rebecca

ANCHE A LONDRA LA GIUSTIZIA FUNZIONA BENE – SALVATA LA FATALE REBEKAH, ‘’QUINTA FIGLIA’’ DI MURDOCH, ALL’INFERNO VA ANDY COULSON IL CAPRONE ESPIATORIO – L’UMILIAZIONE DI CAMERON, COSTRETTO A SCUSARSI

1. UN CAPRO ESPIATORIO PER IL GIORNALE SPIONE SALVA REBEKAH LA ROSSA

Gaia Cesare per ‘Il Giornale’

 

TONY BLAIR REBEKAH BROOKS TONY BLAIR REBEKAH BROOKS

Colpevole lui. Non colpevole lei. La Corte penale Old Bailey di Londra getta dalla rupe Andy Coulson e salva dal baratro Rebekah Brooks. Le intercettazioni telefoniche erano pratica diffusa al News of The World edito da Rupert Murdoch e il processo lo ha stabilito con certezza. Ma la giuria composta da tre uomini e otto donne assolve da ogni accusa «la rossa», direttrice del tabloid dal 2000 al 2003, e manda in carcere per associazione a delinquere finalizzata all’hackeraggio Andy Coulson, alla guida della testata dal 2003 al 2006.

 

L’unica condanna già scontata dalla pupilla di Murdoch sembra essere quella mediatica dopo che la sua vita privata è stata messa in piazza col racconto del tradimento del primo marito, la liaison, per sei anni a singhiozzo, proprio con Coulson, la scoperta di non poter avere figli e la decisione di ricorrere a una madre surrogata per la bimba avuta dal suo secondo sposo, l’addestratore di cavalli Charlie Brooks, anche lui assolto.

 

REBEKAH BROOKS WADE E ANDY COULSONREBEKAH BROOKS WADE E ANDY COULSON

Per il resto il verdetto emesso dopo tredici giorni di camera di consiglio lascia un retrogusto di impunità per la «regina del gossip», l’affabulatrice dei potenti che invitava a feste e cocktail i primi ministri - al suo matrimonio c’erano Blair, Brown e Cameron- che si dilettava in passeggiate a cavallo con l’attuale capo del governo mentre il gruppo editoriale per cui lavorava spiava indisturbato vip, ministri e membri della Casa reale e trattava l’acquisto di quote di mercato con il beneplacito dell’esecutivo (l’affare BSkyB, al quale lo Squalo ha rinunciato dopo lo scandalo).

 

MURDOCH CON COULSON E CAMERONMURDOCH CON COULSON E CAMERON

Lei, soprannominata la «quinta figlia» di Murdoch per il rapporto paterno con il magnate, la giovane ambiziosa che in dieci anni è passata da segretaria a direttrice di testata e poi di un intero ramo anziendale, la donna divenuta simbolo di un intreccio malato tra politica, media e pezzi deviati della polizia, è già una donna libera. Le motivazioni della Corte non si conoscono ancora ma i giurati sembrano essersi convinti che Rebekah non sapesse e che durante gli anni della sua direzione gli spioni fossero meno attivi che negli anni 2003-2006.

 

Lui, il giovane e cinico Coulson che ha sbattuto in prima pagina le conversazioni dell’ex ministro David Blunkett con l’amante per poi guadagnarsi un posto di direttore della comunicazione al soldo del premier conservatore Cameron, diventa l’unico capro espiatorio.

rebekah550 3511 1rebekah550 3511 1

 

È lui il colpevole eccellente sacrificato sull’altare del processo del secolo, il più lungo e il più costoso della storia penale inglese, con udienze quotidiane dallo scorso ottobre e migliaia di documenti, fra cui i messaggi intimi degli amanti Coulson e Brooks e quelli a dir poco confidenziali tra «la rossa» e l’ex premier Tony Blair come pure l’attuale inquilino di Downing Street.

 

Tony Blair ha passato weekend segreti con la Deng Tony Blair ha passato weekend segreti con la Deng

Assolta una, condannato l’altro. Lei che risorge dalle ceneri, lui che finisce all’inferno. Con un paradosso che è il segno di due destini che si dividono: a guidare il giornale quando fu intercettato il telefono della piccola Milly Dowler, rapita e uccisa nel 2002, era la pupilla di Murdoch e non il condannato Coulson, allora suo vice. E anche quando Rebekah lasciò il News of The World lo fece per diventare a 40 anni la direttrice più giovane del Sun e poi capo dell’impero mediatico britannico di Murdoch, ex News International. Poteva non sapere? La giuria sembra essersi convinta che fosse all’oscuro. E da oggi per Rebekah è un giorno nuovo.

 

Probabilmente non se l’aspettava nemmeno lei. Ha avuto un cedimento di nervi mentre ascoltava la sentenza che assolve anche il marito, la sua segretaria Cheryl Carter e il capo della sicurezza di News International Mark Hanna da tutte le accuse, compreso l’aver ostacolato il corso della giustizia. È stata sorretta durante la lettura del verdetto. Chi è quasi finito in lacrime è Coulson, che nei prossimi giorni attende un altro verdetto cruciale, quello che lo vede imputato con l’investigatore Clive Goodman per aver pagato un pubblico ufficiale con lo scopo di ottenere i numeri telefonici della Casa reale.

 

rebekah brooksrebekah brooks

Mentre Rebekah e il marito già lanciano segnali ai potenti «La polizia ci ha trattato come terroristi», «Spero di tornare amico di Cameron ma mi sono arrabbiato quando ha chiesto le dimissioni di mia moglie da News International» - chi si trova di fronte un pessimo destino è proprio Coulson. Da Downing Street al carcere. E pure senza una sterlina. Abbandonato in primis proprio dal suo ex mentore, lo Squalo Murdoch, a cui ha dovuto far causa per ottenere il pagamento delle spese legali che pure il suo editore gli aveva garantito.

 

MILLY DOWLERMILLY DOWLER

Fuori dal News of the World , fuori da Downing Street, da quattro anni senza lavoro e costretto a lasciare la sua villa a Londra per trasferirsi fuori città con la moglie e i tre figli. A Rebekah, 46 anni, una liquidazione di oltre 12 milioni di euro «per la perdita del suo incarico» e altri benefit, a lui, 46 anni, una causa per avere il dovuto e ora, dopo la condanna, anche il probabile risarcimento alla sua ex azienda. I giudici hanno deciso, Murdoch prima di loro.

 

 

2. CAMERON COSTRETTO A SCUSARSI: ERRORE ASSUMERE COULSON

Da ‘Il Giornale’

 

RENZI E CAMERON A LONDRA RENZI E CAMERON A LONDRA

La bufera per la condanna di Andy Coulson per lo scandalo Tabloidgate rischia di abbattersi sul premier britannico che corre ai ripari. In un’intervista pre-registrata sulla tv britannica, David Cameron ha presentato le sue «piene e sincere» scuse per averlo assunto. Coulson era stato infatti il capo della comunicazione di Downing Street quando Cameron è approdato a Downing Street, prima di essere costretto a dimettersi nel gennaio 2011.

 

«Sono estremamente dispiaciuto di averlo preso, è stata una decisione sbagliata», ha ammesso .Immediata anche la reazione dell’impero mediatico britannico di Rupert Murdoch che, davanti alla sentenza, ha ribadito di aver cambiato rotta dall’epoca dello scandalo.

rebekah brooks with her h 007rebekah brooks with her h 007brooks cameron 2214683bbrooks cameron 2214683b

 

 

rebekah brooks andy coulson rebekah brooks andy coulson rebecca brooks imagerebecca brooks image

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO