lorenzo marquez biscotti

1. GIACOMO AGOSTINI: “PURTROPPO VALENTINO ROSSI HA PAGATO LE DICHIARAZIONI AL VELENO NELLA CONFERENZA STAMPA DI SEPANG. E’ LA SUA LINGUA AD AVER CAUSATO L’AUTOGOL’’ 2. QUALCHE AUTOREVOLE RIFLESSIONE 24 ORE DOPO IL MOTOGP CHE, PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DEL TORNEO IRIDATO, HA TENUTO INCOLLATO IL MONDO INTERO DAVANTI ALLA TV

Roberto Pontiroli Gobbi per Dagospia

 

LORENZO MARQUEZ ROSSILORENZO MARQUEZ ROSSI

ll biscottone the day after oppure, se vi suona meglio, the day after il biscottone. Insomma dopo la full immersion di emozioni, incazzature, o per qualcuno anche gioie, di Valencia, ecco qualche riflessione 24 ore dopo il Gran Premio del Motomondiale che, per la prima volta nella storia del torneo iridato delle due ruote, ha tenuto incollato il mondo intero davanti alla tv. Riflessioni autorevolissime. Firmate da personaggi del mondo delle due ruote e non. Persone dal comune denominatore: nessun pelo sulla lingua. Ma prima di tutto il colpo di scena, la vera sorpresa. Il resto a seguire.

marquez   lorenzo   pedrosamarquez lorenzo pedrosa

 

GLI SPAGNOLI FISCHIANO GLI SPAGNOLI. Incredibile, ma vero. A fine gara gli spettatori, quasi tutti spagnoli, sulle tribune di Valencia si sono spellati le mani nell’applaudire Valentino Rossi, fischiando e insultando Lorenzo e, soprattutto, Marquez. E pensare che, fino al giorno prima, si era temuta la guerra civile e che Valencia si trasformasse in una sorta di Striscia di Gaza. Al punto che per salvaguardare l’ordine pubblico è intervenuto un esercito di poliziotti. Morale: almeno nelle tribune ha vinto lo sport e i tanto vituperati appassionati iberici hanno dato una lezione a tutti. Italiani compresi. Congratulazioni vivissime. Stavolta viva la Spagna.

BIAGGI E LORENZO a Valencia BIAGGI E LORENZO a Valencia

 

L’ABBRACCIO TRA BIAGGI E LORENZO. A Valencia è andato anche Max Biaggi che a fine gara ha abbracciato Lorenzo. Non c’è da stupirsi. Il campione romano, è risaputo, non ha mai amato Rossi. Gli attriti non si contano. Nel 2001 a Barcellona, sulle scale per salire il podio, tra i due ci furono spintoni. Vennero separati, altrimenti sarebbe stata rissa. Lorenzo e Max, invece, sono amici fraterni. Il maiorchino nel 2012 si recò appositamente a Magny Cours per festeggiare l’ultimo titolo vinto dal romano in Superbike con l’Aprilia; domenica Biaggi ha ricambiato la visita al suo carissimo amico. Tutto normale, nulla da ridire.

BIAGGI E LORENZO a Valencia BIAGGI E LORENZO a Valencia

 

GIACOMO AGOSTINI. “Come italiano sono dispiaciuto che Rossi abbia perso il titolo. Ma analizzando con distacco e obiettività la situazione, purtroppo Valentino ha pagato alcuni errori. Innanzitutto le dichiarazioni al veleno fatte giovedì nella conferenza stampa di Sepang. Tali dichiarazioni hanno provocato una catena di ripicche, come il duello con Marquez sfociato nella ginocchiata con la successiva penalità inflittagli dalla Direzione Gara e la coalizione spagnola a Valencia. E’ la sua lingua ad aver causato l’autogol.

 

ROSSI E AGOSTINIROSSI E AGOSTINI

L’unica cosa che non mi spiego è perché Marquez non abbia nemmeno tentato di passare Lorenzo. Tanto, anche se fosse arrivato secondo, il maiorchino avrebbe vinto ugualmente il titolo. In definitiva Rossi, mi dispiace dirlo ma è così, questi dispetti se li è cercati. Resta il fatto che il Gran Premio di Valencia è stata una brutta, bruttissima pagina di sport”.

 

POLO SESTI, PRESIDENTE FMI. Il numero uno della Federazione Motociclistica Italiana è molto amareggiato. Giustamente. "Subito dopo il Gp della Malesia - fa osservare - mi sono schierato a difesa di Valentino Rossi perché da italiano, ma soprattutto da sportivo, trovo fondamentale salvaguardare i valori di lealtà che in quella gara sono venuti meno. Fra l'altro in linea anche con il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

 

ROSSI E AGOSTINIROSSI E AGOSTINI

Dopo Valencia faccio i miei complimenti a Lorenzo per un mondiale  comunque meritato e a Rossi per la sua straordinaria rimonta che purtroppo non è bastata. Adesso, però, dopo tanto clamore e tanti veleni, ritengo che chi governa il Motomondiale debba riflettere e adottare ogni contromisura per disinnescare, con regole più precise, certi atteggiamenti o manovre sospette. Se entrano in pista altri interessi o personalismi si snatura l'essenza dello sport. E ciò non deve succedere”. 

 

Carlos Checa e Genesio BevilacquaCarlos Checa e Genesio Bevilacqua

GENESIO BEVILACQUA. L’industriale titolare di Ceramica Althea a Civita Castellana è il team owner di una scuderia di punta nel mondiale Superbike, il campionato per moto derivate di serie gestito dalla stessa Dorna, padrona della MotoGP. Genesio nel 2011 con la Ducati ha vinto quattro mondiali, due piloti con lo spagnolo Carlos Checa in SBK e il romano Davide Giugliano in Superstock e i relativi campionati Marche.

 

Bevilacqua, vicinissimo a gestire le moto ufficiali BMW, è noto per essere uno sportivo puro. Quello che pensa lo dice. Zero peli sulla lingua. La sua analisi è spietata. “Le gare - sottolinea - non si giudicano con il tifo o con la passione ma solo e unicamente col cronometro. Rimanendo scevri da ogni forma di tifo o campanilismo, Rossi a Sepang ha fatto una scorrettezza e come tale andava sanzionata, pertanto non è credibile come soggetto offeso. Detto ciò Valentino anche senza penalità non sarebbe andato oltre il quarto posto, al massimo il terzo. Quindi non avrebbe mai vinto il mondiale. E’ un dato oggettivo.

Roiberto NobileRoiberto Nobile

 

Vi spiego: Lorenzo per tutto il week end ha tenuto un passo inavvicinabile a tutti. E anche Marquez e Pedrosa. Il cronometro parla chiaro. I primi tre in gara giravano  fisso sul piede di 1’31’’3, 1’31’’4, massimo 1’31’’6. Rossi in rimonta, e a pista libera, girava mediamente oltre mezzo secondo più alto, 1’32’’1, 1’32’2, 1’32’3. Comunque non è mai sceso sotto l’1’32’’. Pertanto, alla luce dei fatti, non avrebbe mai vinto. Avrebbe perso il mondiale comunque. Anche se fosse partito in prima o seconda fila. Da appassionato me ne dispiace. Ma la realtà è questa”.

 

ROBERTO NOBILE. Il sovrintentende Antonio Parmesan di “Distretto di Polizia’’ e il giornalista Tv Nicolò Zito nella serie Montalbano è un ex pilota, avendo corso nella velocità dal ’68 al ’72. “Come italiano mi dispiace per Rossi, un pilota per cui stravedo, Obiettivamente devo dire però che il campionato di Lorenzo non è stato rubato. Lo ha meritato. Piuttosto sono dispiaciuto per lo sport. Un capitolo vergognoso per il motociclismo quello di Valencia”.

POLO SESTI, PRESIDENTE FMIPOLO SESTI, PRESIDENTE FMI

 

 

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...