in Vaticano?

O.Fischer

 

Lettera 8

Caro Dago, all'assemblea dei parlamentari Pd, Renzi è passato dal discorso a braccio a quello scritto: quando le bugie si accumulano si stenta a ricordarle tutte.

Yu.Key 

 

renzi marino renzi marino

Lettera 9

Caro Dago, il 4 novembre 1966 l'Arno straripò provocando la storica alluvione di Firenze. E noi qui inondati dalla piena di bischerate del suo ex sindaco.

Aldo Cavallini

 

Lettera 10

Caro Dago, capisco lo sfogo di Marino. Lui era talmente poco desideroso di potere che non aveva tempo per firmare le delibere, fare le nomine necessarie, affrontare i problemi.... intanto la città completamente priva di guida affondava.

Andrea61

 

Lettera 11

Non si discute più di tumori papeschi, nulla sui conciliaboli crocettatutiniani, dei marò chissenefrega, passata in cavalleria la OMS, a Sanremo tutto ok, la vita è tornata a scorrere placidamente...tronca-tronca-tronca-fiuu-booom-leon-leon-leon!

Giuseppe Tubi

 

Lettera 12

giampiero mughinigiampiero mughini

Caro Dago, "Un dipendente pubblico che dice che va a lavorare e poi non ci va deve essere licenziato" afferma la Madia. E un parlamentare che si fa eleggere da una parte e poi va a lavorare per quella opposta?

Gaetano Lulli

 

Lettera 13

Caro Dago, secondo Mughini i potenziali candidati 5Stelle a sindaco di Milano sarebbero degli incompetenti sicuri. Può darsi, ma crede davvero che i sindaci scelti dai partiti (magari con le primarie) siano meglio? Eppure lui vive a Roma, a cento metri da me, nel signorile (così si diceva una volta) quartiere di Monteverde Vecchio, e, come me, non può non vedere, per esempio, i cassonetti mai svuotati che rigurgitano l'immondizia sui marciapiedi... E' davvero sicuro che un grillino qualsiasi, però dotato di onestà e di un solido buon senso, non saprebbe fare di meglio? Con stima.

Federico Barbarossa

 

Lettera 14

balzacbalzac

Dago darling, "Eppure, chi meglio del grande scrittore francese [Balzac] ha saputo raccontarci gli intrighi, i vizi e i commerci proibiti della corte di Versailles?" scrivi nella tua Dagonota di stamattina a proposito dello scandalo dei corvi in Vaticano. Ti faccio notare che la corte di Versailles era già morta e sepolta ai tempi di Balzac.

 

Le corti del primo impero (ma anche del secondo impero, quando Balzac era già morto) e delle monarchie costituzionali successive alla Grande Rivoluzione del 1789 risiedavano alle Tuileries, di fronte al Louvre. Come tutti sanno, le Tuileries furono distrutte durante la Comune di Parigi nel 1871 e mai più ricostruite. Pace e bene

Natalie Paav

 

Lettera 15

A Da'

voremmo da sape' dalli politici, l'amministratori, tenutari de scranni de ogni sorta,capoccioni de tutte le bandiere, 'na piccola cosa : Ma voi indove cazzo ve credete de vive? Nun volemo fa' la solita sparata contro er potere. No..è che ormai stamo tutti, pure voi, in una situazzione tale che nun se capisce si voi ciavete li sensi felpati in puro pile cinese, o l'ammortizzatori delle auto blu in vero lattice memory, pe' tenevve mejo la forma der culo.

 

MESSINA SENZA ACQUAMESSINA SENZA ACQUA

Allora, famo subbito subbito 'na bella cosa: nvece de taglia' la Sanità, la Scola, le pensioni dei poracci, i fondi sapete indove li trovamo? Ce li date voi.Intanto pe comincia' restituite i soldi che ve sete presi de li stipendi. E poi, in caso,pure quelli che ve sete arubbati, anche se ce vo' troppo tempo, le prove so' sempre a favore vostro e poi se prescrive tutto. Voi aridatece indietro i soldi che, alla luce dei fatti nun ve sete guadagnati. Famo fa' li conti a quello dell'INpse, non quello carcerato, a quell o novo e, tolti i 480 euri pe' la sopravvivenza, ce restituite tutto.

 

Eccheccazzo, semo un Paese intero in chiusura definitiva, si vai in giro da Trieste a Cagliari, passando pe la Sicilia, ma mejo de no che le strade so' crollate e manco cianno l'acqua, è tutto un fallimento de attività piccole e grandi. Mo' voi amministratori dello Stato e politici,che so anni che ce state a sbomballa' de fregnacce, pretendete de piavve ancora li vostri ricchi stipendi, vitalizzi, emolumenti,? E chi ve paga. Ormai noi soldi da davve nun ce n'avemo più e allora, ditece un po',che volete fa'.

 

MESSINA SENZA ACQUAMESSINA SENZA ACQUA

Restate e, non prima de avecce ridato tutti li quatrini non guadagnati, fate quarcosa..o ve ne annate direttamente tutti affanculo?L'aria è quella...se aripiove un altro po' scordateve poltrone e auto blu.Io ve lo dico...la vedo proprio pallida, perché Giove Pluvio nun è Buzzi.

Attendiamo risposta.

Borgatari

 

Lettera 16

Caro Dago,

sinceramente tutta l'enfasi per la ministra Maria Elena Boschi non la capisco. Perfino i giornali di opposizioni le dedicano articoli apologetici. Ma non mi pare davvero, anche se è candidata dai giornali, però, a tutto, che il suo impegno di ministra abbia inciso più di tanto sul futuro d'Italia. Certo, con il suo sorrisetto, gode di buona stampa ma sulle vicende politiche non è che esprima idee rivoluzionarie, come il suo segretario pensa poi che l'Italia sia governata solo dal Pd, con la sola preoccupazione per i dissensi della minoranza di questo partito. Cordiali saluti.

Giovanni Attinà

 

Lettera 17

Caro Dago, siamo passati nel giro di qualche decennio, dalla Milano da bere alla Messina da dissetare! Incredibile come nel 2015, giunto quasi al termine, una città di 250.000 abitanti possa essere ridotta in questi termini. Stranamente da quando è successo il tutto, i politici, anche autoctoni prestati a livello nazionale, sono stati stranamente in silenzio. Il ponte sullo stretto non sarebbe di moda in questo momento e certi proclami rischierebbero di bruciare definitivamente un’idea stupida in partenza.

MESSINA SENZA ACQUAMESSINA SENZA ACQUA

 

Certo il ponte, ci fosse stato sarebbe tornato utile. Portare con i vagoni l’acqua ad una città assetata sarebbe stata una scena da tramandare ai posteri.

Certo che il nostro Angelino dell’Interno si sarebbe potuto spendere per la sua terra, visitarla e farsi garante della soluzione del problema dei messinesi in maniera decisa ed autoritaria, come ama credersi nei momenti di maggiore delirio.

 

Ma si sa, i politici nostrani, non hanno il coraggio che la distanza gli regala e certe brutte figure non riescono ad amministrarle bene. Basterebbe poco, basterebbe che i soldi dei grandi lavori, inutili, sparsi in giro per lo stivale, venissero dedicati a cose serie e potremmo fare un recupero idrogeologico serio, rifare fognature condotte idriche e mettere in sicurezza il territorio senza battere ciglio, anziché combattere con le perenni emergenze.

 

Ma siamo in Italia e le cose per bene, con questi rappresentanti, sono cosa rara. Diciamocelo, togliere dall’oggi al domani soldi e potere a politici e mafie sarebbe scandaloso. Rimanendo in attesa del miracolo e della pulizia generale da parassiti e affini, incrociamo le dita. Saluti

Pegaso Nero

 

Lettera 18

D'Agostino credimi, non volevo scrivere oggi. Ho sul serio poco tempo e poi, sai, c'è il solito crescente fastidio di stomaco per le porcate in situ, ma alla fine il senso del dovere, il maledetto senso del dovere prevale. Oggi è il 4 novembre, Festa della Vittoria, Festa delle Forze Armate. Che cosa significa una ricorrenza del genere in questa perduta Nazione? Niente. Ormai è semplicemente una cosa meccanica che si sta facendo perchè non si può cancellare.

 

FESTA DELLE FORZE ARMATE FESTA DELLE FORZE ARMATE

Soliti politici: chi con fascia e chi no, basta pensare a quelli del PD, per non dire SEL e altri compagni di merende, ossia i  figli di quelli che sino a ieri hanno sparato addosso ( e non solo metaforicamente) a Esercito e Polizia e oggi si scoprono patrioti (rob de matt!). Soliti labari portati da volonterosi sempre più anziani e stanchi, soliti discorsi di rito da far cadere le braccia per i contenuti (temini in classe, svolti dalle nostre suffraggette politicanti) e via di questo triste passo.

 

In sostanza il valore fondante di una Nazione, il patriottismo,  è ridotto ai minimi termini, e forse è tenuto ancora in piedi per via delle soldatesse che sfoggiano pettorute le loro divise e con questo tocco di femminismo si salvano capra e cavoli.

 

Tu vedi i picchetti militari con davanti delle figure piccole e mingherline che ci devono difendere in armi da Isis e nerboruti beduini: sono le donne soldato che si sentono finalmente arrivate alla parità. In una giornata come questa non potevano naturalmente  mancare due/tre flash significativi che irradiano luce completa sul tutto.

 

riapre la fontana di trevi silvia venturini fendi con claudio presicce e pietro beccari  7riapre la fontana di trevi silvia venturini fendi con claudio presicce e pietro beccari 7

Il primo è la fotografia del presidente della repubblica insieme alla ministra della difesa: due personalità che insieme danno veramente una spinta di entusiasmo e un'iniezione di orgoglioso patriottismo, di fiducia nei nostri mezzi guerreschi! Poi, poteva mancare il solito Calandrino Renzi che nella giornata del 4 Novembre si fa fotografare con la turista di turno alla Fontana di Trevi,  "dopo la cerimonia del 4 Novembre" come  ci tiene a precisare la nota agenzia Ansia che naturalmente riporta questo bel contributo virile e guerresco per festeggiare il 4 Novembre.

 

Ultimo flash (sono già stufo!) la frase della giornata, autore Calandrino:" l'Expo è stata una Caporetto per i gufi". Ma ci pensi?  Questo signore tira fuori la parola Caporetto, così ad minchiam, proprio il 4 Novembre giorno di Festa. Non ho parole quanto a infantilismo primoministeriale. Però, sotto sotto, in realtà  mi prende il magone nel pensare che per questo disgraziato Paese, così mal gestito in ogni sua componente, milioni di giovani e meno giovani hanno sacrificato vita e fatto sacrifici enormi nella Grande Guerra! Onore a loro. Chissà cosa direbbero se potessero parlare.

Ranieri da Monaco di Baviera (ex Luciano)

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