M5S SENZA FRONTIERE: E DOPO GRILLO DA VESPA, IL MOVIMENTO INGRILLITO SI APPROPRIO’ DELL’ICONA SUPREMA DELLA SINISTRA: ENRICO BELRINGUER – TRA UNO SBERLEFFO A REGIORGIO, SI È CELEBRATA L’ETERNA MAGISTRATURA MILANESE E L’ETERNA EPICA DELLA SOLITARIA LOTTA AL MAZZETTIFICIO ITALIANO

Il cambio di strategia impresso da Grillo di lotta e Casaleggio di governo negli ultimi tempi ha avuto il suo exploit a piazza San Giovanni - Al di là di tutto questo, comunque vada, è già un successo, e Renzi e Napolitano non sanno come venirne a capo…

Condividi questo articolo


Mattia Feltri per La Stampa

Fosse soltanto una questione di toponomastica, sarebbe anche una questione da poco. Va bene, si sono presi San Giovanni in Laterano, la piazza storica della sinistra, del Pci, del Primo Maggio e bla e bla. Il problema - sempre che di problema si tratti - è il totale ribaltamento di prospettiva.

beppe grillo a firenzebeppe grillo a firenze

Si vede a occhio nudo: i gazebo coi panini fontina e prosciutto, le birre nei secchi con acqua e ghiaccio, gli stand con le t-shirt, un maxischermo degno del nome. E poi - è ormai il tramonto - sul palco tocca a Paola Taverna, la senatrice di Roma che dice: se non votate cinque stelle come fate a essere italiani? Siete complici! Complici di una colpa combattuta, per ora, con un coro tambureggiante: «Fuori la mafia dallo Stato».

Una colpa che Ferdinando Imposimato, magistrato ottantottenne ed ex parlamentare comunista, riassume nel conflitto di interessi permanente che è il padre della corruzione. Dal palco e lì sotto, sul prato, dicono corruzione e dicono concussione. Il nome di Enrico Berlinguer, la questione morale da lui sostenuta e la questione immorale di cui i suoi nipoti politici sono titolari, ripercorre San Giovanni come un buffo sacrilegio.

Ecco, il problema è questo: si sono presi la piazza, si sono presi i temi più ovvi e affascinanti, si sono presi gli idoli più intoccabili e memorabili. Durante il pomeriggio, allo scadere di ogni ora, si è celebrato Giovanni Falcone con un minuto di silenzio. Sono state innalzate delle ideali gigantografie di Paolo Borsellino, di Rocco Chinnici, di Peppino Impastato.

beppe grillo a firenzebeppe grillo a firenze

Si è celebrata l'eterna magistratura milanese e l'eterna epica della solitaria lotta al mazzettificio italiano. Hip hopper caserecce e rapper zabajonati hanno contestato all'avversario l'asservimento alle banche e al capitalismo assassino. Alessandro Di Battista - il pin up del movimento - ha invocato una pulizia etica. Finché proprio Imposimato non ha pronunciato la frase più oltraggiosa - per la sinistra italiana - paragonando il popolo di Beppe Grillo al Cln, il Comitato di liberazione nazionale dal nazifascismo.

beppe grillo a firenzebeppe grillo a firenze

La rivoluzione è annunciata, come l'hanno annunciata migliaia di piazze prima di oggi e la annunceranno in futuro, ma lo spettacolare ribaltamento di prospettiva è San Giovanni in Laterano magari non piena come un anno fa (prima delle Politiche), però piena, tanto piena, che rivolge al Pd le imputazioni rivolte per vent'anni dal medesimo Pd, e dai partiti antenati, a Silvio Berlusconi.

"Urlerò tutta la rabbia che c'è in me / il denaro che ha corrotto le anime", risuonava l'inno grillino delle Europee. Un cantautore noto ai superesperti, Fabrizio Moro, ha cantato: «Io schifo Napolitano non il politico ma l'essere umano». I disoccupati Fiat di Pomigliano e di Aversa hanno rivendicato il diritto al lavoro e al reddito di cittadinanza. Tutto preso, e con le cattive, con la sfrontatezza di chi è certo di essere nel giusto, e tutto ributtato in faccia ai moralisti ridotti alla categoria di ex, come l'ex Cavaliere.

ENRICO BERLINGUER TRA LA FOLLAENRICO BERLINGUER TRA LA FOLLA

E' cambiata l'aria, rispetto a un anno fa. Allora c'era un meticciato di proteste che ancora sopravvive: i no Tav, gli anti F35, i nemici di Equitalia e delle banche, i precari, i pensionati che tirano avanti a sacrifici. Adesso c'è una struttura: i parlamentari declamano i loro successi davanti a una folla focosa, si salutano col cinque, riconoscono i sostenitori ai loro piedi.

VESPA GRILLO INVERTITI TWITTERVESPA GRILLO INVERTITI TWITTER

Hanno tracciato un perimetro di idee e icone piuttosto etereo ma dentro cui riescono a contenere tutto. Al di là delle solite manifestazioni eccentriche, i D'Artagnan con la spada sguainata sul muso dello spread, i poveri cristi con la croce sulle spalle, i burloni con un altissimo apriscatole. Al di là di Carlos Alberto Chichiarelli, che si dichiara mancato desaparecido e capo della guerrilla argentina, arrivato in piazza con una fantastica Morgan del '58 e convertito al guevarismo genovese.

ENRICO BERLINGUER COLTO DA MALORE jpegENRICO BERLINGUER COLTO DA MALORE jpeg

Al di là di chi recita a memoria il ceffone che da Strasburgo si sferrerà alle guance di Angela Merkel. Al di là di chi scansa il cronista per dargli uno spietato appuntamento alla prossima Norimberga. Al di là di tutto questo, comunque vada, è già un successo, e non si sa come farne i conti.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PIER SILVIO L’HA CACCIATA E HA FATTO SBARRARE LE PORTE DI MAMMA RAI: COSA RIMANEVA A BARBARA D’URSO, SE NON DI TENTARE LA PROVA DEL NOVE? DISCOVERY CON CROZZA E FAZIO È IL TERZO PIÙ VISTO IN ITALIA NELL'ARCO DI 24 ORE DURANTE IL 2023. E ADESSO ARRIVA AMADEUS - L’ARRUOLAMENTO DI CARMELITA COSTA POCO (SONO LONTANISSIME LE CIFRE DELL’ERA DI SILVIO BERLUSCONI) ANDREBBE A PRESIDIARE UNA FASCIA RICCA DI PUBBLICITA' COME È QUELLA DEL POMERIGGIO. LA SUA SOSTITUZIONE IN MEDIASET CON MYRTA MERLINO SI È RISOLTA IN UN MEZZO FLOP, MENTRE SU RAI1 “LA VITA IN DIRETTA” DI MATANO NON HA NULLA DI IRRESISTIBILE - LE TRATTATIVE CON DISCOVERY SONO IN CORSO E UN OSTACOLO SAREBBE LA PRESENZA DI... 

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...

PRESTA, CHE “BRUCIO”! - L’INTERVISTA AL “GIORNALE” DAL TELE-AGENTE HA SCATENATO IL PANICO NEGLI UFFICI LEGALI RAI - SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DELL’AGCOM, SE NON ARRIVA PRIMA LA PROCURA, POTREBBE FINIRE LA DETTAGLIATA RICOSTRUZIONE DELL’OSPITATA A SANREMO DI JOHN TRAVOLTA SQUADERNATA DA LUCIO PRESTA: “MI CHIESERO SE ERAVAMO INTERESSATI ALLA PRESENZA DELL'ARTISTA AD UNA CIFRA MOLTO BASSA PERCHÉ LO SPONSOR DELLE SCARPE ERA DISPOSTO A PAGARE LA DIFFERENZA DEL SUO CACHET” - AMADEUS AVREBBE CHIESTO E OTTENUTO 90 MILA EURO NON DOVUTI SUL FORMAT “ARENA SUZUKI”: SAREBBE UNA VIOLAZIONE DI UNA DELIBERA DELLA VIGILANZA - I DIRIGENTI MELONIANI GODONO PER IL CALCIONE AL “TRADITORE” AMADEUS E IL FUTURO (NERO) PER I TELE-AGENTI…

MELANIA, INSTA-CAFONAL!  - IL PROFILO INSTAGRAM DI MELANIA RIZZOLI CONTINUA AD ESSERE LA BUSSOLA (IMPAZZITA) DELLA MILANO DA RI-BERE - TRA I NAVIGLI E VIA MONTENAPOLEONE, TRA IL BARETTO E IL CAFFÈ CIPRIANI, A SUON DI PARTY-BOOKS, SERATE CHARITY E COMPLEANNI, MELANIA E' PEGGIO DELLA DIGOS, LI SCHEDA TUTTI: PAOLINO BERLUSCONI, MINIMO BOLDI, AL BANO CHE SI GOLA, CHIARA BONI, CANDIDA MORVILLO CHE APPARECCHIA IL LIBRO, GUIDO BERTOLASO, ATTILIO FONTANA, FRANCESCO SPECCHIA, PIERO MARANGHI E... - VIDEO