TOH, IN INDIA NON ERANO PRIGIONIERI SOLO I MARÒ - NEW DELHI LIBERA TOMASO BRUNO E ELISABETTA BONCOMPAGNI, DETENUTI DA 5 ANNI: FURONO CONDANNATI ALL’ERGASTOLO PER OMICIDIO - ORA LA SENTENZA VIENE ANNULLATA -

I due erano stati arrestati nel febbraio del 2010 e condannati all’ergastolo un anno dopo con l’accusa di aver strangolato l’amico Francesco Montis in una pensione di Benares - Una storia che ha perfino ispirato un documentario che ha come sfondo le mille contraddizioni e assurdità della giustizia indiana…

Condividi questo articolo


TOMASO BRUNO E ELISABETTA BONCOMPAGNI 5 TOMASO BRUNO E ELISABETTA BONCOMPAGNI 5

Maria Grazia Coggiola per “la Stampa”

 

Per molti erano «gli altri italiani» in carcere in India, per distinguerli dai marò e sottolineare come il loro caso fosse passato quasi inosservato. Tomaso Bruno, 31 anni e l’amica Elisabetta Boncompagni, 42 anni, sono stati liberati innocenti ieri dopo cinque anni di battaglie legali.

 

Erano stati arrestati nel febbraio del 2010 e condannati all’ergastolo un anno dopo con l’accusa di aver strangolato l’amico Francesco Montis in una pensione di Benares, la famosa città sacra sul Gange, dove i tre erano arrivati insieme per una vacanza. 
 

TOMASO BRUNO E ELISABETTA BONCOMPAGNI 4 TOMASO BRUNO E ELISABETTA BONCOMPAGNI 4

Una storia inquietante che ha perfino ispirato un documentario, «Più libero di prima» che ha come sfondo le mille contraddizioni e assurdità della giustizia indiana. Che però, alla fine, ha funzionato, come dimostra il verdetto della Corte Suprema, l’equivalente della nostra Cassazione, che ieri ha annullato le due sentenze di primo e secondo grado che avevano condannato i due italiani al carcere a vita.
 

I BUCHI DELL’ACCUSA 
Le motivazioni saranno rese note nei prossimi giorni, ma è molto probabile che i giudici del massimo organo giudiziario di New Delhi abbiano tenuto conto di alcune carenze dell’impianto accusatorio.
 

TOMASO BRUNO E ELISABETTA BONCOMPAGNI 3 TOMASO BRUNO E ELISABETTA BONCOMPAGNI 3

Per esempio, la mancanza di un documento che certifichi l’ora del decesso di Francesco, portato agonizzate all’ospedale dai suoi amici dopo la turbolenta notte del 4 febbraio 2010 in cui, come avevano detto a «Le Iene», avevano fatto uso di droghe (particolare mai emerso in processo).

 

Anche l’autopsia, condotta da un medico specializzato in oculistica, non spiega come è avvenuta la morte per asfissia, mentre una seconda perizia sarebbe stata «copiata» dalla prima. Non è mai stato provato, inoltre, il movente del delitto passionale basato sul fatto che i tre dormivano in uno stesso letto e che Tomaso avrebbe avuto una relazione con Elisabetta fidanzata di Francesco.
 

Alcuni particolari fanno rabbrividire come quello del cadavere di Francesco abbandonato nella camera mortuaria alla mercé dei topi. Per questo fu cremato quasi subito e le ceneri consegnate alla madre Rita Concas che all’inizio della vicenda aveva ammesso che il figlio fumava e aveva dei problemi respiratori. Ieri, invece, a sorpresa, dopo tanto tempo, ha fatto sentire la sua voce in una dichiarazione all’Ansa in cui dice di «essere delusa» dall’assoluzione e dal silenzio dell’ambasciata di New Delhi che «non l’ha nemmeno avvertita».
 

TOMASO BRUNO E ELISABETTA BONCOMPAGNI TOMASO BRUNO E ELISABETTA BONCOMPAGNI

SPERANZE PER I MARÒ
La scarcerazione dovrebbe avvenire già nei prossimi giorni. Tomaso e Elisabetta hanno saputo della bella notizia dal direttore del carcere di Varanasi, un penitenziario sovraffollato come tanti altri che ospita circa 1600 detenuti, tra cui sei stranieri, in capannoni comuni dove si dorme per terra e non c’è l’acqua corrente.

 

I due italiani godevano di un trattamento di riguardo, grazie alla loro «pelle bianca» e avevano maturato una sorta di paziente rassegnazione tanto da non lamentarsi mai per i continui rinvii dell’appello avviato nel settembre del 2013 alla Corte Suprema, lo stesso tribunale che si occupa anche del ricorso di Latorre e Girone. 
 

TOMASO BRUNO E ELISABETTA BONCOMPAGNI TOMASO BRUNO E ELISABETTA BONCOMPAGNI

Le due vicende si sono trovate a condividere le stesse aule giudiziarie e l’attenzione dei diplomatici italiani a New Delhi, in particolare dell’ambasciatore Daniele Mancini. Più volte i genitori di Tomaso e Elisabetta hanno temuto ripercussioni negative soprattutto quando Roma decise di non rimandare i due fucilieri in India dopo il permesso di due anni fa. Adesso c’è chi vede una «predisposizione» migliore della giustizia indiana nei confronti dell’Italia.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA DOMANDA E': DOVE SONO FINITI I SOLDI DELLA TANGENTOPOLI AL PESTO? C’ENTRANO QUALCOSA TUTTE QUELLE GITARELLE A MONTECARLO, PAESE DAL SISTEMA BANCARIO OPACO? - LEGA SALVA-TOTI: L’INCHIESTA DANNEGGIA LE CORONARIE DI SALVINI CHE VOLEVA IL FEDELISSIMO RIXI SUL TRONO DI PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA (TOTI E' AL SECONDO MANDATO) E GETTA OMBRE SUL DOPPIO PROGETTO DIGA DI GENOVA-PONTE SULLO STRETTO - LE RAGIONI DI NORDIO SULLA TEMPISTICA E LE INTERCETTAZIONI LUNGHE BEN 4 ANNI (SIC!) - MELONI VUOLE LE DIMISSIONI DI TOTI PER PAPPARSI LA LIGURIA, MA IL CARROCCIO SI OPPONE - LA MICCIA DELLE INDAGINI? LA TRASFORMAZIONE DI PORTO VENERE NELLA “CAPRI LIGURE”

FLASH – MENTANA PUÒ STARSENE TRANQUILLO A LA7: A DISCOVERY L'INFORMAZIONE NON INTERESSA. IL "NOVE" NON AVRÀ UN TG: AL MASSIMO, UN NOTIZIARIO IN COLLABORAZIONE CON CNN, UNA SORTA DI “ANSA ILLUSTRATA” (GLI AMERICANI AUMENTERANNO GLI INVESTIMENTI MA IN ALTRI AMBITI) - IN QUESTO CONTESTO, CHE FARA' TV8, IL CANALE SKY SUL DIGITALE? NELLE PROSSIME ORE CI SARÀ UNA RIUNIONE DI ALTO LIVELLO AI VERTICI DI COMCAST, PER CAPIRE SE L’EMITTENTE APRIRÀ UNA VERA COMPETIZIONE CON DISCOVERY. TRADOTTO: TIRARE FUORI I SOLDI O NO…

CHICCO & LILLI, QUESTIONE DI EGO E QUATTRINI – MENTANA E GRUBER SI DETESTANO DA ANNI: LA CONDUTTRICE SOGNAVA LA DIREZIONE DEL TGLA7, MA CAIRO LE PREFERI' L'EX DIRETTORE DEL TG5, CHE FRA L'ALTRO GUADAGNA IL DOPPIO – IL CONTRATTO DI CHICCO SCADE A DICEMBRE 2024: MENTANA, CHE FA SAPERE A DESTRA E A MANCA DI AVERE OFFERTE DA ALTRE EMITTENTI, SOGNA UN RINNOVO CON MAGGIORAZIONE DI STIPENDIO - LA BATTUTA RIVELATORIA DI "MITRAGLIA" A "STRISCIA LA NOTIZIA": "FORSE IL SALTO LO FACCIO DI DUE CANALI PIÙ IN BASSO..." - CHE FARÀ QUEL BRACCINO CORTO DI URBANO CAIRO? - LA FOTO VINTAGE DEI DUE GIORNALISTI DATATA 1987, CON PELLICCIONE E CHIOME FLUENTI