escort cookie jane su facebook

TESORO, ESCORT A FARE DUE PASSI - SUL NUMERO DEI VISITATORI DI EXPO RESTANO DUBBI, MA SULLE MIGNOTTE DELL’EST ARRIVATE A MILANO DURANTE L’EVENTO NON C’È DUBBIO: SONO AUMENTATE DEL 25%, PAROLA DI ALBERGATORI

Massimiliano Jattoni Dall'Asén per www.iodonna.it

 

Bionda (tinta), viso pesantemente truccato, seno abbondante e probabilmente rifatto. Strizzata nei suoi pantaloni di pelle, Katerina («ma qui in Italia preferisco Ellen, fa più internazionale») si muove veloce sui suoi tacchi, che la fanno svettare sopra il metro e ottanta, mentre si dirige verso il suo albergo carica di borse e sacchetti griffati. All’ora di pranzo ha un appuntamento e non ha molto tempo da perdere. Katerina è al suo quinto soggiorno milanese negli ultimi due anni.

ESCORTESCORT

 

Ogni volta prenota una stanza in un buon albergo del centro, quasi sempre lo stesso, e rimane qui poco meno di una settimana. Non ha mai visitato i musei di Milano («ma vorrei andare a vedere quello di Prada», racconta). Ai padiglioni dell’Expo preferisce le vie del quadrilatero della moda. E non è la sola.

 

Come Katerina, sono decine le ragazze dell’Est che atterrano ogni giorno agli aeroporti di Malpensa e Orio al Serio con destinazione il capoluogo lombardo. Arrivano sotto la Madonnina «per rilassarsi», fare shopping e soprattutto incontrare «amici» italiani. Quasi tutti professionisti di mezza età, imprenditori e direttori di banca.

su reddit escort raccontano la prima notte al lavorosu reddit escort raccontano la prima notte al lavoro

 

Ma non mancano gli impiegati, pronti a spendere anche metà del loro stipendio per qualche chiacchiera, un cocktail e poi salire insieme in una delle stanze dell’albergo (rigorosamente dalle 4 stelle in su) per «fare insieme un po’ di relax». Alcuni di loro sono al loro primo incontro con una escort e il contatto è avvenuto su una delle migliaia di siti Internet dedicati, altri sono clienti abituali, che prendono appuntamenti da un mese all’altro «perché siamo amici», insiste Katerina. «Restiamo in contatto e sanno sempre quando torno a Milano».

 

Le pendolari del sesso arrivano da Russia, Ucraina, Lettonia, Albania. «Prenotano direttamente la loro stanza da Vilnius, Kiev o San Pietroburgo», conferma Luca (ma il nome è di fantasia), manager in un hotel del centro, con oltre dieci anni di esperienza nel settore alberghiero, sia in Italia che all’estero.

 

«Quando arrivano al banco della reception si registrano regolarmente, danno le loro generalità e pagano con la carta di credito. Restano per 3 o 4 notti e ritornano dopo un paio di mesi. Nel nostro albergo – ma più o meno è così in tutti quelli del centro storico – quest’anno in occasione di Expo le prenotazioni di ragazze sole, provenienti dall’Est Europa, sono aumentate del 25%».

 

prostituteprostitute

Un aumento di presenza e del “fatturato” per un fenomeno che esiste da quando si sono diffusi i voli low cost. Ma, a differenza delle escort del weekend, che atterrano negli aeroporti lombardi e vengono accompagnate direttamente nei nightclub che si trovano a pochi chilometri dalle piste, per 48 ore trasformati in bordelli, le ragazze come Katerina, almeno all’apparenza, sono in totale autogestione.

 

«Sembrano muoversi autonomamente», conferma Luca, «ma non posso escludere che le prenotazioni vengano fatte da un’agenzia di escort in Russia o in Lettonia». Certo è che queste ragazze con l’albergo instaurano un rapporto personale, di fiducia, come nel caso di Katerina: hanno il loro preferito e «sono conosciute dal concierge, che chiude un occhio quando deve, risolve gli eventuali problemi inaspettati e spesso intasca la mancia, tra i 20 e i 50 euro, per ogni cliente».

escort4escort4

 

Un buon concierge è «una figura vecchio stampo». Tra lui e i clienti abituali deve instaurarsi un rapporto di fiducia. Ed è l’albergo a incentivare questo legame, senza pregiudizi. «Le ragazze che si prostituiscono non passano inosservate, anche quelle che frequentano gli hotel a 4 stelle: sono appariscenti», spiega Luca. «Delle ragazze che invece prenotano in quelli a 5 stelle non diresti mai che esercitano il mestiere più vecchio del mondo»: tailleur griffato, capelli raccolti, trucco sobrio.

 

«Sembrano donne in carriera, eleganti manager d’azienda con la particolarità di avere corpi mozzafiato. Sono loro quelle che costano di più». I clienti sono disposti a pagare cifre che vanno «dagli 800 euro in su», ammette alla fine Katerina, un attimo prima di sparire nell’albergo dove alloggia per raggiungere il suo appuntamento. Dipende «da quanto tempo si passa insieme e dal tipo di “compagnia”». Che le escort siano appariscenti o no, i clienti danarosi in alberghi di lusso richiedono discrezione e «un concierge che sappia far bene il suo mestiere ed evitare inutili imbarazzi».

escort3escort3

 

Capita anche che sia direttamente l’ospite ad avere bisogno di compagnia, della “coperta”, come veniva definita una volta. «Al concierge arrivano spesso», prosegue ancora Luca, «richieste di questo tipo, magari in maniera più o meno allusiva, e non è raro che chi fa il turno di notte abbia i suoi contatti ai quali ricorrere».

 

Ovviamente, la proprietà dell’albergo è all’oscuro di tutto questo movimento, ma le dinamiche sono quelle e, stando almeno a quanto assicura Luca, nessun hotel vi si sottrae. Del resto, così facendo ci guadagnano tutti: l’albergo si assicura prenotazioni regolari nel tempo, alcuni dipendenti intascano un piccolo extra e i clienti delle escort si sentono protetti. Clienti che spesso non hanno molto tempo da perdere. «Gli appuntamenti di giorno in albergo hanno un’ora di punta, diversamente da quelli notturni», chiarisce Luca: «tra mezzogiorno e le tre, durante la pausa pranzo».

escort2escort2

 

E se gli alberghi sono tenuti per legge a registrare tutti gli ospiti di una stanza, anche se restano poche ore, in realtà questo non avviene sempre. L’esperienza di Luca racconta di «un 20% che “sfugge” al controllo tra coloro che raggiungono in camera un ospite. C’è chi si confonde nel via vai di gente mentre sa già in quale stanza e a quale piano deve dirigersi, e altri (prostitute o clienti) che invece allungano una mancia al concierge per preservare l’anonimato e non venire registrati».

 

Ma quante sono le prostitute dell’Est che ogni settimana alloggiano negli alberghi del centro storico di Milano? Difficile dirlo, ma nell’hotel in pieno centro dove lavora Luca «da quando è cominciato Expo, si avvicendano un paio di escort a settimana», tra quelle che prenotano direttamente una stanza dal loro Paese d’origine. «Poi bisognerebbe contare anche quelle che, non ospiti dell’albergo, raggiungono un cliente che ha già prenotato la stanza per conto suo». Gli alberghi del centro a 4 e 5 stelle sono oltre 170. Se si fanno i conti in base all’esperienza di Luca le cifre non sono piccole.

ESCORT MILANOESCORT MILANO

 

Tutte maggiorenni? «Di ragazzine, per fortuna, nel mio albergo non ne sono mai arrivate», si affretta a rispondere Luca. «Tranne quella volta in cui si presentò una minorenne ucraina piuttosto appariscente. Aveva una delega firmata dai genitori, noi per scrupolo telefonammo al numero del padre che lei ci aveva dato. L’uomo dall’altra parte dell’apparecchio ci confermò che la ragazza era qui per turismo». Vi è bastato questo? «Sì. Ma che la delega fosse davvero del padre, così come la voce al telefono, chi può dirlo?».

instagram escortinstagram escort

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)