LIBRO DI GIANLUIGI NUZZI VIA CRUCIS
Marco Ansaldo per “la Repubblica”
Intercettazioni telefoniche del Papa, investimenti finiti in fabbricazione di armi, affitti irrisori per cardinali e dipendenti vaticani. Ieri il giornalista Gianluigi Nuzzi ha presentato a Roma il suo libro “Via Crucis” (Chiarelettere). «La cassa non è in ordine, bisogna mettere un po’ di ordine nella cassa», denuncia Papa Francesco, registrato in una riunione del 3 luglio 2013. «Tutti siamo buoni — aggiunge il Papa — ma anche il Signore ci chiede un’amministrazione responsabile per il bene della Chiesa».
Il 3 luglio 2013, si legge in un altro passaggio, pochi mesi dopo il suo insediamento, il Santo Padre ricorda con dolore cosa gli confidò l’economo generale della diocesi di Buenos Aires, quando Jorge Bergoglio era ancora un prelato provinciale, su alcuni investimenti fatti «in una banca seria e onesta. Poi, col cambiamento dell’economo, quello nuovo è andato alla banca per fare un controllo. Aveva chiesto come erano stati scelti gli investimenti: venne a sapere che più del 60% erano andati per la fabbricazione di armi!».
Papa Bergoglio
Ha detto Nuzzi: «Il patrimonio immobiliare della Santa Sede è enorme. A Roma l’unico che vive in un appartamento di 50 mq è il Santo Padre». Sugli affitti, stando alle carte, i più fortunati sono 68 cardinali, che alla voce annuale hanno scritto “canone zero”. In realtà la casa gratis l’avrebbero fin quando ricoprono incarichi in Curia, poi dovrebbero pagare un canone calmierato di 7-10 euro a metro quadro. Poco o niente.
Eppure, scrive Nuzzi, spesso mantengono qualche incarico per non pagare l’affitto. Nel palazzo che ospitò l’Inquisizione, a due passi da San Pietro, c’è ad esempio monsignor Velasio de Paolis, presidente emerito della Prefettura degli Affari economici, che vive in 445 metri quadri. Il cardinale Franc Rodè ha una casa di 409 mq. Il cardinal Leonardo Sandri può invece godere di 502 mq, mentre Marc Oullet di 467, e monsignor Rino Fisichella di 415 mq.
I PAPI SANTI VATICANO VISTA DALLA TERRAZZA PREFETTURA
Gli immobili con affitti a canone zero individuati sono 715, spesso all’interno di palazzi di lusso nel cuore di Roma. Altri 115 sono quelli con affitto mensile simbolico, da 1,72 a 100 euro. «Il dipendente F.A. — si legge nel libro — paga un canone pari al costo di una cena in pizzeria: per la sua casa di 97 metri quadri in via di Porta Cavalleggeri (a pochi metri da Piazza San Pietro, ndr) ha firmato nel 2011 un contratto per 20,67 euro all’anno. J.L. ha un affitto di 51,65 euro annui, ma può godere di un appartamento di 142,99 metri quadrati».
I PAPI SANTI IN VATICANO CANONIZZAZIONE DI WOJTYLA E RONCALLI
