Michela Allegri per www.ilmessaggero.it
L'INCHIESTA
Un patrimonio milionario, un atto di divorzio falso e una principessa ex reginetta di bellezza che rischia di finire sul registro degli indagati della Procura di Roma.
A darsi battaglia a suon di denunce, e a contendersi il titolo di erede ufficiale e universale della famiglia Colonna, una delle più antiche e influenti casate dell' aristocrazia italiana, sono il rampollo Oddone Colonna, e la "first lady" Johnine Leigh Avery, americana, classe 1945, incoronata Lady Roma nel 1998 ed eletta anche Miss Mondo Usa. I due sono, rispettivamente, figlio e ultima consorte del defunto principe Ugo Colonna.
A sporgere denuncia è Oddone: sostiene che la Avery, sua matrigna dal 1991 e destinataria di una cospicua porzione di eredità, abbia orchestrato un gigantesco bluff. Ventiquattro anni fa, quando si unì in matrimonio al principe, in realtà, era già sposata con un altro uomo e non avrebbe mai divorziato in modo regolare.
Citata di fronte al giudice civile e accusata di bigamia, la donna, a dire del contendente, sarebbe uscita vittoriosa dalla disputa sfoggiando un documento falso. Un atto di separazione datato 1980, per l' esattezza, apparentemente siglato da un magistrato di Santo Domingo. Il nobile, quindi, ha sporto denuncia in Procura, accusando la donna di utilizzo di documento falso.
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Sul caso, indaga il pm Vincenzo Barba. E' il 2004 quando il principe Ugo viene a mancare. Il figlio scopre di dover spartire l'eredità di famiglia con la Avery, che ha sposato il nobiluomo nel dicembre 1991, in Florida. «Quasi vent' anni dopo venivo a sapere che tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80 la donna era stata sposata con un sudafricano. Al tempo dell' unione con mio padre, la stessa era ancora validamente coniugata», scrive Oddone nella denuncia.
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IL DOCUMENTO
A dire di Colonna, infatti, la Avery non avrebbe mai menzionato il precedente matrimonio. Nel 2009, il principe decide di citare l'ex reginetta di bellezza di fronte al Tribunale Civile, accusandola di bigamia e puntando a ottenere una pronuncia di nullità dello sposalizio con Colonna padre. In sua difesa, Johnine presenta una sentenza di divorzio consensuale tra lei e il primo coniuge, apparentemente emessa nel 1980 da un giudice di Santo Domingo.
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Il principe non si dà per vinto: incarica uno studio di avvocati di svolgere ricerche nella Repubblica Dominicana e scopre che il documento in questione, in realtà, sarebbe falso. Nel report del legali si legge: «La sentenza non è stata ottenuta con un regolare processo e, per questi motivi, non è una decisione giudiziaria legittima, inoltre non è stata registrata nell'ufficio dello Stato Civile. Di conseguenza non può essere utilizzata come un atto o decisione giudiziaria ufficiale, vera e legittima».
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Difeso dall'avvocato Michele Gentiloni Silveri, quindi, il principe sporge denuncia, accusando la donna di essersi servita di un atto falso «al fine di far riconoscere la validità delle nozze celebrate con Ugo Colonna e, conseguentemente, insistere nel piano truffaldino di sottrazione della porzione ereditaria a me spettante». E' la seconda volta che Oddone querela la matrigna.