1. OGGI INIZIA IL PROCESSO “VATILEAKS 2” MA S’ACCENDE LA PRIMA POLEMICA PER LA DECISIONE DI NON AMMETTERE GIULIA BONGIORNO COME DIFENSORE DI FRANCESCA CHAOUQUI
2. DALLA SANTA SEDE SI DIFENDONO (“NON E’ ABILITATA ALLA DIFESA IN VATICANO, NON E’ AVVOCATO ROTALE”) MA LA BONGIORNO SBUGIARDA TUTTI: “TRE MESI FA, PER UN ALTRO PROCESSO, AVEVO PRESENTATO RICHIESTA E IN QUEL CASO MI E' STATA ACCORDATA…”
3. GLI IMPUTATI (NUZZI, FITTIPALDI, CHAOUQUI, VALLEJO, MAIO) RISCHIANO DA 4 A 8 ANNI 
4. QUANDO VALLEJO SI SFOGA CON NUZZI E ALTRI RELIGIOSI CONTRO LA CHAOUQUI (“MI VOLEVA GUIDARE COME UN BURATTINO”) LEI GLI MANDA UN SMS AL CURARO: “SEI UN VERME, UN POVERO COGLIONE. SEI UN RELIGIOSO DI MERDA...NON SI CAPISCE COME HAI PRESO I SACRAMENTI”

Condividi questo articolo


GIULIA BONGIORNO GIULIA BONGIORNO

1 - VATILEAKS 2 - OGGI IL PROCESSO MA SENZA LA BONGIORNO

Giacomo Galeazzi per “la Stampa”

 

Oggi tutti e cinque gli imputati saranno in aula, la stessa dove tre anni fa in Curia fu processato e condannato il maggiordomo papale Paolo Gabriele. Devono rispondere di aver divulgato documenti top secret sugli «interessi fondamentali» del Vaticano.

 

Il caso di sottrazione e fuga di carte riservate approda in tribunale e per la prima volta vanno alla sbarra anche i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi che hanno pubblicato le carte trafugate, oltre al prelato Vallejo Balda e ai suoi collaboratori laici Francesca Chaouqui e Nicola Maio. Bufera perché l' avvocato Giulia Bongiorno non è stata ammessa come difensore della Chaouqui.

CHAOUQUI CHAOUQUI

 

«Esiste il diritto di essere difesi in maniera piena in qualsiasi fase processuale e davanti a qualsiasi tribunale», protesta la penalista. Ma gli inquirenti vaticani ribattono che «si tratta di una polemica strumentale perché Bongiorno non è abilitata alla difesa in Vaticano in quanto non è avvocato rotale». Una motivazione, però, che l' ex legale di Giulio Andreotti respinge: «Per un altro processo in Vaticano, tre mesi fa, avevo presentato richiesta e in quel caso mi fu stata accordata, stavolta a Chaoqui è stato assegnato un avvocato d'ufficio».

 

2 - VATILEAKS, VIA AL PROCESSO SCONTRO SUL NO DEL TRIBUNALE AGLI AVVOCATI DEI DUE CORVI

Marco Ansaldo per “la Repubblica”

 

francesca chaouqui prende la comunione da monsignor vallejo francesca chaouqui prende la comunione da monsignor vallejo

Giornalisti e presunti “corvi” alla sbarra stamane in Vaticano, nel processo sul caso delle carte segrete pubblicate nei due libri-inchiesta di Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi. Ma seri dubbi sono sorti ieri sulla possibilità per gli imputati di potersi difendere. L’avvocato Giulia Bongiorno, legale dell’ex commissaria della Prefettura degli Affari economici vaticani, Francesca Chaouqui, all’ultimo momento non è infatti stata ammessa come difensore.

 

FRANCESCA IMMACOLATA CHAOUQUI FRANCESCA IMMACOLATA CHAOUQUI

«Mi sembra incomprensibile — ha detto — considerata la natura di questo processo in cui si affrontano tematiche di grande rilevanza. È vero che non ho l’abilitazione per patrocinare in Vaticano ma qualche mese fa me lo hanno permesso senza problemi». E così avverrà per l’avvocato Antonia Zaccaria, difensore di Lucio Vallejo Balda, il monsignore accusato con Chaouqui di avere diffuso i documenti. Entrambi saranno assistiti da difensori di ufficio. Ma la questione riguarda anche i due giornalisti.

 

«Mi presenterò al Tribunale del Vaticano — afferma Fittipaldi — vedremo se ci sarà l’opportunità di difenderci con le possibilità che una difesa deve avere. Al momento io non ho ancora avuto in mano tutte le carte, i miei avvocati rotali se le stanno procurando». E Nuzzi si presenterà all’udienza portando sul banco degli imputati il suo libro «come corpo del reato». Ci sarà anche il quinto imputato: Nicola Maio, collaboratore del monsignore spagnolo, accusato di aver fatto parte di una «organizzazione» con l’obiettivo di raccogliere notizie e documenti riservati per divulgarli all’esterno.

 

NUZZI FITTIPALDI NUZZI FITTIPALDI

Ma si è sollevata un’ondata di opinione contraria al Vaticano, sulla gestione della difesa degli imputati. La rappresentante per la libertà dei media dell’Osce (l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), Dunja Mijatovic, ha chiesto alle autorità vaticane di ritirare le accuse penali nei confronti dei due cronisti: «Devono essere liberi di riferire su questioni di interesse pubblico e di proteggere le loro fonti confidenziali». Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana: «Bavagli e censure non ci piacciono. L’accusa di pubblicazione di notizie riservate non è degna di un Paese civile».

GIANLUIGI NUZZI DA GIOVANE GIANLUIGI NUZZI DA GIOVANE

 

I cinque imputati compariranno stamane alle 10,30 nella stessa aula dove nel 2012 fu processato Paolo Gabriele, il maggiordomo di Benedetto XVI, condannato e poi graziato dall’allora Papa. Rischiano dai quattro agli otto anni di carcere.

 

3 - LA LITE VIA SMS CHAOUQUI-BALDA “SE PARLI MALE DI ME DIRÒ CHI SEI”

Corrado Zunino per “la Repubblica”

 

Nelle mille carte (1.000) che i cinque imputati di Vatileaks 2 possono guardare ma non toccare, e soprattutto fotocopiare, brillano le minacce — pesanti, cattive — di Francesca Immacolata Chaouqui, la “pr” del vaticano, unica donna e unica italiana nominata da Papa Francesco all’interno della commissione di controllo dei conti vaticani, nei confronti di monsignor Lucio Vallejo Balda, il segretario sia della Prefettura degli Affari economici che della Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative, la Cosea appunto.

monsignor vallejo da la comunione monsignor vallejo da la comunione

 

Erano amici, confidenti complici i due, ma a fine luglio, luglio scorso, il rapporto si spezza. Perché? «Lei mi voleva far vivere la vita che intendeva, mi voleva guidare come un burattino». Monsignor Balda confida questo, con un messaggio via Whatsapp, a Gianluigi Nuzzi, il giornalista a cui sta passando l’intero database della commissione vaticana. Ne parlerà anche a cena con alcuni religiosi e quando la Chaouqui lo viene a sapere s’infuria.

 

Di getto, scrive a Balda un messaggio durissimo: «Sei un verme, un povero coglione. Ho cercato di circondarti di amici per elevare il tuo ruolo e la tua figura, ma resti un povero coglione. Sei anche un religioso di m... e non si capisce come hai fatto a prendere i sacramenti ». Poi la minaccia, di cui si parla nelle undici pagine della citazione a giudizio del promotore di giustizia: «Se proverai a parlare ancora male di me farò sapere a tutti, pubblicamente, quel mezzo... che sei».

MONSIGNOR VALLEJO MONSIGNOR VALLEJO

 

Balda si spaventa, segnala a Nuzzi — con cui ha un rapporto di fiducia, gli spedisce infatti foto delle sue esercitazioni in tenuta mimetica, dei suoi giri alle giostre — la questione e, a voce, gli dirà: «Temo che quelle microspie che mi ha segnalato nel mio ufficio le avesse fatte mettere proprio lei, era il suo modo per farsi sentire sempre più importante, quasi fondamentale per la mia vita».

 

Era stata proprio Francesca Chaouqui a presentare Nuzzi a Balda, era lei ad avere nella disponibilità password e username della posta elettronica del monsignore di Léon. L’esordio della lunghissima corrispondenza tra il segretario della commissione economica e il giornalista di Retequattro avviene il 9 aprile: Balda invias, sempre per Whatsapp, le foto della cassaforte svaligiata alla Cosea, il secondo di tre furti che ruotano attorno agli uffici delle finanze vaticane nel periodo di Francesco.

 

Francesca Immacolata Chaouqui Francesca Immacolata Chaouqui

Nessuna pressione, si evidenzia, da parte del giornalista (e così non si legge di alcuna pressione su Balda dell’altro giornalista, Emiliano Fittipaldi). Poche settimane e il monsignore offre a Nuzzi il piatto forte: gli invia le prime di 87 password che apriranno al giornalista il mondo Cosea, i suoi sprechi, i lussi vaticani. Le carte sono conservate al torrione della prefettura, e Balda invia le foto dei plichi per dare prova al giornalista. Così il religioso spiega la sua azione: «Vedo troppe cose brutte, c’è una distanza tra il Vangelo e l’azione di molti miei fratelli, devo fare qualcosa».

 

Nuzzi può entrare nella mail di monsignor Balda e da lì prelevare i documenti riservati e stamparli. Sono stati pochi quelli consegnati a mano, cartacei. Rivela ancora, altro messaggio sul telefono, Balda a Nuzzi: «Da quando Francesco ha voluto la commissione Cosea c’è la corsa di cardinali e monsignori per entrare nella prefettura economica». Vogliono controllare quei lavori che si occuperanno di Ior, riciclaggio in Svizzera, conti criptati. Balda confida al giornalista cose riservate su monsignor Pell, che però non finiranno sul libro. Lo incontrerà più volte, anche all’Ambasciatori Palace di via Veneto. Poi la rottura con la Chaouqui, e la Gendarmeria lo mette nel mirino.

corrado lanino francesca immacolata chaouqui corrado lanino francesca immacolata chaouqui FRANCESCA CHAOUQUI FRANCESCA CHAOUQUI

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCHEO-QUIZ - UN BELL'ANEDDOTO CHE LA DICE LUNGA SUL TIPO DI RAPPORTI CHE INTERCORRONO TRA STAMPA E POTERE - "QUALCHE TEMPO FA IL DIRETTORE DI UN GRANDE GIORNALE RICEVETTE LA TELEFONATA DEL CAPUFFICIO STAMPA DI UNA GRANDE INDUSTRIA: ‘’CARO DIRETTORE, SAPPIAMO CHE STA PER USCIRE UN SERVIZIO MONDANO DOVE COMPARE LA FOTO DI (E LÌ IL NOME DELL'AD DELLA GRANDE INDUSTRIA) ABBRACCIATO A (E LÌ IL NOME DI UNA SIGNORA, AL MOMENTO AMANTE NUMERO DUE DELL'AD). LEI CAPIRÀ, ALLA NOSTRA GRANDE INDUSTRIA QUESTO DISPIACE NON POCO" - "IL GIORNALE È GIÀ IN MACCHINA", OBIETTÒ IL DIRETTORE. CON LA VOCE DI CHI SA DI ESSERE AUTORIZZATO A TUTTO, IL CAPUFFICIO STAMPA DISSE: "VA BENE, QUANTO COSTA COMPRARE TUTTA LA TIRATURA DEL SUO GIORNALE?" – COME E’ ANDATA A FINIRE? BASTA LEGGERE DAGOSPIA…

FLASH! - NELLO SCONTRO SULL'EREDITÀ AGNELLI CHE VEDE IN CAMPO QUATTRO FRATELLI DE PAHLEN CONTRO I TRE FRATELLI ELKANN, TUTTI FIGLI DI MARGHERITA AGNELLI, FA CAPOLINO IL GOSSIP - SI VOCIFERA CHE SIA SBOCCIATA UNA AFFETTUOSA AMICIZIA TRA LA BELLA E PIMPANTE ANNA DE PAHLEN E IL BALDO PETROLIERE UGO BRACHETTI PERETTI, SPOSATO E SEPARATO CON ISABELLA BORROMEO, SORELLA DELLA MOGLIE DI JOHN ELKANN. GOSSIP CHE A TORINO NON HA FATTO ALCUN PIACERE: IL PROCESSO VEDE ANCHE I FIGLI DI MARGHERITA CONTRO GLI ELKANN…

DAGOREPORT - PIER SILVIO L’HA CACCIATA E HA FATTO SBARRARE LE PORTE DI MAMMA RAI: COSA RIMANEVA A BARBARA D’URSO, SE NON DI TENTARE LA PROVA DEL NOVE? DISCOVERY CON CROZZA E FAZIO È IL TERZO PIÙ VISTO IN ITALIA NELL'ARCO DI 24 ORE DURANTE IL 2023. E ADESSO ARRIVA AMADEUS - L’ARRUOLAMENTO DI CARMELITA COSTA POCO (SONO LONTANISSIME LE CIFRE DELL’ERA DI SILVIO BERLUSCONI) ANDREBBE A PRESIDIARE UNA FASCIA RICCA DI PUBBLICITA' COME È QUELLA DEL POMERIGGIO. LA SUA SOSTITUZIONE IN MEDIASET CON MYRTA MERLINO SI È RISOLTA IN UN MEZZO FLOP, MENTRE SU RAI1 “LA VITA IN DIRETTA” DI MATANO NON HA NULLA DI IRRESISTIBILE - LE TRATTATIVE CON DISCOVERY SONO IN CORSO E UN OSTACOLO SAREBBE LA PRESENZA DI... 

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...