RE GIORGIO METTE RENZI SOTTO TUTELA: “RISCHIO NAUFRAGIO SULLE RIFORME MA LA LEGGE ELETTORALE È DESTINATA AD ESSERE RIDISCUSSA” - DISGELO CON IL CAV CHE NON ATTACCA PIÙ I GIUDICI: “CI SONO LE CONDIZIONI PER LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA”

Umberto Rosso per “la Repubblica

 

NAPOLITANO VENTAGLIONAPOLITANO VENTAGLIO

Lancia il suo forte allarme per le riforme finite nella palude degli ottomila emendamenti, perché «se prevalgono diffidenze e contestazioni rischiano di naufragare, ancora una volta». E sposa in pieno la linea Renzi, sottoposto all’ostruzionismo fra i banchi di Palazzo Madama, accusato dai grillini perfino di puntare ad un bavaglio istituzionale: «Non si agitino - avverte allora - spettri di insidie e macchinazione autoritarie».

 

Giorgio Napolitano scende in campo e fa scudo al governo alle prese con la battaglia del nuovo Senato, sconfessa come «estremizzazioni» certe polemiche, constata che nell’iter non c’è stata «né improvvisazione né improvvisa frettolosità», spinge per superamento del bicameralismo paritario che è «una anomalia tutta italiana».

matteo renzimatteo renzi

 

Poi, a sorpresa, ecco che arriva anche il disgelo del Colle con Berlusconi che non attacca più i giudici, «forse ora – osserva il capo dello Stato - si delineano le condizioni per una condivisione finora mancata sulla riforma della giustizia». Le parole di Napolitano – che parla durante la tradizionale consegna del Ventaglio al Quirinale da parte della stampa parlamentare - sono insieme un «pacato e fermo » appello ai partiti per la più larga convergenza in Parlamento sulle riforme ma anche un alzare velo sulla manovre che vede agitarsi dietro lo scontro: «Non si miri a determinare in questo modo un nuovo nulla di fatto in materia di revisione costituzionali».

 

cena fund raising di forza italia    silvio berlusconi cena fund raising di forza italia silvio berlusconi

Un sospetto enunciato quasi in sincrono anche da Matteo Renzi: «C’è chi tenta di bloccarle, ma le riforme le faremo comunque, e a viso aperto». Sull’Italicum invece Napolitano immagina che possa cambiare. Il testo della riforma elettorale varato in prima lettura alla Camera è «destinato ad essere ridiscusso con la massima attenzione per criteri ispiratori e verifiche di costituzionalità, che possono indurre a concordare significative modifiche».

 

Nel passaggio in Senato, in sostanza, i punti bocciati dalla Corte costituzionale – liste bloccate, premi e soglie di sbarramento – andranno scritti in modo da superare senza rischi l’asticella della Consulta. Parole che probabilmente confortano il fronte che ha innalzato la bandiera delle preferenze.

BEPPE GRILLO E BANDIERA EUROPA BEPPE GRILLO E BANDIERA EUROPA

 

Il presidente della Repubblica denuncia dunque il tentativo di affossare la riforma di Palazzo Madama, e sul banco degli indiziati siedono in primo luogo grillini e Sel ma il richiamo di Napolitano si estende - anche se non li cita direttamente – ai siluri che partono dall’interno stesso del Pd, e di Forza Italia.

 

Così, sull’ «approvazione, nei tempi programmati e in un clima più disteso» vigila l’inquilino del Colle, che perciò fa sapere di non aver avere alcuna intenzione per il momento di lasciare anzitempo il suo posto. Si rivolge ai giornalisti, ma l’annuncio vale per così dire erga omnes, per chi lo spinge a restare e chi preme per un addio al Quirinale: «Vorrei dissuadervi dal giuoco sterile delle ipotesi sull’ulteriore svolgimento delle mie funzioni di presidente». Tutte «premature e poco fondate».

 

CORRADINO MINEOCORRADINO MINEO

Non mette scadenze Napolitano, deciderà lui quando e come lasciare, «sulla base dei dati obiettivi che hanno a che vedere con la mia età, a voi ben nota». Di sicuro, intanto, c’è da seguire dal Quirinale il semestre di presidenza italiana della Ue. «Io sono concentrato sull’oggi: e ho innanzitutto ritenuto opportuno e necessario garantire la continuità ai vertici dello Stato in una fase così impegnativa».

 

E nel suo discorso per il Ventaglio, ecco anche le aperture. A Berlusconi, di cui Napolitano registra il cambio di passo nei confronti della magistratura che lo ha assolto in appello per Ruby, citando le parole dell’ex premier: «Finalmente è stato espresso il riconoscimento da interlocutori significativi per “l’equilibrio e il rigore ammirevoli” della grande maggioranza dei magistrati italiani». E una sponda del Colle arriva anche per Mrs Pesc, la ministra Mogherini candidata agli “Esteri” nella Ue, in un ruolo in cui «l’Italia si considera in grado di concorrere con una sua personalità».

Vannini Chiti Vannini Chiti Minzolini Augusto Minzolini Augusto

 

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…