renzi padoan

MENO MALE CHE C’È IL CALIFFO – PADOAN METTE LE MANI AVANTI SULLA RIPRESA E DICE CHE L’ISIS PUÒ INFLUIRE NEGATIVAMENTE – RENZI: “C’È UN CLIMA DIVERSO CHE POTREBBE BLOCCARE LA RIPRESA DEI CONSUMI” – MA CORTE DEI CONTI, COMMISSIONE UE E TECNICI DELLA CAMERA AVEVANO GIÀ MESSO IN GUARDIA SULLA TENUTA DEI CONTI

1.CRESCITA, RENZI AMMETTE "IL CLIMA È PEGGIORATO"

Fabio Martini per “la Stampa

 

Effetto-Isis sulla pur fragile ripresa economica in atto? Finora il grande sospetto era stato rimosso, nella speranza che si potesse silenziosamente riassorbire. Ma il ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan ha rotto l' incantesimo («il clima seguito ai terribili fatti di Parigi è negativo e questo potrà avere effetti sulla ripresa») e a quel punto è toccato al presidente del Consiglio uscire allo scoperto.

 

al baghdadi   image a 26 1439580432494al baghdadi image a 26 1439580432494

Arrivando a Bruxelles per il vertice straordinario Ue-Turchia, Matteo Renzi ha detto: «Stanno ripartendo i consumi interni dopo tanto tempo in Italia», ma «rispetto ad un mese fa c' è un clima diverso» che potrebbe «bloccare questo percorso». E ancora: «Insieme a Pier Carlo io sono assolutamente convinto che l' Italia potrà dare un messaggio positivo di ripartenza. Non sottovalutiamo niente, ma mi sento di poter dire che il vero tema oggi non è come finisce il dato dello zero virgola del Pil, che noi peraltro confermiamo al momento, ma è una grande scommessa identitaria e culturale».

RENZI PADOAN RENZI PADOAN


Da quando è a palazzo Chigi e fino ad oggi Matteo Renzi ha fatto dell' ottimismo a tutti i costi una delle sue armi più efficaci: una volta è ottimismo della volontà, una volta è ottimismo della ragione, un atteggiamento che si è trasformato in una vera e propria "ideologia dell' otttimismo". Ecco perché fino ad oggi Renzi aveva evitato di usare la parola «guerra» rispetto al contrasto dell' Isis, aveva invitato gli italiani a non cambiare i propri stili di vita, convinto come è che un rinnovato pessimismo potrebbe avere effetti deprimenti sulla ripresa in atto.

matteo renzi pier carlo padoanmatteo renzi pier carlo padoan


Ma ora, due settimane dopo gli attentati di Parigi, è come se il governo volesse mettere le mani avanti, cominciando ad alludere ad un' argomentazione del tipo: se la ripresa si ferma, la colpa è dell' Isis. Certo, per ora nessuno dice questo e anzi Renzi tiene "botta" e rilancia; «Il rischio vero è la scarsa fiducia e l' errore sarebbe rinchiudersi in casa». Il messaggio di Renzi è doppio: da una parte fa capire che qualche effetto sul Pil ci potrebbe essere, dall' altro rincara le dosi di fiducia. In definitiva il presidente del Consiglio spera di evitare l' effetto-Isis ma si prepara a spiegarlo e giustificarlo.

piercarlo padoan  con la mogliepiercarlo padoan con la moglie


E d' altra parte il «là» lo ha dato il ministro più autorevole del governo, Pier Carlo Padoan, che peraltro ha spiegato che pur in presenza di un timore, «al momento non abbiamo elementi concreti che ci inducano a rivedere a stima dello 0,9% di crescita previsto per il 2015.

 

Un' implicita conferma è arrivata anche dal ministro della Difesa Roberta Pinotti, intervistata da Maria Latella su Sky: «Quel che dice Padoan è riscontrato da tutti gli analisti economici, gli elementi della fiducia, della speranza nel futuro, dell' ottimismo sono fondamentali per la crescita del Pil. E oggi non c' è dubbio che un avvenimento come Parigi è una doccia gelata per tutti, perchè Parigi è come se fosse una nostra capitale, i ragazzi la vivono come una nostra città».

roberta pinotti  maria latellaroberta pinotti maria latella


Naturalmente nella opposizione c' è chi, come il presidente dei deputati di Forza Italia Brunetta dà una lettura diversa: «Lo sapeva pure Padoan, che sull' andamento dell' economia italiana avrebbe influito anche un rallentamento delle economie di altri Paesi, cominciato ben prima degli attentati´ di Parigi» e nonostante questo ha impostato la Legge di stabilità «tutta in deficit», «ha continuato a inserire misure disgustose come la mancia dei 500 euro ai diciottenni». E quanto agli eventi tragici di Parigi «al massimo aggraveranno la crisi già prevista: è assolutamente immorale e inaccettabile nascondersi oggi dietro i fatti del 13 novembre».

 

 

2. TIRA GIÀ ARIA DI MANOVRA BIS

Antonio Signorini per “il Giornale

 

«I l clima seguito ai terribili fatti di Parigi è negativo e questo potrà avere effetti sulla ripresa». Quando il ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan parla non lo fa mai per caso. Se rilascia interviste significa che sta cercando di limitare l' ipertrofia del premier Matteo Renzi.

RENZI AI MUSEI CAPITOLINIRENZI AI MUSEI CAPITOLINI

 

Ieri ha affidato il suo pensiero al Corriere della Sera. Prudenza, molto poco renziana, su tutti i fronti, a partire dalle previsioni di crescita. Nei documenti ufficiali del governo alla voce crescita del Pil nel 2015 c' è uno 0,9%. «Non è un obiettivo, è una previsione. E quando si fa una precisione c' è sempre il rischio di doverla rivedere al rialzo o al ribasso», spiega il ministro. Poi precisa, a proposito dell' allarme terrorismo, «degli effetti sono possibili, ma al momento non abbiamo elementi concreti che ci inducano a rivedere quella cifra».

 

La sostanza è: il governo non si impegna su quella cifra. E il ministero dell' Economia non è responsabile di quella previsione, considerata troppo ottimistica da molti osservatori oltreconfine.

D URSO RENZID URSO RENZI

 

Ieri nel pomeriggio, il ministero dell' Economia ha ribadito che «al momento non abbiamo elementi concreti che ci inducano a rivedere» la previsione del Pil 2015. Precisazione obbligata, visto che l' uscita del ministro è stata letta come un mettere le mani avanti non solo per l' anno in corso, ma anche per il 2016. Quando andranno a bilancio tutte le misure previste dalla legge di Stabilità, che è ancora appesa al via libera della Commissione europea. L' Italia ha chiesto di attivare tutte le clausole di flessibilità previste dai patti europei. Se Bruxelles dovesse dire no, «ci adegueremo», assicura Padoan. Tradotto, andranno cercate altre coperture. Quindi una manovra correttiva.

 

matteo renzi alla camera ardente di valeria solesinmatteo renzi alla camera ardente di valeria solesin

L' uscita di Padoan non è piaciuta Matteo Renzi. Il premier ha letto l' intervista mentre era in volo per Bruxelles per il vertice con la Turchia e ha subito replicato: «Stanno ripartendo i consumi interni dopo tanto tempo. La preoccupazione è che il clima che si è venuto possa bloccare questo percorso. Insieme a Pier Carlo io sono assolutamente convinto che l' Italia potrà dare un messaggio positivo di ripartenza. Non sottovalutiamo niente, ma non credo che il consumatore e il cittadino italiano debbano rinchiudersi in casa».

 

renato brunetta ascolta deborah bergaminirenato brunetta ascolta deborah bergamini

Nel team Renzi è vietato essere pessimisti e anche preoccuparsi degli «zero virgola», Ma tra previsioni del Pil sempre più incerte (e quindi obiettivi su deficit e debito a rischio) e la diffidenza sempre più evidente delle istituzioni europee nei confronti dell' Italia (la cura lacrime e sangue a danno di azionisti e obbligazionisti imposta dall' Europa per il salvataggio delle quattro banche commissariate è una cartina di tornasole in questo senso), la possibilità di una manovra correttiva evocata dalle opposizioni prende sempre più quota.

 

Anche perché la situazione era deteriorata anche prima degli attacchi terroristici alla Francia. «Lo sapeva pure Padoan, prima di presentare» le nuove cifre del Def in settembre, spiega il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta. Nonostante la situazione suggerisse prudenza, il governo «ha impostato la legge di Stabilità tutta in deficit». Inutile a questo punto un' intervista riparatrice.

 

Ultimi Dagoreport

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…