TI SANZIONO MA NON TROPPO - STRETTA TRA LA GUERRA E LA REALPOLITIK, LA UE COLPISCE I CAPI DELL'EX KGB E GLI OLIGARCHI - MA NON PUO' CHIUDERE I RAPPORTI CON MOSCA: ITALIA PREOCCUPATA PER IL GAS (E LE COMMESSE)

Sono 15 gli individui, 18 le società e i gruppi (che si aggiungono alle oltre 70 entità già sanzionate) sanzionati «per violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina». Si conosceranno a breve i nomi dei magnati colpiti per aver «sostenuto attivamente o beneficiato» della crisi. Ma il Cremlino non sta a guardare: tra l'altro, sospeso il progetto di sottomarini con Fincantieri...

Condividi questo articolo


Maria Serena Natale per il "Corriere della Sera"

 

vladimir putin 9 vladimir putin 9

Trentatré nuovi nomi sulla lista delle sanzioni mirate, pressing sugli oligarchi e accelerazione verso la fase 3 «alleggerita» delle misure più dannose per gli interessi strategici europei e la tenuta dei mercati. La Ue procede nella ricerca di una strategia condivisa per colpire Mosca ma non chiudere definitivamente tutti i canali — diplomatici ed economici — dopo l’abbattimento del volo MH17 con 298 persone a bordo.

vladimir putin 8 vladimir putin 8


Sono 15 gli individui, 18 le società e i gruppi che si aggiungono alle oltre 70 entità già sanzionate con il congelamento di beni e visti «per violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina»: colpiti dall’ultimo giro di vite anche i vertici dell’Fsb (il servizio di sicurezza russo erede del Kgb), compagnie con sede in Crimea e i gruppi separatisti ucraini delle autoproclamate Repubbliche di Luhansk e Donetsk.

 

vladimir putin 6 vladimir putin 6

All’inizio della prossima settimana si conosceranno i nomi degli oligarchi vicini al Cremlino sanzionati per aver «sostenuto attivamente o beneficiato» della crisi. E prosegue il lavoro per definire i dettagli anche procedurali sul pacchetto diretto ai settori chiave dell’economia russa (accesso ai mercati finanziari, difesa, tecnologie sensibili e beni a uso militare-civile): entro martedì si deciderà se convocare per l’approvazione all’unanimità un nuovo Consiglio dei capi di Stato e di governo a Bruxelles o procedere con un documento congiunto dopo una serie di consultazioni tra le capitali.

 

vladimir putin 3 vladimir putin 3

Oltre all’impatto mediatico, una riunione dei leader avrebbe un maggiore significato simbolico, soprattutto in caso di via libera alle misure più controverse. Dai colloqui ancora in corso tra gli ambasciatori Ue emerge un «consenso» di massima su sanzioni che dovranno essere sostenibili per tutti, graduali e non retroattive.

 

Si profila una soluzione di compromesso al ribasso tra i settori coinvolti e gli interessi di nazioni che da anni seguono politiche economiche e strategiche in convergenza con Mosca. Un’ipotesi accreditata per il settore energetico — che vede più esposte Italia, Germania, Bulgaria, Ungheria — è escludere dalle restrizioni il comparto del gas, per non compromettere progetti come South Stream, il gasdotto tra Russia ed Europa al quale partecipa Eni.

 

vladimir putin 4 vladimir putin 4

Uno scenario che incrocia gli appelli a inasprire la manovra guidati da Londra, Stoccolma, Varsavia e (a intermittenza) Berlino con gli interessi francesi nella difesa e di Regno Unito, Austria, Cipro, Lussemburgo e Olanda nella finanza.
 

vladimir putin 2 vladimir putin 2 vladimir putin 14 vladimir putin 14

Tra intimidazioni più o meno dirette e l’escalation militare denunciata da Kiev e Washington che segnalano attacchi e spostamenti di truppe russe alla frontiera, il confronto si irrigidisce. Mentre fonti diplomatiche russe dichiarano alla stampa britannica che Mosca studia ritorsioni contro Bp e Shell, l’agenzia Itar-Tass annuncia la sospensione di un decennale progetto russo-italiano per la realizzazione di sottomarini di ultima generazione S-1000 che ha in Fincantieri il costruttore di riferimento. Dall’Italia minimizzano precisando che l’operazione era ancora in fase preliminare, ma l’avvertimento obliquo di Mosca sulle possibili conseguenze delle sanzioni è lanciato. 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…