livorno spazzatura

NON APRITE QUEL CASSONETTO – A LIVORNO ESPLODE LO SCANDALO DELLA NETTEZZA URBANA E IL SINDACO GRILLINO PORTA I LIBRI IN TRIBUNALE – CITTÀ SOMMERSA DAI RIFIUTI E IL PD ATTACCA: “NON SAPETE GOVERNARE” – GRILLO: “LA MUNICIPALIZZATA È UNA PENTOLA CHE ANDAVA SCOPERCHIATA. IL PD HA MOLTA PAURA“

Simona Poli per “la Repubblica

 

emergenza rifiuti livornoemergenza rifiuti livorno

Cassonetti pieni di immondizia, il sindaco Cinque Stelle attaccato dai trecento lavoratori dell’azienda dei rifiuti, un debito di 21 milioni che pesa come un macigno sulle spalle del Comune e l’ex partito leader per quarant’anni, il Pd, relegato al ruolo di spettatore impotente.

 

Livorno sta vivendo una nuova crisi di identità dopo quella che aveva portato Filippo Nogarin a vincere le elezioni nel giugno del 2014 battendo al ballottaggio il candidato dei Democratici Marco Ruggeri. Quel voto fu considerato una ribellione contro il partito egemone, uno schiaffo al Pd da una città che non si sentiva più rappresentata dalla vecchia classe dirigente e cercava di voltare pagina. Oggi quel sogno comincia a svanire.

 

emergenza rifiuti livornoemergenza rifiuti livorno

La giunta comunale a guida grillina ha deciso di procedere al concordato preventivo per affrontare il disastro finanziario di Aamps, la spa pubblica che si occupa di raccolta e gestione dei rifiuti, affondata nei debiti. Dei 21 milioni del disavanzo accertato ben 11 derivano da mancate riscossioni: tra il 2006 e il 2012 undicimila utenti non hanno pagato un euro di tasse. Privati e aziende, evasori totali. E ora sono i dipendenti dell’azienda, 300 diretti e altri 200 assunti nelle ditte collegate, a rischiare di pagare il conto.

 

Un caos, insomma, da cui Nogarin aveva promesso di uscire ricorrendo ad una ricapitalizzazione di oltre 10 milioni di euro. Giovedì scorso l’improvviso cambio di marcia: «Ricapitalizzare significa tagliare altre parti del bilancio, sociale e non, e perdere posti di lavoro», spiega il sindaco. «Con il concordato invece blocchiamo la situazione debitoria, poi il commissario e il consiglio di amministrazione vedranno come far funzionare al meglio questa azienda».

 

emergenza rifiuti livornoemergenza rifiuti livorno

Peccato che nessuno tra i diretti interessati creda alla sua versione. «Ci ha illusi fino alla fine, dimostrando di essere un dilettante che non sa cosa significhi amministrare», dice Giovanni Golino, segretario della funzione pubblica Cgil. «Il percorso scelto non solo è sbagliato ma non è stato neppure concordato con le ditte creditrici. E senza accordo si va verso il fallimento sicuro, neppure un posto si salverà, 500 persone andranno a casa. Questa si chiama macelleria sociale».

 

FILIPPO NOGARIN SINDACO DI LIVORNOFILIPPO NOGARIN SINDACO DI LIVORNO

Lavoratori e sindacati propongono una via alternativa e si dicono pronti a tagliarsi gli straordinari. Stamani il consiglio comunale dovrà dire sì o no al sindaco, i Cinque Stelle sulla carta hanno i numeri per approvare la linea Nogarin, anche se tra i consiglieri qualcuno è tentato di sfilarsi. «So per certo che Grillo ha chiamato personalmente gli indecisi», sostiene Ruggeri. «Anche noi abbiamo fatto degli errori in passato, è vero. Ma qui ci sono situazioni poco chiare».

 

DALAI LAMA E NOGARIN DALAI LAMA E NOGARIN

Beppe Grillo si schiera con Nogarin senza se e senza ma: «Aamps è una pentola che non deve essere scoperchiata e in molti nel Pd non dormono sonni tranquilli di fronte alla prospettiva di portare i libri contabili in tribunale», scrive sul suo blog. «Qualcuno forse farebbe meglio ad andarsi a costituire». Gli replica il senatore del Pd Andrea Marcucci: «Quando i Cinque Stelle passano dalle parole ai fatti, dalla denuncia al governo, i risultati sono eloquenti. Il movimento di Grillo è tutto chiacchiere e distintivo, fuori dal blog le incapacità amministrative risultano evidenti ». E dalla segreteria Pd Carbone rincara la dose: «A Livorno la giunta è implosa», dice. «Inadeguati e dannosi, in pratica grillini». E da stasera la raccolta dei rifiuti potrebbe essere sospesa per sciopero.

 

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