capitano ultimo

“ULTIMO” È SEMPRE PRIMO - SERGIO DE CAPRIO, IL ''CAPITANO ULTIMO'', COMMENTA LA RIMOZIONE DALLE FUNZIONI INVESTIGATIVE DEL NOE: “RISPETTO E ESEGUO LA DECISIONE. CREDO CHE IL MIO LAVORO POSSA PARLARE PER ME. MA IO NON LAVORO, COMBATTO”

Emanuela Belcuore per il “Fatto Quotidiano”

 

capitano ultimo capitano ultimo

È stato il protagonista di una lunga serie di indagini. Quelle scomode, soprattutto, portano la sua firma: lui è il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, conosciuto da tutti come il Capitano Ultimo. Dalle indagini sui conti di Francesco Belsito, a Giuseppe Orsi, a Bruno Spagnoli di Finmeccanica, all’arresto di Luigi Bisignani, indagato per i traffici di informazioni segrete e appalti per la P4, fino al deputato Pdl Alfonso Papa, amante di Rolex rubati. E ancora le confessioni di Ettore Gotti Tedeschi, il potente banchiere che è stato a capo dello Ior, la banca vaticana, le indagini sul tesoro di Massimo Ciancimino, figlio dell ’ex sindaco di Palermo Vito.

 

capitano ultimo capitano ultimo

E per concludere ricordiamo le indagini su Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia accusato di abuso di ufficio e le inchieste sulla Cpl Concordia, la cooperativa che aveva in conto spese il sindaco Pd di Ischia Giosi Ferrandino. Solo per citarne alcune. A proposito: a dir poco imbarazzanti sono le intercettazioni del premier Matteo Renzi e del Comandante della Guardia di Finanza Michele Adinolfi pubblicate dal Fatto Quotidiano.

 

Ma dal 1 settembre il colonnello non guiderà più il Noe (Nucleo operativo ecologico dei carabinieri), perché è stato demansionato. A difesa del Capitano Ultimo oltre ai suoi colleghi, si è schierata soprattutto Rita Dalla Chiesa, figlia del Generale Carlo Alberto.

CAPITANO ULTIMOCAPITANO ULTIMO

 

“Ultimo è un simbolo, è il carabiniere che sta dalla parte dei più deboli, di chi soffre”, ha detto più volte la conduttrice televisiva. Un uomo costretto a non mostrare mai il suo volto, Ultimo ama più la strada che i palazzi del potere. Semplice, pratico ed irrequieto. Pensa ai risultati, non alla burocrazia: per lui il fine è solo l’utile, i mezzi tutti quelli possibili. Il colonnello mal sopporta chi non ha scrupoli.

 

CAPITANO ULTIMOCAPITANO ULTIMO

Nel 2009, per l’esigenza di aiutare persone in difficoltà, ha creato l’associazione “Casa Famiglia Capitano Ultimo”, divenuta operativa nel 2011 con l’apertura della prima struttura residenziale per otto minori dagli otto ai diciassette anni. A chi gli chiede perché, da subito, scelse di chiamarsi Ultimo, risponde: “È un nome di battaglia, quindi, nel momento di sceglierlo, ho scelto Ultimo perché vedevo che tutti volevano essere primi, volevano essere più bravi, più belli, volevano emergere, avere prestigio, riconoscimenti. Mi facevano schifo perché credo che il lavoro del carabiniere sia un donare e non un prendere, quindi ho voluto invertire la tendenza che avevo notato”.

 

Con queste parole il Colonnello Sergio De Caprio, meglio ha iniziato questa intervista in quello che ormai è ritenuto il suo “covo”: la casa famiglia “Capitano Ultimo” ubicata a Roma in via della Tenuta della Mistica.

CAPITANO ULTIMOCAPITANO ULTIMO

 

Quale sensazione ha provato quando ha arrestato Totò Riina, per lei era la fine o l'inizio di qualcosa?

Era la fine di una caccia: quando uno finisce la caccia e trova la preda si sente semplicemente vuoto perché deve pensare alla caccia successiva, al di là che poi mi ha fatto schifo vederlo come essere umano, tutto qua.

 

De Caprio, secondo lei la lotta alla mafia è diventata un meccanismo di interessi?

Questo non lo so. Io so cosa è la lotta alla mafia che ho vissuto: è una lotta che si fa sulla strada e senza volere niente in cambio. Questa è la lotta che mi hanno insegnato il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e il generale Mario Mori: li ringrazio perché ho visto loro praticarla così, ho visto Giovanni Falcone praticarla così e quindi faccio riferimento a loro, gli altri non li giudico e non mi interessa di loro perché ognuno poi si esprime come vuole.

 

Un suo tratto caratteristico è il guanto nero che indossa alla mano sinistra, a completare un abbigliamento poco formale.

toto riinatoto riina

Il guanto nero mozzo è il guanto dei lavavetri, così ricordo che anch’io sono un lavavetri e tutto quello che fanno ai lavavetri lo fanno a me, non devono pensare di essere soli. Anche loro sono nostri fratelli e combatteremo per la loro dignità; nessuno può e deve calpestarli. Indosso il guanto per ricordarmelo, altrimenti penso solo a quelli che si mettono la cravatta e mi dà fastidio.

 

Come ha reagito alla notizia di essere stato rimosso dalle funzioni investigative del Noe, nucleo operativo ecologico?

La rispetto e la eseguo (ha risposto in maniera fortemente decisa, ma serena ndr).

 

Già anni fa la privarono della scorta poi riassegnata su protesta dei suoi collaboratori, che avevano raddoppiato i turni per proteggerla.

MARIO MORIMARIO MORI

Accadde così. Ma, allora come oggi, accettai le decisioni. Credo che il mio lavoro possa parlare per me.

 

Quali attività vengono svolte nella “Casa Familglia Ultimo”?

Organizziamo raccolte fondi, abbiamo in programma tantissime iniziative, tra poco apriremo un maneggio gratuito a favore di persone diversamente abili che sono nostri fratelli che ci hanno dato l'esempio di essere volontari per gli altri, abbiamo visto questo esempio e gli rendiamo gli onori che meritano e gli offriremo gratis l’ippoterapia oltre all'utilizzo di questi spazi. È una struttura pubblica, convenzionata con il Comune di Roma: i minori arrivano o attraverso il servizio sociale dei municipi o attraverso il Tribunale dei minori di Roma.

 

carlo alberto dalla chiesa Emanuela Setti Carraro carlo alberto dalla chiesa Emanuela Setti Carraro

All'interno della struttura c'è l'allevamento dei falchi da lei personalmente curato. Perché proprio i falchi?

C'è stato un periodo della mia vita in cui stavo veramente male, c'erano processi e quindi somatizzavo, andavo spesso all'ospedale e a un certo punto di notte mi vennero in sogno una pioggia di falchi sul viso che però mi accarezzavano anziché graffiarmi.

 

Ho capito subito che era il mio amico pellerossa Apache, perché avevamo fatto un gemellaggio e mi diceva curati con i falchi, ti mando questa medicina. Allora sono andato su Internet, ho riconosciuto il Falco Astore, ho fatto un corso, ne ho preso uno e mi sono curato così grazie ai miei fratelli pellerossa di cui sempre ricordiamo il gravissimo genocidio. Per questo amo i falchi; avevamo anche le aquile, amo la loro purezza e la loro libertà.

 

Quanto le è costato trascurare la sua vita privata per il lavoro. È riuscito a conciliare tutto?

giovanni falcone e sergio mattarella giovanni falcone e sergio mattarella

Io non lavoro, combatto. Quindi, non è un lavoro per me. È esattamente come io vorrei vivere, fare il carabiniere è come io sognavo di vivere da piccolo. L’ho imparato dai colleghi delle stazioni. Sono cresciuto nelle stazioni dei carabinieri, per questo i miei amici erano e sono carabinieri e ho continuato a vivere come vedevo vivere mio padre in caserma. Ho salutato mia mamma, mio padre e mia sorella quando avevo sedici anni, li ho sempre portati nel cuore e non li ho mai sentiti lontani, li ho sempre sentiti ogni giorno accanto a me e ora che mio padre è morto lo sento ugualmente ogni giorno accanto a me. L’a mo re che abbiamo per il nostro popolo è così grande che ti fa dimenticare tutto.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA