Come ha detto un cliente molto soddisfatto “E' stato, senza dubbio, la miglior impresa di sesso mai eseguita nella storia dell'umanità”. Dal 1961 fino al 1977, Fernande Grudet – in arte Madame Claude - ha fornito le migliori prostitute per i clienti più facoltosi.
Colonnello Gheddafi, Marlon Brando e la metà dei politici francesi: tutti in coda per i servizi delle 200 'Claudettes', nomignolo dato alle ragazze. Fu Madame Claude a coniare il termine “call girl”, ragazza a chiamata. Quello di Madame Claude era un sistema ultra-discreto, non certo uno squallido bordello.
Madame Claude – che è morta la scorsa settimana a 92 anni - provvedeva alle esigenze di miliardari, principi e presidenti. JFK le chiedeva una sosia di Jackie Kennedy, 'ma hot'.
Dopo un'orgia piena di Claudettes, Gianni Agnelli, il miliardario a capo della Fiat, volle andare a messa. Lo Scià dell'Iran aveva un ordine settimanale permanente di Claudettes, che dovevano essere “consegnate” a Teheran ogni venerdì pomeriggio.
Le Claudettes erano particolarmente popolari tra i politici francesi. Una volta un anziano ministro impegnato fare capriole con una ragazza, fu interrotto dalla fidanzata lesbica della sua Claudette. La fidanzata “tradita” scacciò il politico seminudo dalla sua amante e lo cacciò in strada minacciandolo con un coltello.
Anche Madame Claude è stata sconvolta da alcuni clienti. Una volta il miliardario Aristotele Onassis si presentò con la sua amante, una cantante d'opera, e ha chiesto prestazioni sessuali che avrebbero fatto impallidire anche la cortigiana più esperta.
Madame Claude reclutava le sue prostitute dalle università di Parigi, dalla Sorbona in particolare, e dalle passerelle di Christian Dior. Inoltre non disdegnava di assoldare le ragazze provenienti dall’alta società francese. Si trattava di donne così sofisticate che passavano senza soluzione di continuità dal bel mondo alla prostituzione d’alto bordo.
Un ricco parigino – dopo aver incassato il rifiuto a far sesso dalla sua fidanzata - prenotò una Claudette, solo per scoprire che la sua stessa fidanzata lavorava come prostituta.
Una volta Madame Claude provò a reclutare Joan Collins.
Nel 1977, di fronte all’aumento delle tasse e alle minacce per le azioni di reclutamento di prostitute, la maitresse decise di trasferire la sua attività a Los Angeles.
A Los Angeles, incontrò Joan e Evie Bricusse, moglie di Leslie Bricusse, compositore di Goldfinger e Si vive solo due volte. Madame Claude disse alle due: 'Penso si possa fare bene, anzi benissimo. I vostri mariti non devono sapere, e credo che potremmo fare abbastanza soldi per comprare alcuni piccoli extra”. Le due donne rifiutarono ma non s’indignarono all’offerta. Anzi.
Per essere certa che le Claudettes avessero un corpo perfetto, Madame Claude insisteva affinché le “candidate” si spogliassero durante il colloquio: “A volte capitava una ragazza carina, un bel viso, elegante e sottile, ben vestita, e, quando si spogliava era una catastrofe”. Ma soprattutto le candidate dovevano essere, come Madame Claude amava dire “Très bien au lit” - 'molto brave a letto'.
Lei – che era davvero all'avanguardia - faceva testare le ragazze da alcuni uomini di fiducia che stilavano relazioni dettagliate sulle prestazioni delle Claudettes.
I requisiti di ammissione per diventare un Claudette erano così rigorosi che molte ragazze scartate s’incazzavano di brutto.
Una ragazza tedesca era così arrabbiata che, dopo essere stata scartata, è tornata al bordello di Madame Claude con una pistola, con l’intenzione di ucciderla. La donna esplose tre colpi. Un proiettile colpì la mano della maitresse facendole saltare due dita.
Una volta che avevano superato l'esame fisico, le Claudettes venivano istruite per due anni in letteratura e storia francese. Madame Claude le vestiva con gli abiti di Yves Saint Laurent, gioielli Winston, valigie Louis Vuitton e orologi Cartier.
Madame Claude tratteneva per se’ il 30% dei salari dei Claudettes. Nel 1977, prendeva 26 sterline (equivalenti a 168 sterline di oggi) per un pomeriggio, 52 sterline (335 di oggi) per una serata e 87 (560 di oggi) per una giornata.
Le Claudettes di altissimo livello hanno detto che non sarebbero mai andate a letto con qualcuno per meno di 10.000 dollari al giorno.
Molte Claudettes venivano così trasformate dalla loro formazione di élite al punto da diventare “beni di lusso” richiesti a livello globale. Madame Claude ha detto: “Mi fa sorridere vedere le fotografie di dame e contesse nelle edizioni pagine di Tatler, Harpers e Vogue, perché molte di esse hanno lavorato per me”.
Il suo bordello era in Rue de Marignan 18 - uno degli indirizzi più eleganti di Parigi, a pochi passi dagli Champs-Élysées. In seguito ha comprato un hotel in rue de Boulainvilliers, in una zona esclusiva di Parigi, che è diventato un bordello di 12 stanze. Quando i clienti chiamavano, Madame Claude rispondeva con il suo tradizionale saluto: “Allo, oui?”.
Claude accoglieva i clienti alla porta, perfettamente vestita di tenui colori grigio e beige. Era una donna molto controllata: non beveva né fumava. Il business, per lei, era tutto. Dopo aver preparato un cognac o un whisky per il cliente e dopo poche chiacchiere sul tempo, lei chiamava le sue “jeunes filles” - giovani donne, di età compresa tra 18 e 25 anni. Una volta che il cliente faceva la sua scelta, si dirigeva verso la camera da letto.
Nel 1977, la vita di Madame Claude era diventata così famosa che fu girato un film sulla sua vita. Françoise Fabian, l'attrice che ha interpretato la maitresse, ha detto che Madame Claude era una “donna orribile”, una che “pensava che uomini fossero portafogli e le donne buchi”.
Ma Madame Claude ha apprezzato il film. Per ringraziare il regista, gli ha regalato una notte con una Claudette. Il perfetto funzionamento del suo giro di prostituzione è stato favorito dalla protezione del governo francese, i cui membri per metà erano clienti della maitresse.
Anche il governo americano apprezzava la sua “merce”. Nel 1973, durante gli incontri per gli accordi di pace di Parigi per un cessate il fuoco in Vietnam, la CIA “noleggiò” alcune Claudettes per tenere alto il morale dei delegati. Tuttavia, la sua buona stella cominciò a dissolversi nel 1974, quando il nuovo presidente francese, Giscard d'Estaing, impose giro di vite sulla prostituzione di alta classe. I suoi successivi tentativi di aprire un bordello a Los Angeles non andarono a buon fine.
Mentre era in America, Madame Claude fu imprigionata per problemi con il visto. Anche in carcere, cercò di reclutare la sua bella compagna di cella messicana per farle fare la prostituta a Hollywood. Per ottenere una carta verde (documentazione che le avrebbe consentito di vivere negli Stati Uniti), Madame Claude sposò un barman gay.
Un altro matrimonio – contratto nel 1972 con un uomo svizzero - era già fallito. La vita e le origini di Madame Claude sono avvolte nel mistero. Ha affermato di essere cresciuta in convento, di avere origini aristocratiche e di aver combattuto nella Resistenza francese durante la guerra.
Sembra più probabile che fosse la figlia di un uomo vendeva snack in una stazione ferroviaria. E pare fosse ebrea e avesse passato un periodo di prigionia nel campo di concentramento di Ravensbruck.
Dopo la guerra si guadagnò da vivere come agente immobiliare e commessa prima di diventare una prostituta. Per sua stessa ammissione non era una grande bellezza, con i denti storti e un grande naso, in seguito trasformato con un intervento chirurgico. Non è mai stata appassionata al sesso e una volta ha dichiarato: “La gente con più di 40 anni non dovrebbe più avere rapporti sessuali”.
Quando le sue iniziative imprenditoriali negli Usa fallirono, Madame Claude andò a Vanuatu, prima di tornare in Francia nel 1985. Lì, è stata arrestata per evasione fiscale. Per quattro mesi, è stata detenuta nel carcere più comodo della Francia – in un castello del 17esimo secolo, con la sua cameriera e il suo parrucchiere.
Dopo il suo rilascio, tornò a lavorare con la prostituzione. Ma dopo aver respinto una potenziale Claudette perché “troppo grassa”, fu denunciata alla buoncostume e, nel 1992, fu arrestata con l'accusa induzione alla prostituzione. Dopo sei mesi di carcere, si ritirò a Nizza, dove è morta la settimana scorsa in una casa di cura. Ha fornito il suo epitaffio in “Signora”, il libro di memorie scritto nel 1994: “Ci sono due cose per cui la gente sarà sempre disposta a pagare. Il cibo e il sesso, e io non ero brava a cucinare”.
madame claude madame claude nel 1985