renzi expo

L'IDEONA DI RENZI PER IL DOPO-EXPO? "ESPIANTARE" L'ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA DA GENOVA, PER TRAPIANTARLO AL POSTO DELL'EXPO - MA INTORNO A MILANO CI SONO 13 UNIVERSITÀ E DECINE DI ISTITUTI DI ALTISSIMO LIVELLO. E L'IIT È PARECCHIO CRITICATO

Gianni Barbacetto e Marco Maroni per il “Fatto Quotidiano

 

L' ideona per il dopo Expo tirata fuori da Matteo Renzi e annunciata in pompa magna domenica dal Corriere della Sera sta raccogliendo a Milano una fila imbarazzante di commenti negativi. La proposta, molto renziana, ha un nome pomposo, Human Technopole Italy 2040, ma una realtà modesta. Si tratterebbe di impiantare nel sito dell' esposizione l' Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova, la Fondazione Mach di Trento e l' Isi di Torino.

RENZI EXPORENZI EXPO

 

Un progetto "marziano", lo ha definito l' autorevole sito Scienza in rete. "Un piano che umilia Milano", commenta un protagonista della vita scientifica milanese. "Sono basita", ha reagito Cristina Messa, rettore dell' Università Bicocca. "No comment" imbarazzanti sono arrivati anche dal rettore della Statale Gianluca Vago, dal Politecnico di Milano, perfino da Assolombarda, che con il presidente Gianfelice Rocca aveva lanciato il progetto Nexpo per realizzare sull' area un polo tecnologico -produttivo.

 

renzi e napolitanorenzi e napolitano

Renzi, oggi a Milano, cercherà di raddrizzare il tiro. Intanto però è riuscito in un colpo solo a scontentare tutta la Milano dell' università, della ricerca, dell' innovazione. Basta guardare alle dimensioni del progetto per capire quanto è inadeguato: occuperebbe 60-70 mila metri quadrati. In un' area di oltre 1 milione di metri quadrati, sarebbe come aprire una piccola boutique in un immenso centro commerciale deserto.

ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA IITISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA IIT

 

Ma poi, è una boutique che ha senso portare a Milano? Sì, rispondono gli ispiratori dell' ideona, che sono rintracciabili sull' asse Francesco Micheli-Pier Giuseppe Pelicci- Marco Carrai. Micheli è il finanziere dalle mille avventure, diventato gran sostenitore di Renzi e sponsor eccellente di Giuseppe Sala candidato sindaco.

 

ISTITUTO  ITALIANO DI TECNOLOGIA IITISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA IIT

È anche l' anima di Genextra, il fondo specializzato in biofarmaceutica che, grazie alla controllata Intercept Pharmaceuticals che ha brevettato la molecola Int 747, ha in pochi giorni aumentato il suo valore da 1,4 a 8,8 miliardi di dollari. Pelicci è il direttore del Dipartimento di oncologia sperimentale dell' Istituto europeo di oncologia (Ieo) fondato da Umberto Veronesi. Carrai è l' uomo che sussurra a Renzi, il finanziere a lui più vicino.

 

Sono loro ad aver regalato al presidente del Consiglio l' idea "marziana" di trapiantare a Milano l' Iit di Genova, centro di ricerca diretto da Roberto Cingolani.

Viene indicato dai suoi supporter, politici e confindustriali, come esempio d' eccellenza della ricerca in Italia. Ma il rapporto tra i soldi spesi e il numero di pubblicazioni scientifiche (il parametro normalmente usato per valutare la produttività della ricerca) è il più basso tra quelli dei principali enti di ricerca italiani.

 

francesco michelifrancesco micheli

Ciò per cui invece l' Iit si distingue è l' anomalia della governance: è un soggetto di diritto privato finanziato con denaro pubblico, i cui vertici, di nomina politica, non sono soggetti a valutazione e sono inamovibili.

 

Giovanni Bachelet, fisico, docente alla Sapienza e deputato Pd dal 2008 al 2013, aveva presentato un' interrogazione parlamentare per conoscere la valutazione indipendente sull' Istituto voluta nel 2007 dal ministro Tommaso Padoa Schioppa. "Il ministro Gelmini mi disse che era andata perduta", dice Bachelet. "Quello che stupisce dell' Iit", spiega il fisico, "è la sproporzione tra i fondi impiegati e la produzione scientifica. E neanche il 3 per cento del budget viene da privati. La sensazione è che ora si cerchino giustificazioni per farlo sopravvivere".

Giovanni Bachelet Giovanni Bachelet

 

Più defilati gli altri due centri di ricerca indicati nel piano.

La Fondazione Mach è un piccolo centro che si occupa di alimentazione. L' Isi di Torino è una sigla sconosciuta anche agli addetti ai lavori. I più spericolati si spingono fino a dire che nell' operazione c' è "profumo di massoneria", ma anche senza dar retta ai dietrologi, resta evidente che il piano umilia il sistema milanese e lombardo della ricerca.

UMBERTO VERONESI UMBERTO VERONESI

 

Un sistema che conta 13 università, una quindicina di Irccs (gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico), centri del Cnr, eccellenze come l' Istituto dei tumori, l' Ieo, l' Istituto Firc di oncologia molecolare, il Besta, l' Humanitas, il Mario Negri, il centro per la terapia genica del San Raffaele, l' Istituto nazionale di genetica molecolare dove lavora una donna -simbolo della scienza milanese, la senatrice a vita Elena Cattaneo.

 

elena-cattaneoelena-cattaneo

È una rete di livello europeo dove si fa ricerca di alto livello soprattutto nella biomedicina, ma anche nei filoni dell' energia, dei nuovi materiali, delle biotecnologie e dell' information technology. "È mai possibile", dice uno scienziato milanese, "che ora arrivi Renzi e pretenda di incantarci tutti con la sua ideina?".

 

 

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...