IL SERVIZIETTO AI SERVIZI - L'INTELLIGENCE EUROPEA SI E’ FATTA SFUGGIRE SOTTO IL NASO ABDESLAM SALAH, CHE E’ RIUSCITO A SCAPPARE IN SIRIA - FORSE ERA PREVISTO FIN DAGLI INIZI CHE FOSSE L'UNICO A RITORNARE NELLO STATO ISLAMICO

La notte degli attentati, Salah chiamò in aiuto due amici di Molenbeek, che guidarono precipitosamente fino a Parigi. Di ritorno nella sua città, Salah passò nell'auto di un altro amico - “Non mi vedrai mai più”, gli disse, facendosi lasciare in un posto non ben definito dell'agglomerato di Bruxelles. E non l' ha visto più nessuno… -

Condividi questo articolo


Maurizio Molinari per “la Stampa”

 

salah abdeslam salah abdeslam

Ventisei anni, alto un metro e 75, occhi marroni. E una foto del suo viso, la faccia di un giovane qualsiasi (i suoi amici dicono che è «belloccio» e che «piace alle donne»), i capelli appiattiti dal gel. Eccolo, Salah Abdeslam, nemico pubblico numero uno, il fuggitivo degli attentati di Parigi del 13 novembre: ricercato affannosamente in Francia e in Belgio e da tutte le polizie europee. Volatilizzato. Ebbene, Salah sarebbe ricomparso. Ma nella Siria dello Stato islamico.

 

Lo hanno indicato fonti dei servizi segreti francesi alla tv americana «Cnn». Ma la notizia già circolava da giorni in altri media. Restano, in ogni caso, tanti dubbi sul suo conto. Perché Salah non si è immolato come kamikaze, al pari del fratello Brahim (di cinque anni più vecchio), esploso al Comptoir Voltaire, un bar dell' undicesimo arrondissement? All' ultimo momento ha avuto paura e vi ha rinunciato? O era già tutto calcolato fin dagli inizi?

mohamed abdeslam fratello di salah mohamed abdeslam fratello di salah

 

Nei giorni successivi addirittura era spuntata una pista che persino l'Isis - oltre che le polizie di mezza Europa - erano sulle sue tracce per punirlo per la sua «vigliaccheria».

Dissimulazione Salah e Brahim, di nazionalità francese (i genitori, di origini marocchine, hanno vissuto nell' Algeria ancora dominata da Parigi), hanno sempre abitato a Molenbeek, uno dei 19 comuni di Bruxelles, diventato un covo di futuri jihadisti.

 

Assieme gestivano un bar, Les Béguines, strano posto dove si beveva e si fumavano spinelli, tanto che ad agosto la polizia l'aveva chiuso temporaneamente. Intanto, però, guardavano video dell'Isis su un computer: Brahim, in particolare.

la rete dei terroristi di parigi la rete dei terroristi di parigi

 

Qualcuno ha invocato la «taqiya», tecnica di dissimulazione insegnata a questi giovani jihadisti: si infrangono le regole dell'islam, pur di passare inosservati. In ogni caso, Salah, che ha avuto diversi problemi con la giustizia per furtarelli vari, era «costantemente nell' eccesso - ha rivelato un amico -. Non valeva neanche la pena andarlo a cercare prima delle 15, tanto non era sveglio. Usciva la sera, dormiva, usciva, dormiva: era sempre un po' stonato». E poi le donne, apparentemente una diversa ogni notte. Il fratello Mohamed aveva solo notato «una vita un po' più sana negli ultimi tempi». Ma non si era preoccupato, anzi. Quanto alla famiglia, rispettata e per niente marginale.

 

L'AIUTO DEGLI AMICI

SALAH mage-a-9_1448318381341 SALAH mage-a-9_1448318381341

Veniamo a quel fatidico 13 novembre. Di sicuro si sa che Salah era alla guida della Clio che accompagnò il commando allo Stade de France. L'auto è stata poi ritrovata nel 18° arrondissement. Al momento della rivendicazione da parte dell'Isis, era stato annunciato un attentato anche in quella parte di Parigi, mai realizzato. La polizia francese ha effettuato ricerche sulla base del suo cellulare, individuato poche ore dopo a Montrouge, dall' altra parte della città, dove poi è stata trovata, in un cassonetto, una cintura esplosiva. Salah si sarebbe tirato indietro all'ultimo momento?

 

Quella notte chiamò in aiuto due amici di Molenbeek, che guidarono precipitosamente fino a Parigi. Di ritorno nella sua città, Salah passò nell'auto di un altro amico. «Non mi vedrai mai più», gli disse, facendosi lasciare in un posto non ben definito dell'agglomerato di Bruxelles. E non l' ha visto più nessuno.

 

BARBARA SERPENTINI VIDEO PARIGI SALAH BARBARA SERPENTINI VIDEO PARIGI SALAH

Domenica la polizia belga aveva effettuato altre perquisizioni a Molenbeek. Sicuri di scovarlo. Ma niente da fare. E ora le ultime indiscrezioni: Salah si troverebbe in Siria. D'altra parte in agosto era già stato controllato a più riprese fra Bari e diverse località in Grecia, sulla strada di un viaggio andata e ritorno verso la Siria: la strada la conosceva e ha trovato amici e alleati lungo il percorso di rientro sembra. «Forse era previsto fin dagli inizi che fosse l' unico a ritornare nello Stato islamico - sottolinea David Thomson, giornalista francese e specialista del jihadismo -, perché fosse l' ultima beffa a tutti i servizi segreti europei».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - FERMI TUTTI! SECONDO UN SONDAGGIO RISERVATO, LA CANDIDATURA DEL GENERALE VANNACCI POTREBBE VALERE FINO ALL’1,8% DI CONSENSI IN PIÙ PER LA LEGA SALVINIANA. UN DATO CHE PERMETTEREBBE AL CARROCCIO DI RESTARE SOPRA A FORZA ITALIA - A CICCIO TAJANI È PARTITO L’EMBOLO. COSÌ QUEL MERLUZZONE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI SI È TRASFORMATO IN PIRANHA: HA MESSO AL MURO LA MELONI, MINACCIANDO IL VOTO DI SFIDUCIA SE LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI, LEGGE SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, NON VIENE APPROVATA PRIMA DELLE ELEZIONI EUROPEE...

INTER-ZHANG: GAME OVER? IL PRESIDENTE NON PUÒ LASCIARE LA CINA E STA COMBATTENDO IL WEEKEND PIÙ DURO DELLA SUA VITA PER NON PERDERE ANCHE L’INTER. BALLA IL PRESTITO DA 375 MILIONI CHE ZHANG DEVE RESTITUIRE A OAKTREE. IL FONDO PIMCO SI ALLONTANA - SE LA TRATTATIVA PER UN NUOVO FINANZIAMENTO NON SI SBLOCCA ENTRO LUNEDÌ, OAKTREE SI PRENDERA’ IL CLUB. UNA SOLUZIONE CHE SAREBBE MOLTO GRADITA AL DG MAROTTA. FORSE IL DIRIGENTE SPORTIVO PIÙ POTENTE D’ITALIA HA GIÀ UN ACQUIRENTE? O FORSE SA CHE...

DAGOREPORT - VANNACCI SARÀ LA CILIEGINA SULLA TORTA O LA PIETRA TOMBALE PER MATTEO SALVINI, CHE TANTO LO HA VOLUTO NELLE LISTE DELLA LEGA, IGNORANDO LE CRITICHE DEI SUOI? - LUCA ZAIA, A CUI IL “CAPITONE” HA MOLLATO UN CALCIONE (“DI NOMI PER IL DOPO ZAIA NE HO DIECI”), POTREBBE VENDICARSI LASCIANDO CHE LA BASE LEGHISTA ESPRIMA IL SUO DISSENSO ALLE EUROPEE (MAGARI SCEGLIENDO FORZA ITALIA) - E COSA ACCADREBBE SE ANCHE FEDRIGA IN FRIULI E FONTANA IN LOMBARDIA FACESSERO LO STESSO? E CHE RIPERCUSSIONI CI SAREBBERO SUL GOVERNO SE SALVINI SI RITROVASSE AZZOPPATO DOPO LE EUROPEE?