NON DITE A PUTIN CHE E’ STATO ARRESTATO IN ITALIA UN SUPERMANAGER RUSSO! - AKHMEROV LAVORAVA CON L’OLIGARCA VEKSELBERG, CHE AVEVA INCASSATO 37 MILIONI DI FONDI UE E POI FATTO CRAC - LA SOCIETÀ AVEVA 16 IMPIANTI FOTOVOLTAICI TRA PUGLIA E BASILICATA
Andrea Montanari per “Milano Finanza”
Non capita tutti i giorni in Italia di assistere all'arresto di un imprenditore russo, specialmente di uno che in passato era stato addirittura accostato a uno dei tanti oligarchi. Ecco perché la notizia della misura cautelare decisa ieri dalla Procura di Milano, ed eseguita dalla Guardia di finanza di Reggio Emilia, è rilevante.
A finire in manette è Igor Akhmerov, manager della holding elvetica Avelar Energy proprietaria di Kerself (poi ribattezzata Aion Renewables), azienda di pompe idrauliche convertita alla produzione e installazione di pannelli fotovoltaici, e fallita nel marzo del 2013. Ieri, come riportava il sito www.reggionline.com, le Fiamme gialle reggiane hanno arrestato tre persone per associazione a delinquere finalizzata alla frode per il conseguimento indebito di erogazioni pubbliche nel settore del fotovoltaico e falsità ideologica, in scia alle indagini coordinate dai sostituti procuratori milanesi Maurizio Ascione e Luca Poniz.
Oltre allo stesso Akhmerov sono finiti in manette, in seguito all'ordinanza cautelare del gip milanese Enrico Manzi, gli ex amministratori di Kerself Gianpiero Coppola e Marco Giorgi. Le indagini che riguardano complessivamente otto persone hanno portato anche al sequestro di beni per un controvalore di 37 milioni.
Tutto nasce da un'indagine di natura fiscale condotta sull'azienda reggiana, capofila di un gruppo operante nella realizzazione di impianti fotovoltaici. Nel 2008 Kerself veniva rilevata dalla svizzera Avelar Energy Ltd riconducibile al gruppo russo Renova del magnate Viktor Vekselberg.
A gestire la Avelar è proprio Akhmerov che controllava e gestiva (direttamente e indirettamente) 16 società italiane proprietarie di impianti fotovoltaici in Puglia e Basilicata. Veicoli che per la Gdf «hanno indebitamente beneficiato nel periodo 2011-2013, di ingenti contributi in conto energia erogati nel settore del fotovoltaico da Gse, quantificati in 37 milioni».
L'accusa delle Fiamme gialle è che queste società sarebbero state utilizzate «per realizzare impianti fotovoltaici in violazione delle norme vigenti, sia utilizzando pannelli solari di origine cinese facendoli passare, attraverso falsa documentazione, come originari della Ue, in particolare come provenienti dalla Polonia, sia comunicando al Gse l'avvenuto completamento di impianti prima della entrata in esercizio».
A inizio anno, l'ex patron di Kerself, Pierangelo Masselli, era invece stato multato per 900 mila euro dalla Consob per reiterata manipolazione del mercato e diffusione di false informazioni finanziarie e patrimoniali.