La comunità dei credenti di Villavicencio, una cittadina colombiana nella terra della guerriglia, è sotto choc dopo l'annuncio di sospendere 15 sacerdoti sotto inchiesta per presunti abusi sessuali. Una specie di maxi retata. La notizia è stata confermata dalla stessa chiesa locale che in un comunicato ha rivelato di aver ricevuto il 14 febbraio una denuncia di una persona riguardante «fatti contro la morale sessuale da parte di alcuni sacerdoti».
A seguito di questo, la Commissione arcidiocesana di protezione dei minori ha informato della vicenda la Procura, offrendo la disponibilità a «collaborare con le indaghino che dovessero svolgersi su questo caso». Contemporaneamente la chiesa colombiana ha aperto una indagine preliminare per permettere l'avvio del «processo canonico penale» previsto per questi casi, rispettando i diritti degli imputati.
Nella sua comunicazione l'Archidiocesi ha manifestato «profondo dolore per questa situazione», assicurando che «le vittime e le loro famiglie verranno per noi prima di tutto», nell'impegno di sradicare «il terribile male degli abusi dentro e fuori della nostra istituzione». Secondo Radio Caracol di Bogotà, infine, ai 15 sacerdoti sotto inchiesta se ne aggiungerebbero altri quattro, due dei quali si trovano in dipartimenti colombiani (Meta e Guaviare) e altri due in Italia e Stati Uniti. Papa Francesco aveva visitato Villavicencio durante il suo viaggio in Colombia tre anni fa.