MANCO I LEGHISTI ERANO ARRIVATI A TANTO: UN SINDACO IRPINO DEL PD FIRMA UN'ORDINANZA PER OBBLIGARE GLI IMMIGRATI DI COLORE A INDOSSARE IL GIUBBOTTO CATARIFRANGENTE SE CAMMINANO DI SERA -

Il provvedimento è stato giustificato dal primo cittadino di Flumeri, in Irpinia, per garantire la sicurezza degli extracomunitari che nell'oscurità (causa colore della pelle) rischiano di essere travolti dalle auto - Ma la Cgil protesta: “Si tratta di un atto discriminatorio e folcloristico, serve altro per aiutare gli immigrati”…

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Pierluigi Melillo per “la Repubblica”

 

“Gli immigrati non possono camminare a piedi lungo le strade del paese nelle ore serali se non indossano il giubbotto catarifrangente”. E' tassativa l'ordinanza firmata da Angelo Lanza, sindaco Pd di Flumeri, paese della Valle dell'Ufita in Irpinia.

ANGELO LANZA ANGELO LANZA

 

Ma la Cgil protesta: “Si tratta di un atto discriminatorio e folcloristico, serve altro per aiutare gli immigrati”, accusa Antonio Famiglietti della segretaria provinciale del sindacato. Dal Municipio si difendono e giustificano il provvedimento con la pericolosità delle strade cittadine: poche settimane fa un imprenditore agricolo settantenne di Flumeri è stato travolto e ucciso da un'auto lungo la strada che conduce ad Ariano, la Manna-Tre Torri.

 

E poco distante dal luogo dell'ultima tragedia è situata la struttura alberghiera che ospita i profughi. Il sindaco Lanza ha chiarito: “Più di un cittadino  -  spiega Lanza - ci ha segnalato il problema, soprattutto lungo la strada dove alloggiano gli immigrati, teatro anche di incidenti mortali. Vogliamo evitare spiacevoli inconvenienti o incidenti. La maggior parte degli extracomunitari infatti, cammina a piedi in condizioni di non visibilità e sicurezza, soprattutto di notte. In molti percorrono le strade cittadine al buio senza rendersi riconoscibili agli automobilisti. Per ovviare al problema abbiamo deciso di emanare l'ordinanza”.

 

FLUMERI PROVINCIA DI AVELLINO FLUMERI PROVINCIA DI AVELLINO

Ma resta il fatto che l'emergenza profughi in Irpinia sta provocando nuove tensioni. Un centinaio di immigrati ha protestato nei giorni scorsi davanti alla prefettura denunciando le condizioni di abbandono in cui si trovano, con le cooperative incaricate dell'accoglienza che forniscono vitto scadente e non garantiscono vestiario e assistenza sanitaria.

 

Dura la denuncia di don Vitaliano Della Sala, ex parroco barricadero, che ha chiesto l'intervento del procuratore Cantelmo: “Qui siamo di fronte ad un business. Anche la Procura deve indagare e colpire chi specula sulla pelle di questi ragazzi che scappano da situazioni di guerra e povertà estrema”.

 

vesuviosegreto@gmail.com

 

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