parigi

FORSE A PARIGI L’ISIS, ALCUNI SE LO MERITANO - I COSIDDETTI ANTAGONISTI SI SCAGLIANO CONTRO LA CONFERENZA SUL CLIMA - FERMATE 208 PERSONE - E INTANTO DILAGA NEI SONDAGGI LA DESTRA A UNA SETTIMANA DALLE REGIONALI

Ansa.it

 

PARIGI SCONTRIPARIGI SCONTRI

Tensione in Place de la République a Parigi dove gruppi di attivisti hanno tentato un corteo in vista della conferenza sul clima, Cop21, e sono stati fronteggiati dalla polizia, che ha anche sparato alcuni lacrimogeni. La polizia ha anche effettuato alcune cariche. I dimostranti hanno lanciato oggetti e bottiglie di vetro contro gli agenti che hanno comunque evitato lo scontro più pesante. 

 

Negli scontri a place de la Republique tra manifestanti anti-Cop21 e polizia, sono state fermate 208 persone. Per 174 di loro il fermo è stato successivamente confermato. Lo rendono noto fonti della Prefettura. Secondo quanto si apprende dalla polizia, 208 persone sono state fermate per essere identificate nel corso dei tafferugli scoppiati alla Republique. Per 174 di questi, le forze dell'ordine hanno deciso di procedere trattenendoli in stato di fermo

 

Testimoni a place de la République hanno visto alcuni manifestanti che si scontrano con la polizia utilizzare come 'proiettili' o semplicemente togliere di mezzo i tanti omaggi alle vittime degli attacchi del 13 novembre posti attorno alla statua della Marianne. Molti altri militanti, pacifici, si sono adoperati per mettere a posto gli oggetti.

 

Parigi è blindata per il vertice Cop21 con misure di sicurezza straordinarie e leggi speciali mentre continunano le indagini per individuare il super-ricercato Salah, che potrebbe aver raggiunto la Siria. Intanto dilaga nei sondaggi la destra a una settimana dalle regionali nel Paese d'Oltralpe.

 

cop21  conferenza di parigi sul climacop21 conferenza di parigi sul clima

Stato d'emergenza e leggi speciali,la Francia si blinda - Ventiquattro militanti ambientalisti in libertà vigilata "preventiva" per il pericolo che manifestino durante la conferenza sul clima Cop21, 2.000 operazioni di polizia in due settimane, 1.000 stranieri respinti alla frontiera: è la Francia del dopo-attentati, dello stato di emergenza e delle leggi speciali.

 

E' nuovamente allarme in Belgio per una borsa abbandonata da cui è fuoriuscita della polvere bianca trovata a bordo di un autobus della linea 14 nella regione di Bruxelles all'altezza della fermata Simonis a Koekelberg. La polvere ha provocato irritazione agli occhi di tre passeggeri e del conducente che si erano avvicinati. Lo riporta Rtl. Lo stesso fastidio è stato accusato da un poliziotto intervenuto. Le forze dell'ordine hanno perimetrato l'area e stanno conducendo gli accertamenti.

cop21 manifestanti conferenza di parigi sul climacop21 manifestanti conferenza di parigi sul clima

 

Dopo due settimane dalle stragi, in Francia nulla è più come prima, stato d'emergenza e leggi speciali vengono usati anche se non si tratta di combattere il terrorismo. Vietata da ieri anche la vendita nei supermercati e il trasporto di sostanze infiammabili, alcol denaturato, acetone, e di bombolette di gas, tutto "utilizzabile da individui isolati o in gruppo contro le forze dell'ordine". Nulla a che vedere con il terrorismo, quindi. Ma la Francia ha già comunicato al Consiglio d'Europa la possibile "sospensione" di alcune regole sancite dalla Convenzione europea dei diritti umani. 

 

Dilaga Front National - Non soltanto il Nord-Pas de Calais a Marine Le Pen e la Provenza-Alpi-Costa azzurra alla nipote Marion Marechal-Le Pen: i sondaggi dell'istituto BVA nelle 12 regioni di Francia, a una settimana dalle elezioni, vedono un'estrema destra dilagante, in grado di vincere anche in Borgogna, in Bretagna e in Normandia.

 

Hollande, incidenti di oggi a Parigi scandalosi - "Scandalosi". Così il presidente della Repubblica francese Francoise Hollande, lasciando i lavori del vertice Ue-Turchia, ha definito gli incidenti avvenuti oggi pomeriggio a Parigi. "La protesta - ha sottolineato Hollande - è avvenuta proprio dove c'erano candele, fiori e altri ricordi" in memoria delle vittime degli attentati. 

 

La manifestazione, ha ricordato Hollande, "non era autorizzata e sapevamo che c'erano elementi di disturbo che nulla hanno a che fare con gli ambientalisti. Anche per questo avevamo fatto un'operazione preventiva". Il presidente francese ha poi aggiunto che gli incidenti avvenuti oggi a place de La République sono "doppiamente scandalosi" poiché non hanno mostrato rispetto per la memoria delle vittime degli attentati di Parigi ed anche "nei confronti della conferenza sul clima e dell'obiettivo di decidere il futuro del pianeta".

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...