fabrizio corona metamorfosi film

PRIMA LO STANGANO E POI LO GRAZIANO - DOPO 2 ANNI E 4 MESI (INVECE DEI 13 DI CONDANNA) CORONA LASCIÒ IL CARCERE PER ANDARE DA DON MAZZI E ORA, DOPO SOLO 4 MESI, TORNA A CASA - MA SENZA FACEBOOK NÉ RILASCIARE INTERVISTE

Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”

fabrizio coronafabrizio corona

 

Come farà a stare lontano dai giornalisti, a schivare i fotografi e le telecamere che ha sempre abilmente sfruttato, a non lanciare un tweet o mettere un selfie su Facebook? Fabrizio Corona dovrà andare contro la sua natura e difendersi prima da se stesso e poi dagli altri ora che torna a casa e al lavoro lasciando la comunità di Don Mazzi dopo i primi 4 mesi di affidamento passati a curarsi dalla dipendenza dalla cocaina.

 

Con Corona la giustizia c' è andata giù pesante. Più di 13 anni di carcere arrivati da condanne certamente ineccepibili, ma che sembrano spropositate per i reati di cui si è macchiato. Nell' ultimo anno, però, qualcosa ha cominciato a cambiare a suo favore.

fabrizio corona al salone white settimana della moda  4fabrizio corona al salone white settimana della moda 4

 

A giugno il giudice di sorveglianza Giovanna Di Rosa, con una grande apertura di credito, l'aveva affidato provvisoriamente alla Exodus dopo due anni, 4 mesi e 23 giorni di carcere quando mancavano sei anni al fine pena. Ieri arriva la conferma della decisone della Di Rosa dal Tribunale di sorveglianza che accoglie anche la richiesta degli avvocati Antonella Calcaterra e Ivano Chiesa.

 

In comunità l'ex re dei paparazzi ha seguito positivamente un percorso «orientato al cambiamento del suo stile di vita», ha rispettato gli impegni ed ha avviato una «rimeditazione» su se stesso, anche se non l'ha ancora conclusa.

 

fabrizio corona al suo arrivo nel cinema del centro di milano per la proiezione del film documentario 'metamorfosi' e62c4c57fabrizio corona al suo arrivo nel cinema del centro di milano per la proiezione del film documentario 'metamorfosi' e62c4c57

Dopo tre anni può tornare a casa per la prima volta, ma ha ancora un personalità troppo fragile per non essere monitorato costantemente, come avviene per tutti coloro che sono nella sua situazione, scrive il giudice-relatore Di Rosa ricordando di Corona il passato «stile di vita, l'uso della cocaina in una ricerca del successo e in un mondo di elevata competitività, la pregressa percezione di un sé grandioso alimentato anche da abusi di alcol e psicofarmaci».

 

Ma il suo reinserimento nella società non può non passare anche attraverso un «congruo ritorno all' attività lavorativa», a patto che rispetti un lungo elenco di rigide regole di comportamento che dovranno «evitare le sollecitazioni che hanno nel passato alimentato la commissione dei reati». Per questo Corona dovrà continuare a incontrare lo psicoterapeuta e a fare volontariato evitando le «sollecitazioni mediatiche» legate alla sua notorietà. Come?

 

fabrizio corona al suo arrivo nel cinema del centro di milano per la proiezione del film documentario 'metamorfosi' 8659ef19fabrizio corona al suo arrivo nel cinema del centro di milano per la proiezione del film documentario 'metamorfosi' 8659ef19

Restando a casa la notte, non uscendo dalla Lombardia e non usando i social network.

Non potrà avere rapporti con la stampa senza l' autorizzazione del giudice e dovrà lavorare nell' agenzia Atena che si occupa di eventi e promozioni. Perché, comunque, quello resta sempre il suo mondo.

 

fabrizio corona metamorfosi filmfabrizio corona metamorfosi filmfabrizio corona con il figlio carlos da instagramfabrizio corona con il figlio carlos da instagrammetamorfosi documentario su fabrizio corona  2metamorfosi documentario su fabrizio corona 2FABRIZIO CORONA CON LA MADRE GABRIELLA E IL FIGLIO CARLOSFABRIZIO CORONA CON LA MADRE GABRIELLA E IL FIGLIO CARLOSfabrizio corona instagram  1fabrizio corona instagram 1fabrizio corona dopo la scarcerazione  3fabrizio corona dopo la scarcerazione 3il primo selfie di fabrizio corona da uomo liberoil primo selfie di fabrizio corona da uomo liberofabrizio corona in tribunale fabrizio corona in tribunale metamorfosi documentario su fabrizio corona  3metamorfosi documentario su fabrizio corona 3

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)