saguto figli borsellino

L’ANTIMAFIA DEGLI INSULTI - FRASI SHOCK CONTRO I FIGLI DI BORSELLINO DA PARTE DEL GIUDICE ANTIMAFIA SILVANA SAGUTO: "MANFREDI SQUILIBRATO. MA PERCHÉ MINCHIA SI COMMUOVE PER UN PADRE CHE GLI È MORTO 23 ANNI FA? LE PALLE CI VOGLIONO. LA SORELLA LUCIA E’ UNA CRETINA"

 

MANFREDI E LUCIA BORSELLINOMANFREDI E LUCIA BORSELLINO

Salvo Palazzolo per “la Repubblica”

 

Il 19 luglio scorso, il giudice antimafia Silvana Saguto è la madrina della manifestazione “Le vele della legalità”, pronuncia parole accorate per ricordare il sacrificio di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta. Ma appena torna nella sua auto blindata, telefona a un’amica e sputa parole terribili contro i figli di Borsellino.

 

Ce l’ha soprattutto con Manfredi, che il giorno prima ha abbracciato fra le lacrime il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al palazzo di giustizia di Palermo. Un abbraccio che ha commosso l’Italia.

 

Ma non il giudice antimafia Silvana Saguto, che sbotta: «Poi, Manfredi Borsellino, che si commuove, ma perché minchia ti commuovi a 43 anni per un padre che ti è morto 23 anni fa? Che figura fai». E insiste: «Ma che… dov’è uno… le palle ci vogliono. Parlava di sua sorella e si commuoveva, ma vaffanculo».

SAGUTO FIGLI BORSELLINOSAGUTO FIGLI BORSELLINO

 

Eccole, le parole terribili che pronunciava uno dei giudici simbolo di Palermo, che ha sequestrato beni per milioni di euro e oggi è indagata dalla procura di Caltanissetta per aver costruito un sistema di raccomandazioni e favori attorno alla gestione dei patrimoni sottratti ai boss.

 

Il giorno dell’anniversario della strage di via d’Amelio, Silvana Saguto era infastidita perché aveva aspettato due ore sotto il sole l’arrivo delle barche della legalità al porticciolo di Ficarazzi, piccolo centro alle porte di Palermo. Ed era un fiume in piena contro la famiglia Borsellino. Tutte le sue parole sono rimaste impresse

 

nelle intercettazioni fatte dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Palermo.

MANFREDI BORSELLINO MATTARELLAMANFREDI BORSELLINO MATTARELLA

Di Manfredi Borsellino, il giudice diceva: «È uno squilibrato, lo è stato sempre, lo era pure quando era piccolo». Alla sorella Lucia, Silvana Saguto riservava altri insulti: «È cretina precisa ». Parole choc, che fanno di questa inchiesta del Gruppo tutela spesa pubblica, coordinata dal procuratore aggiunto Lia Sava, un durissimo atto d’accusa contro certa antimafia di maniera.

 

Sì, perché Silvana Saguto non perdeva occasione per recitare fino in fondo il ruolo di paladino della legalità. E, intanto, telefonava al suo collega presidente del tribunale Misure di prevenzione di Roma Guglielmo Muntoni per raccomandare il marito, l’ingegnere Lorenzo Caramma. Perché a Palermo erano ormai scoppiate le polemiche su quell’incarico al coniuge nominato a ripetizione dal re degli amministratori giudiziari di Sicilia, l’avvocato Cappellano Seminara. Muntoni non si tirò indietro. Il 31 luglio, telefonò alla Saguto: «I miei amministratori sono precettati a cercare qualcosa che vada bene per un ingegnere bravo di Palermo ». E a qualcosa si pensò per davvero, un incarico al Cara di Mineo.

BORSELLINO CON MOGLIE E FIGLIO BORSELLINO CON MOGLIE E FIGLIO

 

Ma la preoccupazione principale della Saguto era continuare a essere un giudice antimafia. Soprattutto, nei giorni in cui era al centro delle polemiche per la gestione dei beni sequestrati. Uno dei suoi pupilli, il professore dell’università Kore di Enna Carmelo Provenzano alzò l’ingegno.

 

«Voglio fare qualcosa di impatto — le disse al telefono, e anche questo dialogo è stato intercettato — un incontro con i giovani che vogliono preservare gli eroi del contrasto alla criminalità, quindi voglio fare una giornata su di te». Idea perfetta, per tentare di contrastare il servizio sulle “Iene” andato in onda due giorni prima. «Un convegno con un sacco di giovani».

 

MATTARELLA MANFREDI BORSELLINOMATTARELLA MANFREDI BORSELLINO

Provenzano meditava di mettere su un grande palcoscenico antimafia. La Saguto sembrava più tranquilla. Pensò di passare una giornata al mare con l’amica Francesca Cannizzo, il prefetto di Palermo. Ma, si sa, a Palermo il vero problema è il traffico, soprattutto per raggiungere il mare nel week-end. Lo ribadiva anche il prefetto: «È l’inferno». La Saguto rassicurò: «Ce ne possiamo fregare dell’infermo se vieni con me, abbiamo la mia macchina, c’è la preferenziale ».

 

Erano davvero grandi amiche la giudice e il prefetto. Qualche giorno prima, la Saguto aveva chiesto alla Cannizzo di raccomandare il brillante professore Provenzano per un altro incarico, al Cara di Mineo.

 

2. BORSELLINO: IO E LUCIA SENZA PAROLE

Da “ansa.it”

 

BORSELLINO - TUTINO - CROCETTABORSELLINO - TUTINO - CROCETTA

"Io e mia sorella Lucia siamo senza parole". Lo dice Manfredi Borsellino, dirigente del commissariato di polizia di Cefalù, commentando le intercettazioni che riportano le frasi del giudice Silvana Saguto verso lui e la sorella.

 

"Non vogliamo commentare - aggiunge - espressioni che andrebbero catalogate alla voce cattiveria. Solo parlandone, rischiamo perciò di attribuire importanza a chi quelle parole ha proferito".

borsellino e crocettaborsellino e crocettaAGNESE BORSELLINO AGNESE BORSELLINO LUCIA BORSELLINOLUCIA BORSELLINOAGNESE BORSELLINO SERVIZIO PUBBLICO AGNESE BORSELLINO SERVIZIO PUBBLICO

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”