viaggio in treno

CIUFF, CIUFF, FENOMENOLOGIA DEL VIAGGIATORE IN TRENO BY SCANZI - GUAI A BECCARE I PARGOLI, NESSUNO PUÒ CRITICARLI - POI CI SONO I “RUMINANTI”, QUELLI CHE MAGNANO TUTTO IL TEMPO - I “FISSANTI”, CHE TI GUARDANO TUTTO IL TEMPO, E I “COMUNICANTI”, QUELLI CHE TI ROMPONO LE PALLE A TUTTI I COSTI

Andrea Scanzi??per il “Fatto quotidiano”

andrea scanziandrea scanzi

 

Viaggiare in treno è molto emozionante: un brivido continuo. Il treno arriverà o no? E anche se arriverà, quanto ritardo accumulerà? I bagni saranno lisergici come l’ultima volta o magari pure peggio? E quella fragranza inconfondibile, a metà tra il trapasso e l’agonia, saprà farmi di nuovo compagnia? Poi il treno arriva – se arriva – e con lui ti giunge il brivido più irresistibile di tutti: scoprire a quale fauna appartengano i compagni di viaggio. Sono soliti dividersi in varie categorie, tra le quali spiccano queste.

 

PARGOLI

1 treno cabina1 treno cabina

I bambini, si sa, sono immacolati per antonomasia. Guai a criticarli, e dunque vanno lasciati liberi. Tanto liberi. Troppo liberi. Scorrazzano da un vagone all’altro, brandiscono videogiochi che emettono il suono dell’Apocalisse e fanno un caos che ne basterebbe la metà. Però non si può dire, perché: “Son bambini, lasciamoli divertire”. Così, mentre smontano accuratamente il vagone con la piacevolezza di tanti Macaulay Culkin, osservi i genitori e li scopri fierissimi. Mai un rimprovero, mai un rimbrotto: i figli van lasciati liberi di colpire e meglio distruggere. Come e più dell’aria.?

 

RUMINANTI

L’italiano ama mangiare in treno. E’ proprio una cosa che lo fa godere come un riccio libidinoso. Mangia con gusto assoluto, quasi che non si cibasse dai tempi di Bava Beccaris. Non appena si siede, tira fuori dalla valigia ogni libagione immaginabile. Addenta poi lo sfilatino - crauti e mortazza - con crassa cupidigia, impiegando un tempo infinito a terminare il pasto e facendo sì che ogni passeggero possa ammirare l’affascinante pratica del cibo che si fa bolo e va alfine incontro alla deglutizione. Uno spettacolo bellissimo. E nel frattempo i tuoi vestiti si saranno impregnati per sempre di mortazza (e crauti).?

 

1 treno 011 treno 01

FISSANTI

Si siedono e ti fissano. All’inizio pensi a una paresi, poi scorri con la lingua i denti temendo che ti sia rimasto incastrato un po’ di prezzemolo (anche se non lo mangi dal ’77). Niente: loro ti fissano. Sempre. E chissà poi perché.?

 

COMUNICANTI

Non hai voglia di parlare, hai acceso il computer, indossi pure le cuffie. Non basta: lui ti busserà alla spalla e domanderà qualsiasi cosa pur di attaccare bottone. “Dove va?”, “E’ di Piossasco anche lei?”, “Ci ha mai fatto caso che l’acqua è bagnata?”. Sarà l’inizio della fine. Non si zitterà: mai.?

 

INCONTINENTI

VIAGGIO IN TRENO    VIAGGIO IN TRENO

Vanno in bagno, rigorosamente, quando il treno si ferma in stazione: qualsiasi stazione, l’importante è che il treno sia fermo durante l’anelata minzione. Evidentemente hanno la prostata che soffre di labirintite.?

 

CAMMINANTI

Pullulano nei regionali. Entrano in un vagone, si guardano attorno, non sono soddisfatti. E provano quello successivo. Ma non gli piace neanche quello. Allora vanno avanti ancora, e ancora. E poi indietro, e ancora. Ogni tanto li vedi passare, fai ciao con la mano e li guardi andarsene. In dissolvenza. Come piccoli soldati al fronte.

 

TRILLANTI

Il loro cellulare squilla sempre, a un volume che imbarazzerebbe financo gli Iron Maiden. Rispondono dopo una mezzoretta, durante la quale hai modo di ascoltare una sfavillante cacofonia che va dalla Pausini riletta con lo xilifono a tutto il repertorio di Rocco Hunt rappato in aramaico. Una meraviglia.?

 

OTTIMISTI

VIAGGIO IN TRENO  VIAGGIO IN TRENO

Ci tengono a farti sapere che loro, vada come vada, il bicchiere lo vedranno sempre mezzo pieno. Magari non te ne frega niente, però te lo dicono. Il treno è in ritardo di mezzora, e loro: “Pensi, potrebbe essere in ritardo di 40 minuti”. Un passeggero sviene, e loro: “Che fortuna, non è morto”. Una frana travolge il vagone, e loro: “Ho sempre amato l’insondabilità della natura”.?

 

FURBI

Hanno il biglietto di seconda classe, ma si acquattano in prima come scaltri vietcong. Quando il controllore li sgama, fanno finta di nulla: “Perbacco, avevo letto male”. Ne nasce un melodramma di quattro atti, che serve al furbo per fare tutto il viaggio in prima classe. Giusto come desiderava.

 

VIAGGIO IN TRENO VIAGGIO IN TRENO

IMBUCATI

Non hanno proprio il biglietto, ma ci provano. Quando il controllore si avvicina, si camuffano da tappezzeria del treno, restando immobili e mimetizzandosi all’ambiente con sguardo spento. A volte gli va bene. In altri casi il controllore se ne accorge, sorride e gli chiede: “Scusi, ma perché stava imitando Orfini?”.

 

IRREQUIETI

Ha il posto finestrino e, puntualmente, ti siede accanto. Per alzarsi deve per forza chiedere a tua volta di alzarti. Lo fa. La scena si ripete almeno una decina di volte. Quando non ne puoi più e gli chiedi per quale motivo si alzi così tanto, il tizio risponde: “Per vedere il paesaggio”. Allora gli ricordi che il paesaggio si vedeva anche dal suo posto. E lui: “Sì, ma dal vagone 7 la prospettiva è migliore”.?

 

COMUNICANTI

Passano tutto il viaggio al telefono, parlando a voce altissima: non sia mai che qualcuno perda una sola sillaba. Peraltro sono sempre frasi di importanza vitale, tipo “Ha mangiato la Dudi?” o “Compra le rape per cena”. Notizie dirimenti, con cui Mentana aprirà l’edizione delle 20 del Tg. (Che poi, ogni volta, uno si chiede: ma chi cavolo è ‘sta Dudi?).?

VIAGGIO IN TRENOVIAGGIO IN TRENO

 

RISSOSI

Prendono il treno con l’unico obiettivo di litigare con il controllore. Ogni pretesto è buono: il ritardo, i bagni, gli articoli di Pigi Battista. Hanno la capacità straordinaria di avere torto anche quando hanno ragione. Ingolfati da una rabbia trattenuta da decenni, si sfogano così. Poi tornano a casa. Indossano il pigiamino di Peppa Pig, le babbucce dei Gormiti. E si sentono invincibili.?

 

ERNIATI

Che tu lo voglia o meno, accanto a te ci sarà sempre una donna incapace di mettere la valigia nel ripiano sopra il sedile. Ci prova, ma niente. Allora ti senti in colpa e, con fare macho, dici: “Ci penso io”. La donna ti guarda come Ed Norton guardava Rosario Dawson ne La 25a ora. Ti senti figo, molto figo. Punti la valigia, la impugni con sicumera e fai per sollevarla. Non appena ci provi, ti partono tre ernie. Però fai finta di niente. Salvi il salvabile, e in qualche modo issi la valigia – di piombo o forse ghisa – nel ripiano. La viaggiatrice ti ringrazia, tu reagisci con una smorfia che lei fraintende per sorriso. Poi ti risiedi. E non ti alzi più. Mai più.

 

 

Ultimi Dagoreport

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)