IL PIZZO DI NATALE - GAMBIZZATO IL RE DELLA PASTA DI GRAGNANO MENTRE ERA IN AUTO CON IL FIGLIO 19ENNE. LUI SU FACEBOOK: “HO DATO LAVORO ONESTAMENTE, DOVE HO SBAGLIATO?” - UN AVVERTIMENTO DELLA CAMORRA A LUI E AGLI ALTRI IMPRENDITORI: ASSUMETE I “NOSTRI” E PAGATE LA PROTEZIONE

Ciro Moccia è uno dei pochi imprenditori che partecipa ai convegni sulla legalità e va nelle caserme a denunciare - Un uomo in scooter con casco integrale si è avvicinato e ha scaricato un intero caricatore, 12 proiettili calibro 9, contro l' auto dell' imprenditore, raggiungendolo con due colpi alle gambe…

Condividi questo articolo


Dario Sautto per “Il Messaggero

ciro moccia ciro moccia

 

L' AGGUATO

Indaga la Procura ordinaria, ma l' Antimafia è già stata allertata. Si fa sempre più spazio la pista che porta ad una richiesta estorsiva nei confronti dell' imprenditore gragnanese Ciro Moccia, il «re della pasta», gambizzato a colpi d' arma da fuoco nella notte tra venerdì e sabato mentre rientrava a casa.

 

Proseguono le indagini degli agenti del commissariato di Castellammarea; nessuna ipotesi è ufficialmente esclusa, ma gli inquirenti si sono concentrati dal primo momento sul racket. Il fascicolo, aperto dal pm Emilio Prisco della Procura di Torre Annunziata guidata da Alessandro Pennasilico, potrebbe presto essere inoltrato alla Dda di Napoli per competenza, poiché gli indizi condurrebbero sempre più verso l' estorsione.

 

ciro moccia il suo ristorante ciro moccia il suo ristorante

LE MISSIVE

Sullo sfondo della sparatoria, alcune lettere anonime ricevute dalla famiglia Moccia, come racconta Susanna, sorella di Ciro e presidente dei Giovani imprenditori. Missive senza firma che erano già state portate all' attenzione degli inquirenti: poche righe ma dal contenuto chiaramente intimidatorio.

 

Nel mirino erano finite le diverse attività che i Moccia conducono proprio nel Napoletano. Si va dai supermercati Decò (tra cui anche quelli di Capri), al pastificio artigianale Fabbrica della Pasta di Gragnano, fino ad arrivare alla Locanda della Pasta, ultima «avventura» di casa Moccia, che sorge nell' antico Pastificio Di Nola.

 

 Decine di possibili «posti di lavoro» che potrebbero essere finiti nelle mire dei clan di camorra della zona. E la frase scritta di getto da Ciro Moccia sul suo profilo Facebook, a poche ore dall' inquietante episodio parla proprio di lavoro: «Troppe cose penso in queste ultime ore - ha scritto l' imprenditore - specie che in vita mia ho fatto sempre e solo del bene e creato posti di lavoro onestamente. Forse ho sbagliato?».

 

Ma le estorsioni, in questo periodo, significano anche «pizzo di Natale». A meno di un mese dalle festività natalizie, infatti, gli emissari della camorra avrebbero cominciato a bussare alle porte di commercianti ed imprenditori .

 

ciro moccia ciro moccia

IL BERSAGLIO

Ciro Moccia era a bordo della sua Mercedes Classe A con il figlio alla guida, proprio nei pressi del cancello di casa, quando un uomo in scooter con casco integrale si è avvicinato alla vettura e ha scaricato un intero caricatore - 12 proiettili calibro 9 - contro l' auto dell' imprenditore, raggiungendolo con due colpi alle gambe.

 

Le modalità di quello che sembra sempre più un avvertimento di stampo camorristico potrebbero ricondurre l' episodio ad una strategia più ampia: «punito uno, avvisati tutti», scegliendo come bersaglio uno degli imprenditori più noti in zona, uno di quelli che porta il nome di Gragnano in giro per l' Italia, l' Europa e il mondo grazie alla sua pasta igp.

 

ciro moccia ciro moccia

 «Tra l' altro uno dei pochi imprenditori - afferma Vincenzo Zurlo dell' associazione LegalmenteItalia - che partecipa ai convegni sulla legalità e va nelle caserme a denunciare, dando il buon esempio e sconfiggendo il muro dell' omertà». Proprio Moccia sarebbe tra i primi firmatari di una petizione promossa da Zurlo per intitolare la biblioteca comunale all' imprenditore Michele Cavaliere, ucciso dalla camorra il 16 novembre 1996 per essersi ribellato alla richiesta di pizzo avanzata dal clan Carfora.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!