REFERENDUM, NESSUN RINVIO - RENZI ERA D'ACCORDO CON LA PROPOSTA DI CASTAGNETTI-QUIRINALE DI RINVIO CAUSA TERREMOTO AL 2017 MA VOLEVA L'OK DI FORZA ITALIA E CINQUE STELLE - BRUNETTA HA SUBITO BOCCIATO L’OPERAZIONE: I SONDAGGI DANNO IN VANTAGGIO IL NO, CHE SENSO HA FARGLI UN FAVORE? -

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Dagonota

 

PIERLUIGI CASTAGNETTI PIERLUIGI CASTAGNETTI

Pierluigi Castagnetti non è uno sprovveduto. Prima di lanciare l’idea di rinviare il referendum a causa del terremoto si sarebbe confrontato con gli uffici tecnici del Quirinale. La mummia Mattarella era in Israele, ma avrebbe avallato l’ipotesi del rinvio se ad avanzarla per primo fosse stato Matteo Renzi.

 

Anche il premier (per mancanza di elezioni) sarebbe stato d’accordo. Ma pure lui, come l’inquilino del Colle, avrebbe posto una condizione: l’idea deve essere accettata pubblicamente dai capigruppo di Forza Italia e Cinque stelle, per evitare la subitanea accusa di aver paura del Referendum.

 

BRUNETTA BRUNETTA

A questo punto arriva la zeppa di Renato Brunetta. Il capogruppo alla Camera di Forza Italia urla il proprio no ad un rinvio del referendum, causa terremoto. E fa venire meno, quindi, uno dei presupposti di Renzi. Silenzio assordante da parte di Di Maio.

 

Angelino Alfano prova a farsi portavoce della soluzione benedetta dal Colle e dai moderati di Forza Italia. Ma a smentirlo è lo stesso Ducetto di Rignano. Non vuole dare lui l’impressione di avallare una soluzione priva dell'ok di grillino e forzista.

 

RENZI ALFANO RENZI ALFANO

D’altra parte, con tutti i sondaggi sul referendum che sembrano premiare il “no”, che senso ha appoggiare un premier in caduta libera? Ogni riflessione con lui inizierà a partire dal 5 dicembre.

 

 

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