VADO IN TRIP E CI RIMANGO - UNA NUOVA DROGA LEGALE STA FACENDO “IMPAZZIRE” L’OCCIDENTE - L’AYAHUASCA È UN INFUSO DI RADICI USATO DAGLI SCIAMANI DELL'AMAZZONIA PER AVERE VISIONI, MA DECINE DI TURISTI SONO GIÀ USCITI DI MELONE O MORTI DOPO AVERLA PROVATA - VIDEO
Da it.notizie.yahoo.com/
La chiamano "il vino dell'anima", altri letteralmente "la liana dello spirito", altri ancora semplicemente Ayahuasca. All'apparenza un semplice decotto di piante, sostanzialmente la bevanda allucinogena più conosciuta al mondo. Che provoca gli stessi effetti di una droga, ma che però è legale.
La storia dell' Ayahuasca arriva dalle foreste amazzoniche del Brasile ed ha una tradizione millenaria: questa pianta medicinale infatti veniva - e viene tuttora - utilizzata dalle popolazioni locali e dagli sciamani per i riti di visione e per comunicare con il divino. Una bevanda sacra, insomma, prodotta dalla miscela in un decotto di due piante, le liane polverizzate di Banisteriopsis caapi e le foglie di Psychotria viridis.
Stando ai racconti di chi l'ha provata, gli effetti di chi ha bevuto quella che Gilberto Gil definì "una birra allucinogena" consistono in un vero e proprio trip interiore, visioni e allucinazioni, contatto con realtà extrasensoriali. È una droga, quindi? Assolutamente no.
Ecco perché. L'effetto allucinatorio e visionario di questa bevanda è provocato dalla DMT, la Dimetiltriptamina, alcaloide presente in piante e funghi. Una sostanza che è presente anche naturalmente nel cervello umano, prodotta dalla ghiandola pineale e secreta spontaneamente, specie durante i sogni.
Dal Brasile, l’Ayahuasca è arrivata fino in Europa, Italia compresa, dove numerose associazioni organizzano incontri collettivi dove si cantano melodie sacre e si beve questo particolare decotto dalle potenzialità non solo visionarie ma anche terapeutiche. Numerose dottrine religiose brasiliane utilizzano l’Ayahuasca per curare l'alcolismo, la tossicodipendenza, ma anche numerosi disturbi mentali come depressione, autismo e schizofrenia.
Un toccasana, insomma, al punto che in Brasile l'uso è legale per scopo religioso dal 1986 e nel 2008 l'allora ministro della Cultura Gilberto Gil avviò il processo del riconoscimento dell'uso di Ayahuasca nei rituali religiosi come un patrimonio della cultura brasiliana.
E in Italia? Qui la DMT è inserita nell'elenco delle sostanze stupefacenti, ma numerose sentenze della Cassazione - tra cui la Sezione IV, 6 Ottobre 2005, n. 44229 e Sezione I, 16 Febbraio 2007, n. 19056 - hanno stabilito che la sostanza non può essere paragonata alle altre droghe vietate nel nostro paese in quanto non «può considerarsi sostanza drogante poiché derivata in maniera naturale da piante presenti in natura nella foresta amazzonica e non prodotta da elaborazione o sintesi umana volta a potenziarne gli effetti».
Matt Roper per http://www.dailymail.co.uk/
sciamano durante un rito ayahuasca in colombia
L’Ayahuasca è stata impiegata per centinaia di anni nei riti sciamanici del sud america ma oggi sta diventando un’attrazione per turisti e ragazzi che vogliono provare un’autentica esperienza extra-sensoriale. La sua fama è aumentata grazie a star come Sting e Lindsay Lohan che ne hanno elogiato le proprietà “trasformative”, per il cantante sarebbe stata “l’unica esperienza religiosa mai provata”.
sting con la moglie trudle styler
Ma non è tutto rose e fiori come sembra. Il consume del preparato allucinogeno può portare ad avere disturbi mentali come schizofrenia, depressione, manie di persecuzione e anche al suicidio. Poche settimane fa un ragazzo neozelandese di 24 anni, Matthew Dawson-Clarke, è morto durante un rituale Ayahuasca, un altro ragazzo di Bristol, Henry Miller, è diventato schizofrenico dopo aver assunto la bevanda e infine è rimasto vittima di suicidio. E si tratta solo di alcuni delle decine di decessi riconducibili all’infuso.
La popolarità dell’Ayahuasca continua tuttavia a crescere, chi conosce le terribili potenzialità dell’infuso sa che ci saranno altre decine di giovani occidentali che perderanno la vita, o la testa, nel cuore della giungla amazzonica.