PAGHE-RAI O NO? - CON LA RIDUZIONE DEL CANONE DA 113,5 A 100 EURO, PER AVERE IN CASSA GLI STESSI SOLDI, E’ NECESSARIO CHE 2,5 MILIONI DI ITALIANI EVASORI PAGHINO LA TASSA - MA ANCHE CON IL CANONE IN BOLLETTA, CAMBIA POCO PER I CONTI DELLA RAI

La Contabilità generale dello Stato stabilisce un tetto massimo di canone che può essere trasferito alla televisione pubblica. C'è un cap, dunque, una barriera che fissa in 1650 milioni la somma da destinare alla Rai per il 2016. Se poi a questa cifra togli il 4 per cento dell' Iva, da detrarre come imposta obbligatoria, arrivi a 1590 milioni… -

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A.Fon. per “Affari & Finanza - la Repubblica”

 

CANONE RAI CANONE RAI

Nel 2016 gli italiani vorrebbero tanto sognare con gli azzurri di Antonio Conte. E divertirsi con le Olimpiadi colorate e sfavillanti di Rio de Janeiro. Ma la Rai - che trasmetterà i due eventi la prossima estate - dovrà farsi carico intanto di una spesa non banale, come le capita spesso negli anni pari. Tra gli Europei di calcio (di cui sta ancora negoziando i diritti) e i Giochi olimpici, Viale Mazzini immagina di investire fino a 100 milioni.

 

Fosse solo questo. Il 2016 passerà alla storia come l' anno più incerto per i conti della televisione di Stato a causa di questa storia del canone nella bolletta della luce. Lo slogan del governo Renzi, pagare tutti, pagare meno, sta togliendo il sonno al nuovo vertice della Rai, che ha fatto il più banale dei conteggi.

 

antonio campo dall orto antonio campo dall orto

L' obiettivo minimo della tv pubblica è arrivare alla "invarianza di gettito". Si punta, in altre parole, a prendere nel 2016 gli stessi soldi di canone del 2015. Il problema è che ogni singolo abbonato pagherà solo 100 euro nel 2016 invece dei 113.5 dell' anno passato. Dunque, per avere in cassa gli stessi soldi del 2016, serve che un cospicuo numero di evasori venga smascherato e convinto a versare la gabella della televisione.

 

Quanti evasori? Almeno 2 milioni e mezzo. Una cifra non banale che porterebbe la platea degli abbonati della Rai addirittura a 19 milioni dagli attuali 16 milioni e mezzo.

Poi ci sono gli ottimisti, irriducibili. Con il sorriso sulle labbra, scommettono sulla riuscita dell' operazione canone in bolletta. E confidano in un recupero di evasione ancora maggiore, che regalerebbe a Viale Mazzini anche 3 o 4 milioni di nuovi clienti finora sconosciuti. Ammesso pure che la moltiplicazione dei pani e degli abbonati avvenga per davvero, niente cambierà per i conti della Rai.

 

maggioni campo dall orto maggioni campo dall orto

La Contabilità generale dello Stato - ai famosi capitoli 1216 e 3686 - stabilisce un tetto massimo di canone che può essere trasferito alla televisione pubblica. C'è un cap, dunque, una barriera che fissa in 1650 milioni la somma da destinare alla Rai per il 2016. Se poi a questa cifra togli il 4 per cento dell' Iva, da detrarre come imposta obbligatoria, arrivi a 1590 milioni.

 

Questo è l'importo massimo su cui può sperare l' azienda che nelle sue simulazioni ha messo in conto di arrivare anche un filo sotto, a quota 1550 milioni. Fin qui le incertezze del momento. Ma la Rai, per fortuna, ha anche acquisito alcune solidità strutturali sotto la gestione della formica Luigi Gubitosi, l'ormai ex direttore generale di Viale Mazzini. La più granitica deriva dalla quotazione di RaiWay, società strategica delle antenne.

 

viale mazzini medium viale mazzini medium

Oggi RaiWay raggiunge una capitalizzazione di 1,3 miliardi. E questo suo valore si materializzerà, per la prima volta, nel Bilancio di Rai Spa al 31 dicembre 2015. A Bilancio questo asset rivalutato in base agli standard internazionali IFRS per la stesura delle carte contabili - spingerà verso l' alto il patrimonio netto dell' azienda. Questo patrimonio si attesterà così sui 900 milioni (per effetto della rivalutazione di un altro bene che la Rai ha in pancia, il grande patrimonio immobiliare). Nel precedente bilancio, il patrimonio netto era fermo a 300 milioni.

 

luigi gubitosi luigi gubitosi

La Rai, in ogni caso, non può vivere di rendita e deve impegnarsi nelle battaglie di tutti i giorni, quelle che ti permettono di strappare (o di perdere) 5 milioni da una parte, tre da un' altra, ad esempio sul fronte della pubblicità. Il dg Antonio Campo Dall' Orto ha dimostrato una discreta prontezza di riflessi quando - a settembre - ha portato Rai4 sul quarto tasto del telecomando di Sky scalzando la berlusconiana Retequattro.

 

Al di là degli aspetti simbolici, l'operazione sta portando più spot al canale con l' obiettivo di fatturarne per 10 milioni nel 2016 e per 15 milioni nel 2017. La sensazione è che la Rai ce la possa fare, soprattutto se eliminerà qualche vetusto film di karate dalla programmazione (all' esordio su Sky il 13 settembre, Rai4 ha andato in onda "Dalla Cina con furore", tirato fuori da qualche armadio con ragnatele).

 

Anche il rilancio dell'offerta via Internet è funzionale a catturare una tipologia di inserzionista che oggi non sono nel paniere. In questo caso, il modello è ribattezzato aVoD (video gratuiti con pubblicità; e garantirebbe 70 milioni di incassi a regime, tra 5 anni). Stime, valutazioni dunque. E proprio nelle previsioni la Rai adottato ora un modello più realistico e prudenziale. Nel 2012, fino a novembre, le analisi interne scommettevano su introiti da spot che poi non sono arrivati. Di questi tempi, a Viale Mazzini, vige il divieto assoluto alle facili illusioni.

PROSPETTO INFORMATIVO QUOTAZIONE RAI WAY NON CONTENDIBILE PROSPETTO INFORMATIVO QUOTAZIONE RAI WAY NON CONTENDIBILE

 

 

 

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