1. SE NON ORA, PIÙ TARDI. MOLTO PIÙ TARDI: SOLO IERI ALLE 19 LA BOSCHI E GUERINI HANNO PRESO POSIZIONE IN DIFESA DELLA BINDI, ASFALTATA DA DE LUCA COME ''IMPRESENTABILE IN TUTTI I SENSI'', CONTESTANDONE ''LA STESSA ESISTENZA''. BOSCHI: ''PAROLE INACCETTABILI''
2. PORRO: ''GLI INSULTI ALLA BINDI SE VENGONO DA SINISTRA SONO MENO SESSISTI? QUANDO SILVIO DISSE 'PIÙ BELLA CHE INTELLIGENTE' SI SCATENARONO GIROTONDI E INDIGNAZIONI VARIE'
3. PER TUTTA LA GIORNATA, MENTRE FIOCCAVANO LE DICHIARAZIONI PRO-ROSY DI OPPOSIZIONE E MINORANZA PD, I RENZIANI HANNO TACIUTO. IL MESSAGGIO È PASSATO FORTE E CHIARO
4. LA BINDI HA FATTO UNA GUERRA SPORCA CONTRO RENZI E LO SCERIFFO CAMPANO. E INFATTI LA BOSCHI, MENTRE LO BACCHETTA, LO DEFINISCE 'UN GOVERNATORE STIMATO E CAPACE'

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VINCENZO DE LUCA MARIA ELENA BOSCHI VINCENZO DE LUCA MARIA ELENA BOSCHI

1. BOSCHI A DE LUCA: CHIEDA SCUSA ALLA BINDI - LA MINORANZA: INTERVENTO TARDIVO

Carmelo Lopapa per “la Repubblica

 

A fine giornata il ministro Boschi e il vicesegretario Guerini provano a chiudere il caso che montava da 24 ore. Schierati senza tentennamenti dalla parte di Rosy Bindi. Ma a quel punto, l’insulto del governatore Vincenzo De Luca all’indirizzo del presidente dell’Antimafia si era già trasformato nell’ennesimo capitolo della guerra interna al Pd tra minoranza e renziani.

 

Succede che per parecchie ore dai vertici di Largo del Nazareno non si registra una reazione, un intervento in difesa della deputata presa di mira dal presidente campano inserito nella lista degli “impresentabili” alla vigilia delle regionali di maggio. «Impresentabile lo è lei in tutti i sensi, a lei contesto la sua stessa esistenza », era stato martedì sera l’affondo di De Luca in tv a “Otto e mezzo” dalla Gruber.

 

La ex presidente Pd ha trascorso la giornata al lavoro come sempre alla Camera, in uno sporadico passaggio in Transatlantico il volto appare segnato dall’episodio delle ultime ore che non vuole comunque commentare. In tanti in compenso prendono le sue difese dai banchi delle opposizione.

lorenzo guerini lorenzo guerini

 

I Cinquestelle presenti in commissione Antimafia, i parlamentari di Sel, ex Pd come Pippo Civati o Claudio Fava («De Luca usa lo stesso linguaggio della camorra, quelle parole sono una minaccia »), anche la forzista Elvira Savino. Ma ad alzare i toni col passare delle ore sono soprattutto gli esponenti della sinistra interna Dem.

 

La gran parte si limita ad esprimere solidarietà. Ma il senatore bersaniano Miguel Gotor, oltre a prendere le difese, apre le ostilità: «Il presidente, il segretario e gli organi di garanzia del Pd dovrebbero stigmatizzare le parole di De Luca e non farle cadere in un assordante silenzio come stanno facendo in queste ore». E Gianni Cuperlo rincara: «Se il Pd non riuscirà a dare una risposta a queste parole dimostrerà di non essere una comunità ».

maria elena boschi maria elena boschi

 

Boschi e Guerini intervengono dopo le 19, quasi in contemporanea. «Stimo De Luca e lo considero un governatore molto capace - sono le parole del ministro per le Riforme - Ma le frasi su Rosy Bindi sono inaccettabili. Mi auguro che arrivino le sue scuse». E dal quartier generale renziano si muove anche il vicesegretario del partito.

 

«Si possono avere opinioni diverse sulle vicende di alcuni mesi fa - sostiene Guerini ma non si possono utilizzare parole ed espressioni come quelle che Vincenzo De Luca ha utilizzato nei confronti di Rosy Bindi. È sbagliato offendere le persone per sostenere le proprie convinzioni ».

VINCENZO DE LUCA MARIA ELENA BOSCHI VINCENZO DE LUCA MARIA ELENA BOSCHI

 

A quel punto il segnale è partito. Intervengono altri parlamentari vicini al premier, da Ernesto Carbone ( «Offesa personale e gratuita, parole sbagliate») a Simona Bonafé («De Luca ha sbagliato, non si può scadere nell’attacco personale»). Matteo Renzi, impegnato all’Avana nell’ultima tappa della missione in Sudamerica, non fa cenno alla polemica molto italiana.

rosy bindi rosy bindi

 

Nichi Vendola in serata si sfoga via Twitter: «Incredibile Pd. Ci mette un giorno intero per decidere la difesa di Rosi Bindi. Del resto l’insulto al lei era un rito dell’Italia berlusconiana».

 

 

2. GLI INSULTI ALLA BINDI? SE VENGONO DA SINISTRA SONO MENO SESSISTI

Nicola Porro per “il Giornale

 

rosy bindi rosy bindi

A noi il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, tutto sommato sta simpatico. Sì, certo, è uno che nasce e vegeta nel Partito comunista. Ma ha gestito bene Salerno, ha realizzato e difeso un termovalorizzatore in una Regione afflitta più dalla demagogia che dai rifiuti, parla chiaro, è sanguigno e come molti comunisti d' antan, quando prendono il potere, è diventato uno sceriffo. Si è inoltre beccato una condanna a un anno di galera e interdizione dai pubblici uffici per abuso d' ufficio e la conseguente sospensione cagionata dalla legge Severino. Contro cui è ricorso, con un certo grado di soddisfazione: per ora può fare il presidente della Campania.

Finalmente Rosi Bindi confessa! Finalmente Rosi Bindi confessa!

 

Due sere fa era da Lilli Gruber e si è messo ad attaccare Rosy Bindi, presidente della commissione Antimafia, colpevole di averlo sputtanato a 24 ore dalle recenti elezioni campane iscrivendolo in una lista di «impresentabili» compilata proprio da quella augusta commissione. Il neogovernatore della Campania ha tutte le ragioni per essere furibondo con la sua compagna di partito.

 

06 meta Berlusconi metà Rosi Bindi 06 meta Berlusconi metà Rosi Bindi

Ma andiamo ai fatti. De Luca ha detto due cose: «La Bindi è impresentabile da tutti i punti di vista».

E poi sollecitato su cosa in particolare rimproverasse a Rosaria detta Rosy, risponde: rimprovero «la sua stessa esistenza».

 

Facciamo una sintesi brutale a beneficio dei nostri pensosi e impegnati editorialisti, opinionisti, benpensanti, vegani, femministi e «se non ora quando» che evidentemente erano distratti. C' è un loro compagnuccio di partito, condannato, sanzionato dalla mitologica legge Severino, che in prima serata televisiva, in mancanza di ogni possibilità di replica diretta da parte del suo bersaglio, dice che il medesimo bersaglio non merita la vita, cioè l' esistenza, che il buon Dio le ha graziosamente concesso.

 

BERLUSCONI E ROSI BINDI AL QUIRINALE BERLUSCONI E ROSI BINDI AL QUIRINALE

 Si dà il caso che non contento il medesimo condannato per abuso di ufficio si permetta di dire che la presidente della commissione Antimafia sia impresentabile, ma proprio «da tutti i punti di vista».

 

Forse siamo maliziosi, ma quella sottolineatura di tutti i punti di vista, esclude forse il fatto di essere donna? O comunque l' aspetto fisico della medesima Rosaria, detta Rosy. Forse siamo fissati noi. O meglio sono fissati loro.

 

Quando Berlusconi ad un Porta a Porta si permise di dire (in faccia e il che cambia molto) alla stessa Bindi che lo aveva appena duramente criticato che ella «è più bella che intelligente» successe un finimondo. Ecco, i fissati di ieri dove sono oggi?

BUONANNO PISTOLA BUONANNO PISTOLA

 

O il sessismo, anzi in questo caso si dovrebbe allargare al «vitalismo», cioè il diritto naturale di rivendicare la propria esistenza, per De Luca non esiste? Ragazzi, il compagnuccio fa il presidente di una Regione, anche piuttosto importante.

 

nichi vendola ai gaypride nichi vendola ai gaypride

Avete preso a botte quello sciocchino di Buonanno per lo show con la pistola, ci avete rotto le balle con girotondi, mobilitato anche sul sesso degli angeli, ci imponete un linguaggio politicamente corretto su come chiamare il presidente, donna, della Camera, gli zingari e i clandestini, e quando arriva De Luca in tv, tutti zitti e muti.

 

Citando De Luca potremmo dire: cari sinistri politicamente corretti, siete impresentabili da tutti i punti di vista e vi rimproveriamo la vostra stessa esistenza.

 

Nicki Vendola Nicki Vendola

P.S. Per fortuna ieri sera, a scoppio ritardato, il ministro Boschi e il vicesegretario Pd Guerini hanno provato a rimediare alla dimenticanza.

 

 

 

 

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