CHI E' IL "CAPO" DI FRANCESCA CHAOUQUI E MONS. VALLEJO? - NEI SUOI SMS A VALLEJO, FRANCESCA CHAOUQUI PARLA DI RIFILARE CALCIONI A BERTELLO (“E’ UNA MERDA VERA”) E LANCIA IPOTESI SULLO IOR (“FORSE DE FRANSSU SI DIMETTE”), MA FA ANCHE RIFERIMENTO A UN "CAPO". CHI E'?

Chaouqui, sempre nel maggio scorso, minaccia spesso il monsignore. In una delle tante intimidazioni, il 25 maggio, dice: “Io te lo dico per l’ultima volta. Dopo lo dico al mio capo". La donna si muove secondo una regia? A chi risponde? Se questo capo esiste è dentro o fuori il Vaticano? Quando parla di “noi” sottintende una organizzazione di cui lei fa parte?...

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Nina Fabrizio per “Quotidiano nazionale”

FRANCESCA CHAOUQUI E VALLEJO BALDA FRANCESCA CHAOUQUI E VALLEJO BALDA

 

Messaggini, messaggini e ancora messaggini. Centinaia di conversazioni compulsive su whatsapp in cui si commenta di tutto, nomine, dentro e fuori il Vaticano, persone, incontri, articoli messi in collegamento con le presunte fonti. E non di rado giù duro con insulti. Teneva tutto sotto osservazione, la pierre Francesca Immacolata Chaouqui, presunto “corvo”, imputata in Vaticano per sottrazione e divulgazione di documenti riservati. Tutto il giorno febbrilmente studiava strategie, ragionava su come stringere nuovi rapporti.

 

nuzzi e fittipaldi sul banco degli imputati in vaticano accanto a francesca chaouqui e vallejo balda nuzzi e fittipaldi sul banco degli imputati in vaticano accanto a francesca chaouqui e vallejo balda

Puntava anche alle grandi aziende, sperava di spuntare contributi finanziari mettendo in campo la pretesa vicinanza con movimenti cattolici. Una macina sempre in movimento, insomma, a leggere le trascrizioni agli atti del processo “Vatileaks 2”. Il 26 aprile a mons. Vallejo, l’altro presunto “corvo” imputato con le stesse accuse, compresa l’associazione a delinquere, Chaouqui scrive: “Guarda che Novari con H3G è disposto ad aiutare l’Opus Dei. Tre è la terza compagnia dei telefoni”.

QUOTIDIANO NAZIONALE - I MESSAGGI TRA CHAOUQUI E VALLEJO QUOTIDIANO NAZIONALE - I MESSAGGI TRA CHAOUQUI E VALLEJO

 

Nei whatsapp col prelato spagnolo, prima sodale di ferro e oggi nemico, accampa incontri e colloqui con cardinali capi dicastero e vescovi di vertice della Cei. “Comunque Bertello è una merda vera”, dice in un messaggino flash il 15 maggio, tanto per capire il tono con cui liquidava simpatie o antipatie verso esponenti di curia con cui doveva collaborare come componente della Commissione Cosea sui tagli di spesa.

 

“Forse De Franssu si dimette. Non è tutto perduto”, dice a proposito del presidente dello Ior che evidentemente è di ostacolo per piani inconfessati. Una montagna i messaggi whatsapp che raccontano il legame, fatto di alti e bassi. A un certo punto, ad esempio, parlano di come si siano improvvisamente interrotti i rapporti tra mons. Vallejo ed Enrique Llano, altro componente Cosea.

 

vallejo chaouqui (1) vallejo chaouqui (1)

Ricordano le critiche continue al cardinale George Pell, prefetto per l’Economia, fatte da entrambi.  E alla lettura degli atti sorgono anche tanti interrogativi. Chaouqui, sempre nel maggio scorso, minaccia spesso il monsignore. In una delle tante intimidazioni, il 25 maggio,  dice: “Io te lo dico per l’ultima volta. Dopo lo dico al mio capo. Tu non devi frequentare il centro e le periferie o fare pranzi di lavoro o andare in giro senza essere accompagnato. Se continui a fare di testa tua con noi hai chiuso, io sono stanca di farti da badante”.

 

A chi fa riferimento Chaouqui quando parla di un “capo”?  La donna si muove secondo una regia? A chi risponde? Se questo capo esiste è dentro o fuori il Vaticano? Quando parla di “noi” sottintende una organizzazione di cui lei fa parte? L’attività di cui sia lei, sia Vallejo sono accusati, quali interessi poteva avere dietro e di chi?

 

DE FRANSSU DE FRANSSU

Di sicuro di interessi, Chaouqui perseguiva i propri. Nelle conversazioni spingeva Vallejo perché le desse appoggio a portare una troupe di Sky a girare a San Pietro. Vallejo risponde picche ma lei ce la porta lo stesso. Di mezzo ci sarebbe un contratto tra la casa di produzione cui Sky si appoggiava per le riprese della fiction The Young Pope, firmata dal premio oscar Paolo Sorrentino, protagonista Jude Law, e la sua agenzia di p.r. e comunicazione.

 

GIUSEPPE BERTELLO GIUSEPPE BERTELLO

Un accordo da 30mila euro per cui ora però è in corso una causa. La promessa di Chaouqui di poter autorizzare le riprese nella Cappella Sistina  era infatti, come tante altre fatte a nome del Vaticano, assolutamente vana. All’appuntamento con la troupe Chaouqui si è presentata dopo aver pagato un normale biglietto all’ingresso dei Musei vaticani. Quando gli operatori hanno cominciato a prendere gli strumenti per le misurazioni, la Guardia svizzera  ha chiesto spiegazioni. Ma Chaouqui si era già dileguata.

 

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