E’ FINITA A TARALLUCCI E VIGILI - SOLO TRENTA “PIZZARDONI” SU 767 RISCHIANO SANZIONI DISCIPLINARI DOPO AVER “DISERTATO” A CAPODANNO - I LICENZIAMENTI MINACCIATI DA IGNAZIO MARINO SONO L’ENNESIMO BLUFF DEL SINDACO-CICLISTA -

L'inchiesta interna che avrebbe dovuto individuare chi tra i 767 vigili che non si sono presentati al lavoro il 31 dicembre aveva le carte in regola per restarsene a casa, starebbe per finire in una bolla di sapone - Cifre ben diverse da quelle formulate finora e che avevano fatto pensare a una reazione dura da parte del Campidoglio…

Condividi questo articolo


Patricia Tagliaferri per “il Giornale”

 

Sulle assenze record dei vigili romani la notte di Capodanno rischia di passare, per quanto grottesca possa sembrare, la linea dell'epidemia di massa, rimbalzata anche con grande eco sulla stampa straniera. Altro che i licenziamenti paventati dal sindaco Ignazio Marino.

 

POLIZIA MUNICIPALE ROMA POLIZIA MUNICIPALE ROMA

L'inchiesta interna che avrebbe dovuto individuare chi tra i 767 vigili che non si sono presentati al lavoro il 31 dicembre aveva le carte in regola per restarsene a casa, starebbe per finire in una bolla di sapone. I procedimenti disciplinari, infatti, alla fine potrebbero essere al massimo una trentina. Molto meno dei 90 di cui si era parlato.

 

Dunque soltanto il 5 per cento dei 571 pizzardoni risultati «malati» la notte di San Silvestro sarebbe destinato a finire sotto accusa e a rischiare lievi sanzioni (le restanti assenze erano state motivate da donazioni di sangue, assistenza a figli malati o a parenti disabili).

 

ROMA - POLIZIA MUNICIPALE ROMA - POLIZIA MUNICIPALE

Questi sarebbero i numeri della relazione predisposta dal comando della polizia locale per il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia. Cifre ben diverse da quelle formulate finora e che avevano fatto pensare a una reazione dura da parte del Campidoglio nei confronti degli assenteisti, dopo che anche il premier Matteo Renzi era intervenuto a caldo promettendo via Twitter «di cambiare le regole del pubblico impiego».

 

Anche se il vicesindaco di Roma, Luigi Nieri, assicura che le contestazioni disciplinari aumenteranno: «Il nostro ufficio sta valutando le prime 28 contestazioni a quei vigili che non hanno prodotto alcuna documentazione per la loro assenza, che aumenteranno man mano che arriveranno i nomi. Ovvio che il Comune dovrà attenersi alle leggi». Le norme attuali, però, pare offrano ai dipendenti gli appigli necessari per farla franca.

ROMA - POLIZIA MUNICIPALE - IL TWEET DI MATTEO RENZI ROMA - POLIZIA MUNICIPALE - IL TWEET DI MATTEO RENZI

 

Per i fatti di Capodanno, infatti, il Comune avrebbe le armi spuntate e i sindacati conoscono bene il contratto e gli escamotage necessari per legare le mani agli ispettori. Il 31 gennaio, nonostante l'improvvisa diserzione di massa, il Campidoglio non ha inviato le visite fiscali. Forse non c'è stato il tempo di farlo, vista la giornata di festa.

IGNAZIO MARINO IN BICICLETTA FOTO LAPRESSE IGNAZIO MARINO IN BICICLETTA FOTO LAPRESSE

 

E non avrebbero dato esito le verifiche nei confronti degli 81 caschi bianchi che hanno fatto ricorso alla legge 104, dei 63 che hanno scelto proprio l'ultimo giorno dell'anno per andare a donare il sangue e degli altri che hanno usufruito di permessi. In pratica alla fine a rischiare saranno soltanto i pochi vigili, tra i 571 malati, accusati di non aver fornito in tempo utile i certificati medici all'amministrazione e quelli che non sono entrati in servizio nonostante fossero reperibili. Gli altri oltre 700 potrebbero passarla liscia.

 

Non ci sarebbero gli strumenti legislativi per mettere in dubbio la loro buona fede. Eppure i dati della straordinaria epidemia di Capodanno, che ha colpito 767 vigili, risultano ancora più eloquenti se messi a confronto con quelli degli anni precedenti: nel 2013 i malati nella notte di San Silvestro sono stati 135, l'anno prima 132.

 

ROMA - POLIZIA MUNICIPALE ROMA - POLIZIA MUNICIPALE

La previsione di un'inchiesta-flop non stupisce i sindacati, sempre più sul piede di guerra da quando la categoria è stata travolta da una campagna mediatica non proprio favorevole per i fatti di Capodanno. E che ha portato l'Ospol, uno dei sindacati più rappresentativi, a programmare uno sciopero nazionale il 12 febbraio. Il suo presidente, Luigi Marucci, se la prende con chi ha «lanciato fango contro i vigili» e prepara azioni contro chi ha vilipeso il Corpo. «La montagna ha partorito il topolino», denuncia invece il segretario della Uil Fpl di Roma e Lazio, Francesco Croce.

IGNAZIO MARINO E LA SUA SCORTA DI VIGILI IN BICI IGNAZIO MARINO E LA SUA SCORTA DI VIGILI IN BICI

 

Certo è che nel pubblico i licenziamenti non sono cosa facile. Come dimostrano i numeri di quelli disciplinari: nel 2013 (ultimo dato disponibile) sono stati licenziati 220 dipendenti, il 45 per cento dei quali per assenze ingiustificate. Non molti su un totale di 3,5 milioni di lavoratori statali. E se si considera che nel privato su 18 milioni di dipendenti ci sono circa 73mila licenziamenti l'anno.

IGNAZIO MARINO CON I VIGILI URBANI IN BICICLETTA IGNAZIO MARINO CON I VIGILI URBANI IN BICICLETTA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...