GLI ANALFABETI DELLA JIHAD - I SEGUACI DELL’ISIS E DEI MOVIMENTI FONDAMENTALISTI COME BOKO HARAM COMBATTONO IN NOME DI ALLAH MA SPESSO NON NE CONOSCONO LA LINGUA - ANCHE COULIBALY NON SAPEVA L’ARABO

Il tasso di analfabetismo nei paesi arabi ha superato il 19% e riguarda circa 97 milioni di persone: la fotografia dei movimenti fondamentalisti che stanno prendendo piede dalla Nigeria alla Siria è quella dell’anarchia della parola di Allah, che si basa sull’ignoranza: la crisi d’identità la sta vivendo più di tutti il mondo musulmano, altro che l’Occidente....

Condividi questo articolo


Da “il Sole 24 Ore

 

amedy coulibaly amedy coulibaly

Coulibaly era analfabeta della lingua “sacra” del suo Dio. È impressionante seguire quei pochi minuti del suo ultimo video, per metà in lingua francese e per l’altra, in arabo. Un francese impeccabile. E come pensare il contrario, Coulibaly è francese. L’arabo classico, la lingua del suo credo, con il quale giura fedeltà al Califfo, e ricorda qualche formula islamica, viene invece balbettato con errori grammaticali e di pronuncia, che il carnefice cerca come un bambino alle sue prime letture, di correggere.

 

Un’immagine triste ma chiara, di chi abbiamo di fronte. Persone fragili psicologicamente, ma anche prive di strumenti fondamentali per una presa di coscienza libera sui temi religiosi. Uno su tutti la lingua araba, la lingua della loro fede, la lingua sacra del Corano, attraverso la quale poter attingere loro stessi ai testi sacri. Insomma, non dotti di Sharia islamica, ma gente che si vota all’Islam del califfo sulla “parola” del Califfo. Il quale ovviamente si proclama conoscitore della parola di Allah, della sua volontà e del jihad contro gli infedeli.

AMEDY COULIBALY AMEDY COULIBALY

 

Il Corano è un testo che da alcuni viene letto come un messaggio di pace e amore e da altri come una minaccia di violenza e terrore. Invece di dibattere su chi abbia ragione o meno, è il caso di domandarsi il perché. Al fondo della questione c’è la “parola”, l’arabo classico, la chiave della conoscenza del testo. Quanti davvero sanno leggere e conoscono la parola di Allah nel mondo musulmano?

 

Abu Bakr al Baghdadi (2) Abu Bakr al Baghdadi (2)

Gli ultimi dati dell’Organizzazione araba per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Alecso) hanno stabilito che il tasso di analfabetismo nei paesi arabi ha superato il 19% e riguarda circa 97 milioni di persone. I seguaci dell’Isis e dei movimenti fondamentalisti come Boko Haram combattono dunque in nome di Allah ma sono spesso analfabeti della lingua di Allah. E non solo perché c’è una grande presenza di foreign fighters che arrivano al di fuori della dar al islam (casa dell’Islam) ma proprio per l’alto analfabetismo.

 

Una questione fondamentale per spiegare anche la crisi stessa dell’Islam nel mondo: l’impossibilità per ragioni culturali di poter avviare un dibattito reale e senza equivoci su cosa significhi essere musulmani nel ventunesimo secolo. La fotografia nitida dei movimenti barbari e fondamentalisti che stanno prendendo piede dalla Nigeria alla Siria è quella dell’anarchia della parola di Allah, che si basa di fondo sull’ignoranza. La crisi d’identità la sta vivendo più di tutti il mondo musulmano, altro che l’Occidente. E l’analfabetismo è un tassello fondamentale. Il mondo musulmano ha perso di vivacità quando ha iniziato a rinunciare alle sue forze critiche .

Michel Houellebecq Michel Houellebecq

 

Michel Houellebecq, lo scrittore che in questi giorni viene criticato o applaudito per il suo romanzo provocatorio nella sua ultima intervista ha detto che «il Corano è decisamente meglio di quello che pensavo, di lettura in rilettura. La conclusione più evidente è che i jihadisti sono cattivi musulmani» . Ecco, forse la chiave del problema è proprio la lettura. Saper leggere e capire un testo.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCHEO-QUIZ - UN BELL'ANEDDOTO CHE LA DICE LUNGA SUL TIPO DI RAPPORTI CHE INTERCORRONO TRA STAMPA E POTERE - "QUALCHE TEMPO FA IL DIRETTORE DI UN GRANDE GIORNALE RICEVETTE LA TELEFONATA DEL CAPUFFICIO STAMPA DI UNA GRANDE INDUSTRIA: ‘’CARO DIRETTORE, SAPPIAMO CHE STA PER USCIRE UN SERVIZIO MONDANO DOVE COMPARE LA FOTO DI (E LÌ IL NOME DELL'AD DELLA GRANDE INDUSTRIA) ABBRACCIATO A (E LÌ IL NOME DI UNA SIGNORA, AL MOMENTO AMANTE NUMERO DUE DELL'AD). LEI CAPIRÀ, ALLA NOSTRA GRANDE INDUSTRIA QUESTO DISPIACE NON POCO" - "IL GIORNALE È GIÀ IN MACCHINA", OBIETTÒ IL DIRETTORE. CON LA VOCE DI CHI SA DI ESSERE AUTORIZZATO A TUTTO, IL CAPUFFICIO STAMPA DISSE: "VA BENE, QUANTO COSTA COMPRARE TUTTA LA TIRATURA DEL SUO GIORNALE?" – COME E’ ANDATA A FINIRE? BASTA LEGGERE DAGOSPIA…

A CASA DI CARLO DE BENEDETTI - COME SI FA, AVENDO I SUOI SOLDI, A POSARE DAVANTI A UNA PARETE A TROMPE-L'ŒIL CHE RIPRODUCE UN FINTO TRALICCIO CON VITE, DOVE C’È APPESO SOPRA UN FALSO CANALETTO IN CORNICE DORATA OSCURATO, PER GIUNTA, DALLE FOTO DEI PARENTI, DI CUI UNA IN CORNICE LEOPARDATA? - IL CUSCINO SUL DIVANO SEMBRA LA TOVAGLIA DI UNA PIZZERIA. NON PARLIAMO DEGLI ANIMALETTI POP SU UNA CONSOLLE DI MARMO - JOHN ELKANN AVRÀ DISTRUTTO “REPUBBLICA” MA LUI DEVE AVER IMPARATO DALL’ARCINEMICO BERLUSCONI A FAR FALLIRE IL BUON GUSTO… - VIDEO

FLASH! - NELLO SCONTRO SULL'EREDITÀ AGNELLI CHE VEDE IN CAMPO QUATTRO FRATELLI DE PAHLEN CONTRO I TRE FRATELLI ELKANN, TUTTI FIGLI DI MARGHERITA AGNELLI, FA CAPOLINO IL GOSSIP - SI VOCIFERA CHE SIA SBOCCIATA UNA AFFETTUOSA AMICIZIA TRA LA BELLA E PIMPANTE ANNA DE PAHLEN E IL BALDO PETROLIERE UGO BRACHETTI PERETTI, SPOSATO E SEPARATO CON ISABELLA BORROMEO, SORELLA DELLA MOGLIE DI JOHN ELKANN. GOSSIP CHE A TORINO NON HA FATTO ALCUN PIACERE: IL PROCESSO VEDE ANCHE I FIGLI DI MARGHERITA CONTRO GLI ELKANN…

DAGOREPORT - PIER SILVIO L’HA CACCIATA E HA FATTO SBARRARE LE PORTE DI MAMMA RAI: COSA RIMANEVA A BARBARA D’URSO, SE NON DI TENTARE LA PROVA DEL NOVE? DISCOVERY CON CROZZA E FAZIO È IL TERZO PIÙ VISTO IN ITALIA NELL'ARCO DI 24 ORE DURANTE IL 2023. E ADESSO ARRIVA AMADEUS - L’ARRUOLAMENTO DI CARMELITA COSTA POCO (SONO LONTANISSIME LE CIFRE DELL’ERA DI SILVIO BERLUSCONI) ANDREBBE A PRESIDIARE UNA FASCIA RICCA DI PUBBLICITA' COME È QUELLA DEL POMERIGGIO. LA SUA SOSTITUZIONE IN MEDIASET CON MYRTA MERLINO SI È RISOLTA IN UN MEZZO FLOP, MENTRE SU RAI1 “LA VITA IN DIRETTA” DI MATANO NON HA NULLA DI IRRESISTIBILE - LE TRATTATIVE CON DISCOVERY SONO IN CORSO E UN OSTACOLO SAREBBE LA PRESENZA DI... 

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...