bancomat 30

POS-SIAMO O NON POS-SIAMO? – L'ITALIETTA SI DIVIDE TRA I LAVORATORI TARTASSATI, CHE DA STAMATTINA DOVRANNO PERMETTERE AI CLIENTI DI PAGARE CON IL BANKOMAT, E I COMPLOTTISTI DEI SOCIAL NETWORK

Gianluca Nicoletti per ‘La Stampa’

 

BANCAMATBANCAMAT

Amici idraulici, elettricisti, antennisti, siate gentili, evitate il turpiloquio con quella signora ostinata che, già da questa mattina, vi chiederà di tirare fuori il Pos, solo per pagare con il bancomat quella cosetta che le avete aggiustato in casa. Cavatevela alla grande e stupitela con un: «Non Pos-sumus», rispondetele come un paio di papi risposero a chi voleva mettere le mani sui loro averi. Tanto vale farci una risata, l’intransigenza verso ogni trattativa passerà così dai pontefici agli artigiani ed esercenti, che faranno di tutto per non arretrare di fronte il “quasi obbligo” di munirsi della macchinetta per i pagamenti elettronici oltre i 30 euro.

 

ibancomat indexibancomat index

Più semplicemente rispondere «non Pos-so» sarà la formula che indicherà la precisa avversione a dotarsi di un Pos. Una sponda di consenso è già visibile nel grido di guerra che rimbalza da Twitter a Facebook. Scrivete anche voi un post che dica: «È il solito favore alle banche!», avrete l’immediato consenso di chiunque pensi di saper esprimere a caldo ogni mal di pancia.  

 

La rete dei social media sembra compatta sul verdetto di condanna. I complottisti già elencano le possibili scuse da opporre alla richiesta del Pos: «è finito il rotolino di carta, non c’è campo, la transazione non è al momento possibile». Che poi sono i soliti pretesti sentiti mille volte ai bar, ristoranti o fruttivendoli. Altrove si progetta già lo slogan della dissidenza organizzata: «Questo esercizio non è Pos-sibile!». Voglio vedere che succederà a chi affiggerà tale avviso sulla porta del suo studio legale o gabinetto dentistico. Il Pos, a questo giro, non passerà ne possiamo essere certi! Almeno fino a che non saranno previste sanzioni per chi s’impunterà a non volersene dotare.  

 

windows xp nel bancomat windows xp nel bancomat

Quello che ai commentatori della domenica è sembrato paradossale è che nello spirito della norma quell’oggetto Pos-sente dovrebbe essere usato per arginare la micro evasione, soprattutto nelle piccole transazioni che potrebbero equivalere a una serratura aggiustata o al ripristino di una parabola della tv satellitare. Prestazioni che in una valutazione onesta non dovrebbero fluttuare oltre una fascia tariffaria che va dai 30 ai 70 euro. I più fatalisti però già scrivono: «Ogni intervento sarà di 29€ . Tutto il resto è vita!». 

 

bancomat i11 imagesbancomat i11 images

Alla fine molti più pacatamente riflettono sul fatto che si tratti di cifre per cui non è considerabile come eresia il pagamento in contante. Il paradosso, a tutti sembrato evidente, è che se proprio qualcuno trovasse fastidioso portare anche quei pochi soldi in tasca e pretendesse da oggi di pagare con carta di credito o bancomat, si troverebbe a dover arretrare. Chi, sempre da oggi, dovrebbe essere obbligato a tirare fuori la macchinetta che consente il pagamento elettronico potrà anche fare le spallucce perché nulla rischia chi sta dalla parte di quelli che dicono «io non Pos-so!». D’altronde la Pos-senza ha un costo, anche elevato. Il tema è bollente in più di un focolaio di discussioni, almeno tra quelle che sembrano più appassionare i social media.  

 

ibancomat i ndexibancomat i ndex

È virale la diffusione delle cifre di Federconsumatori, che ha stimato attorno ai 550 euro al mese il costo medio per chi volesse essere ligio alla legge nei piccoli pagamenti, a cui va aggiunto un costo fisso 1200 euro all’anno; i più concordano su un punto inattaccabile: «Perché buttarli, almeno fino a che può essere evitato?». Il fronte più avanzato dei detrattori è sicuramente quello luddista. Mai, come in questo caso, i nostalgici del piccolo mondo antico hanno frecce al loro arco: «Sono macchinette complicate da usare, non tutti hanno dimestichezza con quelle diavolerie!».  

 

Fino alla deriva più strappacuore: «Ma ci pensate ai poveri anziani che non hanno nemmeno un conto in banca? Come potrebbero pagare con delle carte, loro che non le hanno mai volute nemmeno vedere?». I più cosmopoliti citano i paesi che hanno visitato dove nessuno più paga cash, altri ribattono che in quei paesi felici le transazioni sono a costo zero, da noi i più deboli devono, ancora una volta, accollarsi l’ onere di essere controllori per parte del fisco, ecco quindi i profeti della soluzione all’ italiana: «Vedrete che ci saranno tariffe differenziate: vuoi che con te usi il Pos? Pagami la commissione alla banca, se paghi in contanti invece sono due euro in meno». Non è un’ipotesi remota: qualcuno se l’è sentito già dire da un tassista, ora potrebbe benissimo capitare anche con l’arrotino. 

 

 

bancomat indexbancomat indexbancomat i indexbancomat i indexbancomat iimagesbancomat iimages

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…