amato

TOTO-PRESIDENTE - L’AMERICA LO VUOLE! NAPOLITANO, GLI EX SOCIALISTI, BERLUSCONI E L’AGGUERRITA PATTUGLIA DEI COSTITUZIONALISTI (BASSANINI&AINIS) FANNO IL TIFO PER GIULIANO AMATO – WASHINGTON NON FARA’ PASSARE MAI PRODI

Tina A. Commotrix per Dagospia

 

 

Uffa i quirinalisti!

DE GENNARO NAPOLITANO AMATO DE GENNARO NAPOLITANO AMATO

Dopo i notisti della carta stampa l’Elefantino de “Il Foglio” affonda le sue zanne possenti anche sulla muta di cagnolini scodinzolanti dietro al presidente di turno. Sempre tenuti a guinzaglio dal segretario generale della presidenza.

 

Schauble con Amato e NapolitanoSchauble con Amato e Napolitano

Il mitologico Gaetano Gifuni si divertiva a prenderli per i fondelli smentendo il giorno dopo le notiziole che gli aveva rivelato la sera precedente. Per lunghi anni la mini-casta ha viaggiato il mondo a spese dello Stato sotto gli occhi, stavolta bendati, dei Gabibbo alle vongole del Corriere, Stella&Rizzo, sempre scrupolosi, invece, a fare le pulci sulle spese per conservare e far funzionare l’ex palazzo dei papi.

 

trtlse36 clio giorgio napolitano fausto lella bertinotti amatotrtlse36 clio giorgio napolitano fausto lella bertinotti amato

“Fare il quirinalista è meglio che fare il giornalista (…) ma è proprio nella loro equazione professionale che risiede – et pour cause – l’aspetto vagamente letargico di un mestiere desueto”, è il rimbrotto pacioso e irridente che gli rivolge Giulianone Ferrara.

 

Come dargli torto?

A scorrere i giornali ormai il numero dei papabili alla successione di Napolitano ha superato “quota” quaranta. Quel che basta a sgomentare anche il lettore meglio predisposto al Toto-Presidente.

 

Amato_CraxiAmato_Craxi

Così nella città dei Palazzi della politica, ora impazza il “Chi spinge chi?”. Un giochino praticato in quelle case (ex salotti?) frequentate trasversalmente dai politici dell’ancien régime negli anni Ottanta-Novanta.

 

Una sorta di quiz mascherato in cui vengono a galla le stesse preferenze dei giocatori. Non è un mistero che Bella Napoli (Napolitano) lascerebbe volentieri in eredità il suo  trono al Dottor Sottile (Giuliano Amato). Per l’ex delfino di Craxi si è speso pure il Cavalier Pompetta (Silvio Berlusconi) che, però, non ha rinunciato a sponsorizzare il suo Lecca-Lecca (Gianni Letta). E schiere di costituzionalisti – da Franco Bassanini all’eccellente editorialista del Corriere, Michele Ainis – fanno il tifo per il collega piazzato da Re Giorgio II alla Corte costituzionale.

 

Valentina e Michele Ainis Valentina e Michele Ainis

A puntare su Giuliano al Quirinale sono anche i suoi ex compagni socialisti Bobo Craxi, Rino Formica e Gianni De Michelis. Tanto per citarne alcuni.

“Ma se lo dichiariamo ai media c’è il rischio di danneggiarlo”, racconta l’ex pattuglia sparuta del Garofano.

 

romano prodiromano prodi

Sull’altro fronte “caldo” dei papabili, il primo a battere un colpo (tattico) in favore del Mortadella (Romano Prodi) è stato Pier Luigi Bersani. Ripartiamo dal Grande Trombato dell’elezione presidenziale 2013, ha chiesto al dittatorello Renzi l’ex segretario del Pd. E tutta la lobby felsinea si sta mobilitando per trascinare Romano nuovamente a Roma.

Al tradizionale cenone della vigilia di Natale nella casa di Bologna di Piero Gnudi, ricco commercialista e manager potentissimo, già si contavano le truppe parlamentari sulle quali avrebbe potuto far leva la candidatura Prodi.

 

A iniziare dal Cdc di Pierfurby Casini, che nel gioco delle rivincite auspica il ritorno di un Dc sul Colle più alto. E tra un piatto di tortellini e un lambrusco d’annata nella lussuosa magione apparecchiata dell’ex ministro e presidente dell’Enel, qualcuno ingenuamente chiede se Romano è disponibile a rimettersi in pista.

Piero Gnudi Piero Gnudi

 

Il suo amico di una vita, Massimo Ponzellini, trova l’interrogativo quasi provocatorio: “Dopo la strage di Parigi il vento è cambiato in Europa a tutto vantaggio di Romano… e se lo chiamano lui dirà: obbedisco, anche se non è mai stato un Garibaldi”.

 

A Pier Carlo Pàdoan, resta il sostegno parolaio dello statista di Rignano sull’Arno, Matteo Renzi. Ma dopo il “pasticciaccio brutto” di via XX Settembre del codicillo fiscale salva-Berlusconi, inserito senza il suo consenso (sic), al borsino del Quirinale le quotazioni di Pàdoan sono paragonabili ai titoli spazzatura. 

 

 

 

 

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