Fulvio Bianchi per “la Repubblica”
malago' e montezemolo
E’ fatta. Sarà Luca Cordero di Montezemolo il presidente del Comitato promotore di Roma 2024. Il n.1 del Coni, Giovanni Malagò, l’8 novembre scorso aveva incontrato il presidente del Cio, Thomas Bach, insieme al segretario generale Roberto Fabbricini, e gli aveva tracciato un identikit (manager conosciuto in tutto il mondo, esperto anche di sport, poliglotta, eccetera) che corrispondeva proprio a quello di Montezemolo, 67 anni, già capo dell’organizzazione dei mondiali di calcio di Italia ‘90.
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Bach aveva condiviso in pieno la scelta del Coni: i due si conoscono (e si stimano) dai tempi della Formula 1, uno al vertice della Ferrari, l’altro ex avvocato della Mercedes. In questi giorni, il presidente del Cio ha ricevuto una telefonata dal Coni, con la conferma della scelta: il leader del Comitato promotore sarà appunto Montezemolo, che ha avuto il placet anche da Palazzo Chigi. Oggi a Davos, in margine ai lavori del Forum economico, è previsto anche un summit “olimpico” fra Renzi, Bach e lo stesso Malagò.
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Si parlerà naturalmente anche del Comitato promotore, che sarà composto in grandissima parte “in house”, vale a dire da dirigenti Coni, con costi contenuti (da 5 a 10 milioni) rispetto al passato. Nel Comitato anche Malagò avrà un ruolo importante: fra lui e Montezemolo d’altronde c’è amicizia antica e sintonia totale. Luca Pancalli non sarà il direttore generale, un ruolo che richiede un impegno full time, ma si occuperà del progetto per i Paralimpici e dei rapporti con il Comune di Roma.
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Malagò rientrerà stasera da Zurigo con l’aereo di Renzi: l’occasione per fare il punto su una candidatura che acquista consistenza e che il pieno appoggio del Governo (purché i soldi li metta il Coni...). Lunedì vertice fra il n.1 dello sport italiano e il sindaco Ignazio Marino. La “squadra” olimpica sarà presentata entro fine mese: nella prima decade di febbraio tutto lo staff di Roma 2024 (con i due presidenti, Malagò e Montezemolo) sarà a Losanna per un incontro coi dirigenti Cio.
La road map che porterà alla scelta finale della sede olimpica, fissata nel settembre 2017 a Lima, sarà condivisa passo per passo: sono le scelte del Comitato olimpico internazionale che non vuole più Giochi faraonici (e indebitati). Roma si è candidata per prima e vuole sfruttare questo vantaggio. Boston, almeno per ora, è ferma ai sondaggi.
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