IN CULOSSEO! - IL LEADER DELLA CGIL NON SI PENTE, MINACCIA ALTRE ASSEMBLEE E NUOVE FIGURE DI MERDA PLANETARIE. "FRANCESCHINI ESULTA PER LA NOTTE AI MUSEI MA POI NON PAGA I COLLEGHI, CE UN CAOS SUL SALARIO ACCESSORIO. SE NON CI STANNO A SENTIRE BLOCCHIAMO TUTTO DI NUOVO”
Luca Rocca per Il Tempo
Non cede di un passo di fronte alle veementi polemiche per la chiusura dei maggiori siti archeologici di Roma. Di pentimento, nelle parole di Tommaso Cellamare, ex Rsu, attualmente assistente giardiniere e delegato sindacale Cgil della SS-Col (Soprintendenza speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica centrale) non c’è nemmeno l’ombra. Al primo posto, per questo sindacalista tutto d’un pezzo, c’è la rivendicazione dei loro diritti, non solo economici, cui segue l’intenzione di serrare di nuovo Colosseo, Foro Romano e chissà cos’altro, se chi di dovere non metterà mano al portafogli.
Ancora turisti lasciati fuori dai nostri monumenti, ancora una pessima figura per il nostro Paese, ancora assemblee. Perché lo fate?
Perché a 680 lavoratori, 450 dei quali personale di vigilanza, dal novembre 2014 non viene pagato il salario accessorio; perché ci preoccupa quello che potrà accadere nell’ambito della creazione del "Consorzio per la valorizzazione area archeologica centrale" di Roma, che ci sembra una scatola vuota che non si prefigge la tutela e la salvaguardia del patrimonio; perché la riforma del ministro sta creando il caos; e infine perché si attacca la dignità dei lavoratori. Franceschini esulta per il successo di "Una notte al museo" e per la riuscita delle aperture domenicali, ma poi non paga il personale che le rende possibili.
Ieri sera il Governo ha varato il decreto legge che trasforma i musei in servizi pubblici essenziali. Renzi vi accusa di essere contro l’Italia, Marino di avere sfregiato l’immagine di Roma. Avete commesso un errore?
Nessun errore. L’assemblea, così come lo sciopero, a cui pure non abbiamo fatto ricorso, sono previsti dalla legge. L’abbiamo comunicata, secondo le regole, sabato 12 settembre. Quale immagine sfregiata? Perché Marino non bada ai lavoratori che tengono aperto il Colosseo dalle 8.30 alle 19.30 senza essere pagati, lavorando anche a Ferragosto, mentre lui, legittimamente, faceva immersioni? Franceschini ci vuole trasformare in servizio pubblico essenziale? Sarà perché gira come una "Madonna Pellegrina", ma non sa che il personale di vigilanza fa già parte dei servizi pubblici essenziali. Il ministro pensi piuttosto alle orde di visitatori che danneggiano i monumenti. Ridicolo e patetico. Non vogliamo farci prendere a schiaffi né da lui né da Renzi, che dovrebbe pensare a sbloccare i fondi del salario accessorio.
COLOSSEO CHIUSO PER ASSEMBLEAFRANCESCHINI TWEET COLOSSEO
Simboli dell’architettura mondiale chiusi in faccia a migliaia di turisti, ignari di quanto stava accadendo. Vi pare normale?
Sabato mattina abbiamo comunicato alla Sovrintendenza che ci sarebbe stata l’assemblea indetta dalle Rsu. Il Sovrintendente si è attivato con comunicazioni interne, alcune al limite della legalità, e ha avuto tutto il tempo per avvisare. Non spetta a me, non spetta a noi lavoratori informare, ma all’amministrazione, che tra l’altro è dotata anche di un ufficio stampa. Anche se, per senso di responsabilità e del dovere, siamo stati noi ad avvisare gli organi di stampa. Non l’ha fatto la Sovrintendenza o l’ufficio stampa del ministero.
Forse vi sfugge che alla lunga tutto ciò si ritorcerà contro di voi.
E che rischi corro io? Cosa ci possono fare? Noi sappiamo solo di non avere ancora la certezza che a ottobre ci pagheranno il dovuto. Ci sono già proposte di nuove assemblee da indire le prime domeniche di ottobre, novembre e dicembre, magari con lo slogan da me coniato, "senza soldi si apre il Giubileo e si chiude il Museo". E poi, scusate, quali alternative abbiamo per pretendere quanto ci spetta?
COLOSSEO CHIUSO IL TWEET DI RENZI
Dunque siete pronti a riunirvi di nuovo in assemblea costi quel che costi?
Se le cose restano così, quello che è accaduto, riaccadrà.