POMPEI CROLLA E NAPOLI CADE A PEZZI - LA MORTE DEL 14ENNE UCCISO DA UN BLOCCO DI CEMENTO STACCATOSI DALLA GALLERIA UMBERTO, NON E’ UN CASO: SEGNALATI ALTRI CASI SIMILI - E DE MAGISTRIS COSA FA? CELEBRA LE NOZZE GAY!

1. PROTESTA SU FACEBOOK PER I CROLLI FERITO DA UN CORNICIONE A NAPOLI

F.B. per “Il Corriere della Sera

 

CROLLI NAPOLI CROLLI NAPOLI

Tommaso Guadagni è un commerciante di 69 anni con un piccolo negozio di oggetti di importazione sudamericana nella zona della stazione centrale. È uno dei tanti napoletani che non riescono a capacitarsi per la morte di Salvatore Giordano, il quattordicenne che dieci giorni fa fu colpito da un blocco di cemento staccatosi dalla facciata della Galleria Umberto in via Toledo. Tommaso Guadagni aveva espresso la sua indignazione nella piazza virtuale di Facebook, creando un gruppo proprio per protestare contro lo stato di abbandono di tanti palazzi dagli intonaci cadenti che ci sono a Napoli.

 

Non immaginava, il commerciante, che con questa pioggia di pietre che ormai in città sembra improvvisamente essere diventata all’ordine del giorno, ci si sarebbe trovato ad avere a che fare direttamente. E che avrebbe rischiato anche lui la vita sotto l’ennesimo cornicione sbriciolato.

 

GALLERIA UMBERTO A NAPOLI GALLERIA UMBERTO A NAPOLI

Ieri mattina, mentre era fermo davanti all’ingresso del suo negozio, che dà nel cortile di un vecchio stabile di via Firenze, Guadagni è stato colpito da un grosso calcinaccio staccatosi dalla facciata dello stabile all’altezza del quinto piano. «Ho avvertito un rumore. Il tempo di alzare gli occhi istintivamente e già quella roba mi era addosso. Mi ha colpito alla testa e alla spalla e sono caduto a terra».

 

Guadagni è stato accompagnato in ospedale dove, dalle ferite che presentava, i medici hanno stabilito che le pietre non lo hanno centrato in pieno ma solo colpito di striscio. Sono stati comunque eseguiti ulteriori esami clinici che hanno confermato la diagnosi dei sanitari: stato di shock e lievi contusioni.

 

Guadagni aveva scelto il nome «Incazzatore cittadino» per il gruppo che aveva aperto sul social network e che oggi conta cinquanta adesioni. I suoi post avevano un linguaggio molto esplicito: «Mandiamo tutti a f...», aveva scritto, esprimendo una delle tante proteste che si sono scatenate in città dopo la tragedia di cui è rimasto vittima Salvatore Giordano.

 

CROLLI NAPOLI CROLLI NAPOLI

Proteste e polemiche che sembra non condividere il sindaco de Magistris, che ha deciso di non partecipare ai funerali del quattordicenne in programma oggi a Marano, il suo paese. De Magistris ha motivato la scelta con la volontà di «lasciare alla famiglia di Salvatore e alla comunità di Marano, il momento del lutto», ma ha aggiunto anche di «voler prendere le distanze da tutto il veleno immesso contro la nostra città in queste ore.

 

Ho assistito ad un killeraggio politico e a una miseria umana che come sindaco, napoletano, magistrato e padre non avevo mai visto». Il sindaco ha poi aggiunto di non ritenere di avere, per questa tragedia, «né una responsabilità giudiziaria né una responsabilità politica».

 

2. DE MAGISTRIS CELEBRA I GAY MA DIMENTICA I MORTI - PRIME NOZZE OMO ALL'ANAGRAFE: IL SINDACO C'È. MA SNOBBA LE ESEQUIE DEL 14ENNE UCCISO DAL CROLLO

Carmine Spadafora per “Il Giornale

 

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Ieri mattina è stato trascritto in Comune a Napoli, nel registro dell'anagrafe, il matrimonio contratto in Spagna tra due persone di sesso maschile, il napoletano Roberto e il domenicano, Miguel. Ma la lista è lunga: presto altre unioni verranno registrate all'Anagrafe comunale. Soddisfatto il sindaco Luigi De Magistris, presente alla cerimonia, sorridente davanti agli scatti dei fotografi e agli sguardi delle telecamere, in mezzo ai due sposi.

 

«Gigino» ha tenuto a puntualizzare sull'importante valore simbolico della registrazione che «rende la città apripista sui diritti delle persone». Aggiungendo poi che «Napoli è città dei diritti e delle libertà». Roberto e Manuel adesso potranno partecipare alle politiche sociali e all'assegnazione di una casa.

 

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Ma, mentre a Palazzo San Giacomo De Magistris faceva festa con i due sposi, ai funerali del piccolo Salvatore Giordano, il ragazzino di 14 anni ucciso dal crollo di un pezzo della galleria Toledo, in pieno centro, il primo cittadino non intende partecipare. E intanto ieri sempre a Napoli, in via Firenze, nei pressi della trafficata stazione Centrale, un commerciante finiva sotto alcuni calcinacci che lo hanno lievemente ferito.

 

L'ennesimo crollo, emblema di una città fortemente a rischio. Chissà se tra i diritti dei cittadini, spiattellati in forma solenne da «Gigino» davanti ai giornalisti, vi sia anche quello sul diritto alla sicurezza. Che invece nella città che governa ormai da oltre 3 anni, manca. Dopo il crollo del cornicione della Galleria Umberto, un pezzo della vicina via Toledo, la strada dello shopping che arriva fino al palazzo reale è stato transennato.

 

E altre strade sono state parzialmente chiuse per il pericolo di crolli. Ieri, anche via Bologna, poco distante da via Firenze è stata recintata. Aumentano giorno dopo giorno le ferite di una città che, secondo le intenzioni (preelettorali) dell'ex pm, doveva risorgere. Invece Napoli continua ad avere le strade più «scassate» d'Italia. Con costi conseguenti per chi ogni giorno le percorre.

 

LUIGI DE MAGISTRIS INDOSSA I VESTITI DI UN IMMIGRATO SENEGALESE NEL CALENDARIO DIVERSAMENTE UGUALI LUIGI DE MAGISTRIS INDOSSA I VESTITI DI UN IMMIGRATO SENEGALESE NEL CALENDARIO DIVERSAMENTE UGUALI

Insomma, «Gigino» prende parte alla prima unione tra gay ma nel frattempo annuncia anche che non prenderà parte al funerale di Salvatore Giordano, previsto per oggi a Marano (dove il ragazzo viveva), nello stadio della città. Che senta puzza di contestazioni? Lui la spiega cosi: «Lascio alla famiglia di Salvatore e alla comunità di Marano il momento del lutto».

 

Qualche dubbio a questa sua spiegazione, pero', sorge spontaneo. Perchè, allora, non lasciare il momento del lutto anche alla famiglia del tifoso Ciro Esposito, ucciso a Roma prima della partita Fiorentina – Napoli (per il quale è indagato il capo ultras romanista, Daniele «Gastone» De Santis) e la comunità di Scampia, il quartiere dove Ciro viveva? A Scampia, invece, Gigino è andato per partecipare ai funerali della vittima della violenza nel calcio.

 

LIBRO DI CHIOCCI E DI MEO SU DE MAGISTRIS PUBBLICO MISTEROLIBRO DI CHIOCCI E DI MEO SU DE MAGISTRIS PUBBLICO MISTERO

E sulla decisione di non prendere parte ai funerali di Salvatore, arriva il commento di uno zio, Giuseppe, attraverso il quotidiano il Mattino: «Quella del sindaco di Napoli è una scelta che non condivido. In tutto questo lasso di tempo De Magistris non è mai stato vicino alla nostra famiglia. È venuto in ospedale solo una volta, poi di lui si sono perse le tracce. Se avesse partecipato ai funerali avremmo apprezzato il suo gesto di solidarietà».

 

 

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