ANCHE IL ‘’KM ZERO’’ PUÒ FAR MALE ALL’AMBIENTE - SE USI LA TUA AUTO PER ANDARE A COMPRARE UN SOLO CHILO DI VERDURA A 10 KM DI DISTANZA GENERI PIÙ EMISSIONI CHE FACENDOLA ARRIVARE DIRETTAMENTE DAL KENYA

Jenner Meletti per “la Repubblica”

 

frutta e verdura a forma di culo 4frutta e verdura a forma di culo 4

«KM ZERO», quasi un mito. Vedi il cartello appeso davanti al negozio o al ristorante e immagini il contadino che ogni mattina, magari a piedi, viene a portare qui l’insalata, la gallina, i pomodori. Agnelli che non arrivano dall’altra parte del mondo, latte portato da una stalla vicina, così puoi ascoltare i muggiti delle mucche.

 

«Solo noi italiani — dice Sandra Chiarato della Coldiretti veneta — potevamo inventare un marchio come questo. In Cornovaglia, davanti ai ristoranti, c’erano i cartelli “Kilometri 100” e avevano un grande successo. Km 0 poteva nascere solo in questo nostro Paese dove abbiamo ogni ben di Dio sottocasa».

Ode alla frutta e alla verdura Ode alla frutta e alla verdura

 

C’è una legge del 2008, nella Regione Veneto, fatta proprio per «orientare e sostenere i consumi dei prodotti agricoli a chilometro zero». «L’idea di consumare ciò che la terra produce vicino a casa tua — raccontano Luca Motta della Coldiretti veneta e i funzionari del Csqua, il centro servizi qualità alimentare della Regione — è ottima, e non solo perché meno chilometri si percorrono, meno si inquina.

 

Comprando dal produttore o nel mercato dei contadini puoi salvare frutta e verdura che altrimenti andrebbero perdute. Il nostro è soprattutto un movimento culturale: per non dimenticare i prodotti della nostra terra, per spiegare a tutti che il “cibo” non è solo quello che si trova incellofanato nei banchi dei supermercati ».

Frutta per gli ospiti Frutta per gli ospiti

 

Quando un’idea diventa business, c’è però chi ne approfitta. «La legge non ha ancora i regolamenti attuativi e adesioni e controlli sono ancora su base volontaria. E così puoi trovare fruttivendoli con il cartello Km 0 che vendono banane ed ananas. Radicchi a gennaio, ciliegie a maggio, meloni e cocomeri a luglio, pomodori per tutta l’estate… Devi produrre nella stagione giusta e solo ciò che è legato al territorio. Un pomodoro maturato a gennaio qui al nord potrà essere geograficamente a chilometro zero, ma resta una scelta assurda: come puoi risparmiare CO2 sui chilometri senza tenere conto del gasolio bruciato nelle serre? ».

 

C’è però chi contesta l’utilità del Km 0, anche quando è realizzato secondo le regole. «Io penso — dice Dario Bressanini, docente di scienze chimiche e ambientali all’università di Insubria e autore del libro Pane e bugie — che il Km 0 sia un’illusione. Non basta dire: la frutta e la verdura sono prodotte qui vicino dunque non inquinano.

ColdirettiColdiretti

 

Se usi la tua auto per andare a comprare un solo chilogrammo di verdura a 10 chilometri di distanza — lo studio è stato fatto dalla Lincoln University — generi più CO 2 che facendola arrivare direttamente dal Kenya. Se pensate di spendere meno e di trovare una qualità migliore, fate bene a servirvi dal contadino. Ma non pensate di salvare l’ambiente».

 

Secondo il Defra — il ministero dell’ambiente e dell’agricoltura britannico — il food mile, che si può tradurre con miglio alimentare, non può essere una misura attendibile dell’impatto ambientale totale. Non basta seguire il viaggio delle merci: è stato calcolato infatti che il 48% dei chilometri sono percorsi dal compratore.

 

Un furgone che trasporta 100 polli in un punto vendita fa muovere le cento auto di chi va a comprare un solo pollo. «Helman Schlich e Ulla Fleisner dell’università di Giessen hanno accertato che il costo energetico totale dell’agnello importato dalla Nuova Zelanda è inferiore a quello prodotto in Germania, dove l’agnello deve essere tenuto al coperto, riscaldato e nutrito con mangimi per cinque mesi.

I pomodori provocano acidit e reflusso gastrico I pomodori provocano acidit e reflusso gastrico

 

Produrre un chilo di pomodori in Svezia, ovviamente in serra, costa 66 megajoule (unità di misura dell’energia spesa dall’aratura alla raccolta e non solo per il trasporto, ndr) mentre farli arrivare dalla Spagna costa “solo” 5,4 mj. E questo vale, con numeri diversi, anche per le fragole del Sud Africa, le mele dell’Argentina, la verdura del Nord Africa…». Chi ama i farmers market o gli spacci delle aziende contadine conosce però il «peso» dei chilometri. 

 

I Gas, gruppi di acquisto solidale, con un solo furgone vanno a prendere la frutta e la carne per un intero condominio. Sono circa 80, in Veneto, i ristoranti, bar, panifici, gastronomie a Km 0. La trattoria Ballotta, a Torreglia, la porta dei Colli Euganei, è stata la prima ad aderire all’iniziativa.

 

loro piana41 cicorialoro piana41 cicoria

«Al primo posto — dice Fabio Legnaro, il titolare — ci vuole l’onestà. Io in inverno non uso pomodoro di serra ma la conserva preparata in estate. I piselli li surgelo a primavera. Onestà vuol dire, in questi giorni, proporre in menù, come freschi, solo i radicchi, le verze, le cicorie e poco altro. Km 0 adesso è al 20% del totale, a giugno arriveremo al 70%, con una media annuale del 40%».

 

«L’Italia dipende dall’estero — dice Dario Bressanini — per il 70% del grano tenero, per il 40% di quello duro, per il 25% del mais, per il 90% della soia e per il 50% della carne. La nostra bilancia agroalimentare è in rosso per 10 miliardi di euro all’anno. Non è certo con la cipolla bio di Tropea o le lenticchie di Castelluccio — peraltro buonissime — che riusciremo a pareggiare i conti».

 

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?