L’ULTIMO ASSOLO IN PARADISO - JOHNNY WINTER, IL CHITARRISTA ALBINO CHE INCENDIÒ WOODSTOCK MA PERSE L’APPUNTAMENTO CON LA LEGGENDA: LA SUA PERFORMANCE NON FU INCLUSA NELL’EDIZIONE FINALE DEL FILM – LA SUA VERSIONE DI “JUMPIN’ JACK FLASH” E’ UN CAPOLAVORO

È morto a 70 anni a Zurigo Johnny Winter uno di quegli operai del “ferro” che hanno riempito di prodezze la storia del rock - Scoperto da un discografico della Columbia che sborsò per metterlo sotto contratto 600.000 dollari (cifra prodigiosa per gli anni 60) visse un brutto periodo da tossico e lo raccontò con un disco intitolato ‘Still, alive and well’…

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Gino Castaldo per “La Repubblica

 

JOHNNY WINTER JOHNNY WINTER

Il chitarrista americano Johnny Winter, 70 anni, è morto mentre era in tournée nella stanza di un albergo a Zurigo. Winter era uno di quegli eccelsi operai della chitarra elettrica che hanno riempito di prodezze la storia del rock.

 

Johnny Winter (vero nome John Dawson Winter III, col quale intitolò un suo disco del 1974), il “chitarrista albino”, come lo chiamavano, era per antonomasia il chitarrista dalle mille risorse, disinvolto e duttile, fortissimo negli assolo, e spesso col fratello Edgar aveva creato una coppia di ferro.

 

JOHNNY WINTER JOHNNY WINTER

Il suo primo vero ingaggio discografico è passato alla storia. Fu scoperto da un discografico della Columbia che lo vide al Fillmore East nel gruppo di Al Kooper e sborsò ben 600.000 dollari per metterlo sotto contratto (cifra prodigiosa per gli anni 60). Era ammalato di blues, e per questo ha collaborato spesso con alcuni dei grandi maestri del genere, producendo ben tre dischi di Muddy Waters, e più in generale sembrava l’incarnazione di un certo modo spavaldo e generoso di intendere il rock, mettendo sempre in primo piano la performance come momento di verità del suo mestiere.

 

Talmente vero da incidere un disco intitolato Still alive and well , raccontando un brutto periodo di tossicodipendenza da cui era uscito malconcio ma in buono stato. Si può dire che abbia mancato il grande appuntamento con la leggenda nel 1969. Era al festival di Woodstock ma la sua performance non fu inclusa nell’edizione finale del film.

JOHNNY WINTER JOHNNY WINTER

 

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