ADDIO A BERNABUCCI - CI LASCIA A 7O ANNI IL MACELLAIO DI "COMPAGNI SCUOLA". SCOPERTO DA VERDONE, ATTORE PER CASO, GRANDE CARATTERISTA DEL CINEMA DEGLI ANNI NOVANTA. RICORDO DI MARCO GIUSTI.

“Era davvero un pezzo da 90 in Compagni di scuola”, ricorda Carlo Verdone. “ il vero attore comico del film. La mia parte era più malinconica.. E mi ricordo che per me fu una grande soddisfazione, perché in fondo era una scommessa. Bernabucci vendeva libri, abitava nel mio stesso quartiere, ma quando lo vedevo al bar mi faceva sempre ridere.

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Marco Giusti per Dagospia

poster del filmposter del filmangelo bernabucciangelo bernabucci

Se ne va uno dei più grandi e divertenti caratteristi del cinema italiano degli anni '80 e '90. Angelo Bernabucci, l'indimenticabile macellaio di "Compagni di scuola" di Carlo Verdone. Ci dà addolorato la notizia lo stesso Carlo dall'Università di Bloomington in Indiana, dove sta tenendo una serie di corsi sul cinema comico e non potrà perciò partecipare al funerale dell'attore il prossimo lunedì a Roma. Fu proprio Carlo Verdone a scoprire e a lanciare Angelo Bernabucci come attore in "Compagni d scuola" dove, in mezzo attori più celebri e di grande livello, da Christian de Sica a Massimo Ghini, da Alessandro Benvenuti a Eleonora Giorgi, fu forse quello più comico e nuovo nel ruolo di Walter Finocchiaro, il macellaio.

"Era davvero un pezzo da 90 in Compagni di scuola", ricorda Carlo Verdone. "Era anche il vero attore comico del film. La mia parte era più malinconica.. E mi ricordo che per me fu una grande soddisfazione, perché in fondo era una scommessa. Bernabucci vendeva libri, abitava nel mio stesso quartiere, ma quando lo vedevo al bar mi faceva sempre ridere. In Compagni di scuola fu fantastico".

cast di cast di "compagni di scuola" bernabucci in bernabucci in " stracult"

Ricordiamo fra tutte le sue celebri battute che riguardano quasi interamente il povero Fabris, cioè Fabio Traversa, il compagno di scuola che è invecchiato malamente e non somiglia più a quello che era un tempo. "Tu c'hai avuto un crollo dall'ottavo grado della scala Mercalli!". Ma anche: "E' tremendo è da denuncia uno non se po' presentà ridotto così deve manna' un certificato ... ma all'ufficio di igiene però.., no de profilo no non lo posso vedè portatelo via è teribbile".

" fratelli d' Italia"

Angelo Bernabucci che era nato a Roma 70 anni fa, non si fidò mai completamente del cinema e mantenne tranquillamente le due professioni, quella di venditore di libri e quella di attore. Fu una bomba anche il suo secondo film, "Fratelli d'Italia", 1989, diretto da Neri Parenti e scritto dai Vanzina, dove era, assieme a Maurizio Mattioli, uno dei tifosi coattissimi della Roma che finiscono nella macchina di Massimo Boldi, tifoso del Milan, diretto nella capitale proprio per seguire la partita Roma-Milan.

I due terrorizzano il povero Boldi  promettendo "una spremuta de sangue" e lo costringono anche a cantare l'inno "Forza Roma". Una delle battute più celebri rivolta a Boldi è "Aooh!!!!???? Ma nun cachi, nun pisci, nun scoreggi!". Coi Vanzina lo ritroviamo in altri film, come "Piedipiatti",  "Il cielo in una stanza" e "Il pranzo della domenica", che è una delle sue ultime apparizioni nel 2003. Nei cinepattoni lo troviamo in "Vacanze di Natale 90" e in "Vacanze di Natale 95".

Nella serie dei Fantozzi con Paolo Villaggio appare in "Fantozzi alla riscossa", "Fantozzi in Paradiso" e in "Fantozzi - Il ritorno". Christian De Sica lo volle in un ruolo maggiore in "Simpatici e antipatici", sempre scritto dai Vanzina. Con Carlo Verdone ritornò in "Perdiamoci di vista", ma nel programma televisivo "Orgoglio coatto" che realizzai per Rai Due nel 2001, fu lo stesso Verdone a volerlo come valletto ideale della serata.

In "Stracult" del 2003 fece nuovamente coppia col mitico Fabris di "Compagni di scuola" per una serie di sketch. Simpatico, intelligente, sempre disponibile e sempre estremamente divertente, Bernabucci ha portato al cinema se stesso. Verdone gli offrì un personaggio meraviglioso che era interamente costruito su di lui e lo definì una volta per tutte. I suoi altri personaggi al cinema non fecero che riprendere quel personaggio per ottenere una risata sicura. Che non mancò mai.  "Ammazza che soggetto!"

"Simpatici e antipatici"

 

 

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