‘NNAMO, FAMO, DIMO – LA DAMA NERA DELLE TANGENTI ANAS NON ERA SOLO IN STRETTI RAPPORTI CON MEDURI – CONTATTI E RICERCHE DI APPOGGI POLITICI CON GASPARRI, MATTEOLI, CESA, ETC. – E DEL NUOVO PRESIDENTE ARMANI DICEVA: “È IL MASSONE DI RENZI”

Antonella Accroglianò si dava da fare anche per difendere Pietro Ciucci, nel timore che cambiassero gli equilibri interni all’Anas. Quando lui deve andare a riferire in Parlamento sul crollo del viadotto in Sicilia, insieme ai suoi colleghi organizza un vero e proprio cordone di sicurezza e si compiace che siano intervenuti tutti i parlamentari “più vicini a noi”...

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Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera

 

ACCROGLIANO ACCROGLIANO

Aveva un gruppo di politici «amici» e li contattava per essere aiutata a fare carriera, ma anche per orientare le scelte sulla dirigenza dell' Anas. Addirittura per convincerli a non infierire in Parlamento sull' allora presidente Pietro Ciucci dopo il crollo del viadotto in Sicilia. Era una donna di potere Antonella Accroglianò, la dirigente dell' Anas finita in carcere per corruzione insieme ad altre nove persone, e lo esercitava senza esitazione.

 

Gli atti dell' inchiesta condotta dai pubblici ministeri Francesca Loy e Maria Calabretta rivelano i retroscena dell' attività della «Dama nera», delegata ai rapporti con gli imprenditori e disponibile a sbloccare i loro pagamenti in cambio di tangenti. E ricostruiscono i tentativi di impedire l' arrivo al vertice dell' Azienda di Stato dell' attuale presidente Gianni Vittorio Armani che lei definisce «un massone di Renzi».

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Tanto che nell' informativa finale - redatta dai colonnelli del Nucleo tributario e del Gico della Guardia di Finanza Cosimo Di Gesù e Gerardo Mastrodomenico - viene sottolineato come il gruppo dei funzionari indagati abbia compiuto illeciti «in favore dei titolari delle imprese ricevendo in cambio provviste corruttive oppure utilità come l' assunzione o l' affidamento dei lavori in subappalto, nonché l' interessamento attraverso canali politici per il mantenimento dei ruoli ricoperti».
 

antonella accrogliano antonella accrogliano

Nel gennaio scorso Ciucci deve rispondere in Senato alle interrogazioni sul viadotto Scorciavacche inaugurato a Natale e crollato a Capodanno.


Scrivono gli investigatori: «Si segnalano gli indebiti tentativi - riusciti - posti in essere da diversi funzionari pubblici di condizionare le decisioni di alcuni parlamentari. Veniva accertato come Accroglianò, Alfredo Bajo, Alberto Brandani, Elisabetta Parise si attivassero con i senatori Maurizio Gasparri Altero Matteoli, Salvatore Margiotta e l' onorevole Marco Martinelli per tentare e riuscire a limitare le eventuali ripercussioni che avrebbero potuto riguardare l' assetto strutturale dell' azienda e quindi gli incarichi ricoperti dagli stessi anche a seguito del crollo».

 

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Per qualsiasi esigenza Accroglianò ha un politico da chiamare. Per sistemare il fratello, oltre al sottosegretario Luigi Meduri cerca altre strade: «Il nominativo...
tutte quelle cose le ho date a Cesa», intendendo l' ex segretario dell' Udc. Quando bisogna affrontare la riforma dell' Anas si accorda con l' altro dirigente Bajo e lui la rassicura: «L' audizione è andata molto bene...c' era Zanda (Luigi, capogruppo Pd) che ha distribuito le domande ai membri del Pd e ci sono state le persone più vicine a noi che hanno parlato molto bene».


«Chiama Renzi» La sostituzione al vertice preoccupa la dirigente. E allora contatta l' imprenditore Giuseppe Ricciardello e gli chiede «se ieri ha parlato con una terza persona... Lui dice di si e aggiunge di esserci stato a cena insieme, riferisce dell' incontro ma è poco comprensibile, nomina Renzi che avrebbe accennato "con questo caos che c' è qua" e Verdini».

 

GIANNI ARMANI ANAS GIANNI ARMANI ANAS

Accroglainò riferisce: «Ci dobbiamo sbrigare che la prossima settimana, ci siamo». A febbraio c' è grande agitazione anche per il cambio dei dirigenti. Il funzionario Antonio Valente contatta il senatore del Pd Marco Filippi proprio per parlare di nomine. Annotano gli investigatori: «Valente chiede che cosa potrà succedere, Filippi dice di non saperlo e lo mette al corrente della volontà del governo di sostituire Ciucci. Valente riferisce la voce per cui il ministro (Lupi) sponsorizzi Dibbernardo come direttore generale. Filippi ribatte di come si capisca che Ciucci e Lupi vogliono la testa di Bajo da offrire a Renzi».

Pietro Ciucci Pietro Ciucci


A maggio Accroglianò cerca sponsor politici perché pensa soprattutto al suo futuro, più volte dice di voler diventare capo dell' Ufficio gare e appalti. Per questo contatta il senatore Maurizio Gasparri con il quale si mostra in confidenza tanto da «avergli organizzato la festa dei calabresi l'11 giugno e altri eventi». Poi riferisce il contenuto dell' incontro alla collega Elisabetta Parise: «Siccome il nuovo presidente Anas è contro le raccomandazioni politiche gli ho detto di comunicare ad Armani che c' hai due amiche, due persone di riferimento, piano terra e quarto piano. Poi se ci vuole conoscere lui o ci vuoi presentare tu, fai come vuoi, io tutte le settimane sono qua...».

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