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EUROPA FORMATO MERKEL: COPRIRE DI MILIARDI IL SULTANO ERDOGAN, PROMETTERGLI L'ADESIONE ALL'UE, E BASTONARE I PAESI DELL’EST CHE NON RISPETTANO LE QUOTE DI MIGRANTI. LA GERMANIA PROVA A METTERE UNA PEZZA (A SPESE DEGLI ALTRI) SULLA STRATEGIA IDIOTA DELLE “FRONTIERE APERTE”

1. SOLDI PER "ARGINARE" I PROFUGHI E AVANTI CON L' ADESIONE ALL' UE ECCO LE TRATTATIVE CON IL SULTANO

Marco Zatterin per “La Stampa

 

merkel erdoganmerkel erdogan

La versione finale della dichiarazione congiunta è pronta e i diplomatici giurano di non aspettarsi intoppi, così l' Unione europea e la Turchia - riunite per la prima volta in un vertice a ventinove - oggi tentano di regalarsi un lieve sospiro di sollievo per il dialogo che continua. Con l' aria tesa che tira dopo l' abbattimento dell' aereo russo, Erdogan può fare ordine sul fronte occidentale incassando 3 miliardi per non far andare i siriani in Grecia, sbloccando la liberalizzazione dei visti e rilanciando, quasi come sperato, il processo di adesione all' Ue.

 

In cambio, dovrà «arginare il flusso dei migranti» e colpire i trafficanti. Il che, per Bruxelles, è «fattibile in pochi giorni».

ERDOGAN MERKELERDOGAN MERKEL

È una relazione di interessi, perché una d' amore è attualmente esclusa. Solo due settimane fa la Commissione ha stigmatizzato le violazioni dei diritti fondamentali compiute dall' amministrazione turca, il maltrattamento dei giudici e dei giornalisti. Ce ne sarebbe abbastanza per gelare le relazioni, invece il dramma dei rifugiati fa inseguire un rapporto bilaterale che non potrà essere facile.

 

Troppe cose si intrecciano, l' ondivago atteggiamento di Erdogan come le incertezza europee, finanziarie e politiche, sublimate dal caso di Cipro, Paese che - coi suoi veti - ha costretto gli ambasciatori a riunirsi di sabato mantenendo la suspense sino all' ultimo. Compromesso trovato alle ore venti. Salvo colpi di scena oggi è atteso un passo avanti. In quattro direzioni.

erdogan merkel erdogan merkel

 

Verso l' Europa

Qui si è discusso sino all' ultimo. Ankara tratta a corrente alternata dal 2005 l' adesione all' Ue. In principio frenavano gli europei (in testa la Francia sarkozista), poi è mutato l' umore di Erdogan. Sinora sono partite appena 14 delle 33 tappe negoziali su cui è organizzato il percorso: una sola è stata conclusa (Scienza e Ricerca).

austriaci accolgono rifugiati  4austriaci accolgono rifugiati 4

La dichiarazione odierna convocherà per il 14 dicembre una conferenza destinata a sfiocchettare certamente il capitolo 17 dell' agenda per l' adesione (governance economica).

 

ARRIVO DEI PROFUGHI SIRIANI IN GERMANIAARRIVO DEI PROFUGHI SIRIANI IN GERMANIA

Gli sherpa anatolici ne vorrebbero altri, il 15 (Energia), il 23 (Diritti), il 24 (Giustizia), 26 (Istruzione) e il 31 (Politica estera e Sicurezza). Ma qui è saltato fuori il veto della divisa Cipro, per motivi ovvi e meramente interni. Aggirato all' europea: i cinque capitoli non sono nel testo congiunto, ma in una dichiarazione a latere della Commissione.

 

rissa tra profughi e polizia a suhl in germaniarissa tra profughi e polizia a suhl in germania

Il nodo dei rifugiati

La Turchia, che ha sinora ospitato oltre due milioni di siriani, chiede aiuti finanziari. Molte decine di migliaia di migranti sono però passati, non senza che le forze dell' ordine chiudessero un occhio sui trafficanti di anime. Il piano di azione che verrà approvato in giornata vuole rallentare, se non arrestare, il flusso, oltre che disinnescare il business degli sbarchi. E Ankara s' impegna a «misure socioeconomiche» per l' integrazione di chi è nel Paese.

 

rissa tra migranti e polizia al centro profughi di suhl in germaniarissa tra migranti e polizia al centro profughi di suhl in germania

I fondi per l' accoglienza

L' accordo è venuto volando alto. L' Europa promette di versare 3 miliardi ai turchi con l' accortezza di non dire come e quando, cosa che verrà decisa in una seconda fase. I negoziatori di Erdogan non volevano che lo stanziamento fosse «iniziale», pensando una sistematicità inaccettabile da queste parti, hanno ceduto.

 

protesta contro merkel degli anti musulmani di pegidaprotesta contro merkel degli anti musulmani di pegida

La Germania, con Regno Unito, Slovacchia, Danimarca e Olanda, è pronta a pagare il prezzo più alto pur di arrestare l' ondata migratoria, a patto che lo sforzo sia collettivo e la Merkel qualche paletto, leggi quote, lo sta mettendo. Altri - Italia, Francia, Spagna e baltici - auspicano un contributo dal budget Ue oltre i 500 milioni. Grecia e Cipro, non desiderano pagare e basta. Così si stabiliranno il principio e l' esborso senza spiegarli. Mogherini ricorda che i soldi «sono per i rifugiati e non per l' amministrazione».

 

In Europa senza il visto

 

È una delle questioni che più sta a cuore ai turchi, la possibilità di entrare e uscire dall' Ue senza autorizzazione preventiva. Ankara si vota a rispettare gli adempimenti di sicurezza chiesti dai Ventotto che, in cambio, chiedono alla Commissione di programmare la fine dei visti entro ottobre 2016. Nella bozza della dichiarazione finale le due parti accettano la piena applicazione da giugno per l' accordo di riammissione dei migranti illegali.

migranti tra germania e danimarcamigranti tra germania e danimarca

 

In altre parole, chi può viaggiare in Europa avrà meno fastidi.

E chi non può sarà rispedito indietro a stretto giro, passo che, ovviamente, apre anche all' inserimento di Ankara nella lista dei Paesi sicuri per i rimpatri, evoluzione sinora frenata da Berlino.

 

 

2. MERKEL VUOLE "PUNIRE" I PAESI DELL' EST EUROPA PER LA CRISI DEI PROFUGHI

Tonia Mastrobuoni per “La Stampa

 

 

Nel discorso al Bundestag, giovedì scorso, era sembrata una minaccia. Angela Merkel aveva detto che la sopravvivenza di Schengen dipende dalla corretta applicazione delle quote Ue per i rifugiati. «Una distribuzione solidale dei profughi», aveva scandito in Parlamento, «non è un dettaglio secondario: riguarda la questione se lo spazio Schengen potrà sopravvivere».

germania   arrivo dei profughi siriani  5germania arrivo dei profughi siriani 5

 

Nei giorni successivi, varie fonti vicine alla cancelliera hanno tentato di sminare la pericolosa correlazione, smentendo che si trattasse di una minaccia. Ma alla vigilia del vertice di oggi con la Turchia, alcuni media tedeschi hanno parlato di un' irritazione talmente alle stelle che Merkel starebbe cercando meccanismi finanziari per «punire» i Paesi dell' Est Europa, notoriamente riottosi ad accogliere profughi.

 

MERKEL ORBANMERKEL ORBAN

Budget ridotto

 

L' arma per colpire l' Ungheria, la Polonia e gli altri partner che si sono mostrati particolarmente ingenerosi potrebbero essere i tre miliardi di euro promessi dalla Ue alla Turchia proprio per governare l' enorme flusso di profughi. Secondo indiscrezioni, i tedeschi starebbero insistendo per attingere al budget europeo; la Commissione europea insiste per prendere solo 500 milioni da lì e ricavare il resto in base al solito meccanismo delle quote (alla Germania spetterebbe di sborsare 540 milioni, al Regno Unito 420 milioni eccetera). Berlino insiste, invece, per prendere tutta la somma dal budget: significherebbe ridurre molti fondi strutturali destinati in buona parte ai Paesi dell' Est.

 

merkel orban migranti profughimerkel orban migranti profughi

La sfida interna

 

Intanto la cancelliera continua a fare i conti con le polemiche interne sui rifugiati, anche se i flussi provenienti dai Balcani sono rallentati molto a causa dell' inverno. Fa molto discutere una notizia anticipata da «Spiegel» secondo cui la Cdu potrebbe decidere al congresso di metà dicembre di assumere nel proprio programma un «obbligo di integrazione» per tutti i migranti.

 

seehofer e orbanseehofer e orban

Il partito di Angela Merkel proporrebbe l' obbligo per chi vuole venire a vivere in Germania di accettare la parità tra uomo e donna, di riconoscere la superiorità delle leggi tedesche rispetto alla sharia, di non accettare la discriminazione di donne, omosessuali e appartenenti ad altre religioni e di riconoscere l' esistenza di Israele. Nel caso i migranti violassero uno di questi principi, la Cdu suggerirebbe di tagliare gli aiuti sociali o di togliere il permesso di soggiorno.

 

Il nodo turco

 

L' altro nodo cruciale per Merkel resta la Turchia. I passi falsi mostruosi di Ankara come l' abbattimento dell' aereo russo o l' arresto di due giornalisti alla vigilia del summit hanno reso ancora più freddi i partner europei e più complessa la mediazione tedesca. Oggi Berlino avrebbe voluto ottenere dai partner Ue una dichiarazione già esplicita sull' attuazione del piano di azione per la Turchia, sui tre miliardi promessi a settembre, invece dovrà accontentarsi di una dichiarazione politica.

 

orban seehofer copiaorban seehofer copia

Il vertice, cui parteciperà il premier Ahmed Davutoglu, potrebbe impegnarsi in maniera generica a realizzare progressi sul fronte dell' adesione alla Ue, della liberalizzazione dei visti e della creazione di un contingente per i profughi. Merkel non è entusiasta all' idea di mediare con un Paese così difficile, ma non ha alternative. La sua linea è molto chiara: niente limiti ai profughi che vogliono venire in Germania, ma è ovvio che occorra governarne i flussi verso l' Europa. E la Turchia, come ha ribadito miriadi di volte, è un Paese chiave. Al di là dei passi falsi di Erdogan, Merkel continuerà a sostenerlo anche organizzando nei prossimi tempi dei vertici bilaterali.

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