DEI RELITTI E DE LE PEN – LE SCOPATE SI PAGANO: HOLLANDE AL MINIMO STORICO, IN FRANCIA TRIONFA LA ‘DAMA NERA’ MARINE - BUDINO NEL MIRINO: ‘DEVE SCIOGLIERE IL PARLAMENTO E INDIRE NUOVE ELEZIONI’ - RESA DEI CONTI NEL PS

Il Fn è il primo partito di Francia, Marine Le Pen chiede la testa del premier Valls e tende la mano a Grillo e a tutti gli eurofobi del Vecchio Continente: unitevi a noi’ - Dopo il tonfo, Hollande dice che ‘saranno tratte delle lezioni’: oggi riunione all’Eliseo (ma quale carta può ancora giocare il presidente più impopolare della storia della V° Repubblica?)… - -

Condividi questo articolo



Stefano Montefiori per ‘Il Corriere della Sera'

manuel valls francois hollandemanuel valls francois hollande

Il vecchio e stanco fondatore Jean-Marie Le Pen guarda, impettito e commosso, la figlia Marine che tre metri davanti a lui, sul piccolo palco della sede di partito, dice solennemente «il popolo sovrano ha ripreso in mano il suo destino». Dietro di lei, il manifesto «Front National, primo partito di Francia».

Sono le 20 e 30 di domenica 25 maggio, e il movimento fondato quarant'anni fa dall'ex parà dell'Indocina e dell'Algeria francese per raccogliere i nostalgici dell'impero coloniale, qualche monarchico e tanti neofascisti (la fiamma del simbolo nel 1972 venne copiata dal Msi di Almirante), vince le elezioni europee con il 25,4% dei voti.

Marine Le Pen ripete adesso quello che diceva negli ultimi giorni della campagna: «Queste elezioni sono europee ma hanno un valore politico enorme per la Francia, sono eminentemente nazionali. E il popolo francese ha detto oggi nel modo più chiaro possibile che non vuole più essere governato dall'esterno, da oligarchi di Bruxelles che nessuno ha votato e che ciò nonostante dettano le condizioni a tutti, infischiandosene delle elezioni e della democrazia. È una vittoria storica, per il Front National ma soprattutto per la Francia».

Il Fn ci ha abituato a «avanzate» e «affermazioni» storiche, a partire dal clamoroso secondo turno di Jean-Marie Le Pen alle presidenziali del 21 aprile 2002, ma stavolta è diverso: il primo posto alle Europee, con largo vantaggio sul partito del centrodestra Ump (fermo al 20%) e soprattutto con 10 punti in più rispetto ai socialisti al governo (sotto al 15%), appare dirompente (e meno episodico della vittoria in Italia del Pci alle Europee nel 1984). Un partito da sempre ai margini, e che al precedente scrutinio europeo del 2009 non era andato oltre il 6%, quadruplica il risultato.

HOLLANDE E DAVID CAMERONHOLLANDE E DAVID CAMERON

«È un terremoto», aveva preannunciato verso le 18 Jean-Marie Le Pen all'arrivo a Nanterre, un tempo (ormai lontano) cuore delle rivolte studentesche e operaie francesi e adesso sede del Front National.

«È un terremoto, e uno choc per tutti i responsabili politici», conferma dopo i risultati il socialista Manuel Valls, premier da neanche due mesi. Il 31 marzo scorso alle elezioni municipali i socialisti patirono una prima batosta, battuti dell'Ump (il partito di centrodestra dell'ex presidente Sarkozy) e in alcune città anche dai candidati frontisti. Allora il presidente Hollande si presentò in tv per dire che aveva compreso il messaggio, cacciò lo scialbo primo ministro Ayrault e lo sostituì con il popolare Valls; varò un nuovo governo, sostituì il segretario del partito e promise un nuovo corso più attento alla competitività delle aziende e al potere d'acquisto dei francesi.

MARINE LE PEN b c ee afccb d c ffdMARINE LE PEN b c ee afccb d c ffd

Adesso, dopo questa nuova sconfitta, ancora più larga e grave, quale altra carta rimane da giocare a Hollande, il presidente più impopolare nella storia della V Repubblica? Marine Le Pen entra subito nei panni della trionfatrice, e nel breve discorso trasmesso in diretta da tutte le tv lo esorta a «prendere i provvedimenti che si impongono perché l'Assemblea divenga davvero nazionale e rappresentativa del popolo, e capace di condurre la politica di indipendenza scelta chiaramente questa sera dal popolo di Francia».

GIANFRANCO FINI CON JEAN MARIE LE PENGIANFRANCO FINI CON JEAN MARIE LE PEN

In sostanza, il Front National chiede a Hollande di sciogliere il Parlamento e indire nuove elezioni politiche, «stavolta con una legge elettorale proporzionale», aggiunge Marine Le Pen, che ormai ha l'aria di pretendere tutto e subito. «Non vedo come Hollande possa non sciogliere l'Assemblea, che ormai non rappresenta più nessuno - dice poi tra i giornalisti la leader del Fn -. A Grillo e a tutti quelli che negli altri Paesi europei combattono contro il totalitarismo di Bruxelles, io dico: unitevi a noi».

Marine Le Pen vuole la fine dell'Ue, la rinascita degli Stati nazionali, il ristabilimento delle dogane per fermare le merci straniere e l'innalzamento delle frontiere per arrestare «l'invasione degli immigrati». A breve termine, pretende le dimissioni del premier Valls, colui che a sinistra si è più impegnato a favore dell'Europa in questa campagna e che quindi «se è un uomo d'onore, dovrebbe lasciare il suo posto».

VALLS E FILIPPETTIVALLS E FILIPPETTI Julie Gayet incontrava il Presidente a casa di una amicaJulie Gayet incontrava il Presidente a casa di una amica

Mentre due passi più in là Jean-Marie Le Pen rievoca quarant'anni di battaglie e di schiaffi dati e presi, e quel secondo turno del 2002 quando «ai francesi la sinistra chiese di votare per uno scroccone come Chirac piuttosto che per un fascistone, che sarei stato io», Marine Le Pen spiega che «la Germania è il centro economico dell'Europa, ma la Francia ne resta il cuore politico. E se in Francia vince il partito anti Ue, le cose a Bruxelles non possono continuare come se niente fosse». Gli eurodeputati del Front National erano tre, saranno almeno 25.

hollande-gayet-trierweilerhollande-gayet-trierweiler

Hollande dice che «saranno tratte delle lezioni», e ha indetto per stamattina all'Eliseo una riunione di crisi. All'Elysée Lounge invece, discoteca pochi metri più in là, ieri notte Marine Le Pen ha festeggiato la vittoria.

MARINE LE PENMARINE LE PEN

 

 

LE PEN OYBTPO kUvG U wv x LaStampa it Home PageLE PEN OYBTPO kUvG U wv x LaStampa it Home Page MARINE LE PEN VOTAMARINE LE PEN VOTA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PIER SILVIO L’HA CACCIATA E HA FATTO SBARRARE LE PORTE DI MAMMA RAI: COSA RIMANEVA A BARBARA D’URSO, SE NON DI TENTARE LA PROVA DEL NOVE? DISCOVERY CON CROZZA E FAZIO È IL TERZO PIÙ VISTO IN ITALIA NELL'ARCO DI 24 ORE DURANTE IL 2023. E ADESSO ARRIVA AMADEUS - L’ARRUOLAMENTO DI CARMELITA COSTA POCO (SONO LONTANISSIME LE CIFRE DELL’ERA DI SILVIO BERLUSCONI) ANDREBBE A PRESIDIARE UNA FASCIA RICCA DI PUBBLICITA' COME È QUELLA DEL POMERIGGIO. LA SUA SOSTITUZIONE IN MEDIASET CON MYRTA MERLINO SI È RISOLTA IN UN MEZZO FLOP, MENTRE SU RAI1 “LA VITA IN DIRETTA” DI MATANO NON HA NULLA DI IRRESISTIBILE - LE TRATTATIVE CON DISCOVERY SONO IN CORSO E UN OSTACOLO SAREBBE LA PRESENZA DI... 

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...

PRESTA, CHE “BRUCIO”! - L’INTERVISTA AL “GIORNALE” DAL TELE-AGENTE HA SCATENATO IL PANICO NEGLI UFFICI LEGALI RAI - SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DELL’AGCOM, SE NON ARRIVA PRIMA LA PROCURA, POTREBBE FINIRE LA DETTAGLIATA RICOSTRUZIONE DELL’OSPITATA A SANREMO DI JOHN TRAVOLTA SQUADERNATA DA LUCIO PRESTA: “MI CHIESERO SE ERAVAMO INTERESSATI ALLA PRESENZA DELL'ARTISTA AD UNA CIFRA MOLTO BASSA PERCHÉ LO SPONSOR DELLE SCARPE ERA DISPOSTO A PAGARE LA DIFFERENZA DEL SUO CACHET” - AMADEUS AVREBBE CHIESTO E OTTENUTO 90 MILA EURO NON DOVUTI SUL FORMAT “ARENA SUZUKI”: SAREBBE UNA VIOLAZIONE DI UNA DELIBERA DELLA VIGILANZA - I DIRIGENTI MELONIANI GODONO PER IL CALCIONE AL “TRADITORE” AMADEUS E IL FUTURO (NERO) PER I TELE-AGENTI…

MELANIA, INSTA-CAFONAL!  - IL PROFILO INSTAGRAM DI MELANIA RIZZOLI CONTINUA AD ESSERE LA BUSSOLA (IMPAZZITA) DELLA MILANO DA RI-BERE - TRA I NAVIGLI E VIA MONTENAPOLEONE, TRA IL BARETTO E IL CAFFÈ CIPRIANI, A SUON DI PARTY-BOOKS, SERATE CHARITY E COMPLEANNI, MELANIA E' PEGGIO DELLA DIGOS, LI SCHEDA TUTTI: PAOLINO BERLUSCONI, MINIMO BOLDI, AL BANO CHE SI GOLA, CHIARA BONI, CANDIDA MORVILLO CHE APPARECCHIA IL LIBRO, GUIDO BERTOLASO, ATTILIO FONTANA, FRANCESCO SPECCHIA, PIERO MARANGHI E... - VIDEO