Amy Molly per http://www.dailymail.co.uk
Sono una donna di 31 anni posso dire di essermi quasi abituata ai commenti osceni che certi uomini fanno sul mio corpo e sul mio modo di vestire. Quello che è successo pochi giorni fa ha però qualcosa di sbalorditivo: per la prima volta in vita mia mi sono ritrovata a ringraziare di cuore una persona per essersi rivolta a me con un commento vergognoso e sessista.
Ero seduta a un tavolo di una piazzetta di North Sydney, Australia, quando un ragazzo si è avvicinato a me e mi ha toccato la spalla: “Meglio se te ne vai – mi ha detto – tutti gli spacciatori ti guardano”. Mentre io lo guardavo sbalordita, lui ha continuato a dire: “È il momento di cambiare aria, questa è una brutta zona e poi – ecco la battuta - Cosa ti aspetti se indossi pantaloni del genere?”
Io stavo effettivamente indossando un paio di pantaloni aderenti verde brillante, niente di speciale, voglio dire, sono il tipo di pantaloni che indossa chiunque frequenti una palestra e avrei potuto rispondere a quel maleducato con una frase del tipo “Io mi vesto come voglio” oppure “Scusa ma come pensi che dovrei vestirmi per andare in palestra”. Invece lo ringraziai, sul serio. Non penso che un uomo abbia il diritto di dire a una donna come si deve vestire ma in quel momento, quello sconosciuto, mi ha salvata da una situazione potenzialmente pericolosa.