LA KOSTNER EVITA LA MAXI-STANGATA! LA PATTINATRICE SI BECCA UN ANNO E QUATTRO MESI DI SQUALIFICA PER “ASSISTENZA” NEL CASO DI DOPING DELL’EX FIDANZATO E MARCIATORE SCHWAZER - LA PROCURA AVEVA CHIESTO 2 ANNI E 3 MESI

Non accolta la richiesta di 3 mesi di stop per omessa denuncia della frequentazione di Schwazer con Ferrari - Medaglie salve ma la pattinatrice se volesse tornare a gareggiare non potrebbe partecipare a Europei e mondiali del 2016 - Dopo le polemiche si è dimesso l’avvocato di Malagò, vicepresidente del Tribunale che doveva giudicare la Kostner...

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malago kostner malago kostner

1. DOPING: KOSTNER SQUALIFICATA 1 ANNO E 4 MESI 

(ANSA) - Un anno a e quattro mesi di squalifica. E' la sanzione comminata dal Tribunale nazionale antidoping alla pattinatrice azzurra, per 'complicità' nel caso di doping dell'ex fidanzato e marciatore Alex Schwazer.

 

 

2. CAROLINA, È IL GIORNO PIÙ DURO - RISCHIO STANGATA

carolina kostner foto lapresse carolina kostner foto lapresse

Eugenio Capodacqua per “la Repubblica”

 

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MENZOGNE. Sotterfugi consapevoli. Bugie. Piccole e grandi. Tante, troppe per dare credito alla tesi dell’ingenuità e della riservatezza legata all’amore per l’allora fidanzato. Carolina Kostner oggi affronta il giorno della verità nella storia che la vede accusata di favoreggiamento e negligenza per aver coperto l’ex uomo della sua vita, il marciatore azzurro Alex Schwazer, in occasione di un controllo antidoping a sorpresa a Obersdorf il 30 luglio del 2012 alla vigilia delle Olimpiadi di Londra. Carolina deve difendersi da accuse pesanti: favoreggiamento del fidanzato nel cercare di eludere il controllo antidoping, e omessa denuncia della frequentazione dello stesso di un medico inibito dallo sport: il famigerato Michele Ferrari.

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Centonove domande e risposte dell’inchiesta sportiva, che approfitta soprattutto delle conclusioni di quella penale della Procura di Bolzano, dove hanno sviscerato gli episodi che costituiscono l’ossatura del corposo documento di deferimento (25 pagine). Numerose le contraddizioni con la versione di Schwazer da parte della pattinatrice azzurra: quando parla delle chiavi di casa che Alex afferma di avere avuto e lei no. Quando racconta di una cena con l’ex tecnico azzurro Didoni a Obersdorf, categoricamente negata dall’ex marciatore.

dolore e rammarico per il suo errore alex schwazer ha al suo fianco il conforto della fidanzata carolina kostner e la famiglia e dolore e rammarico per il suo errore alex schwazer ha al suo fianco il conforto della fidanzata carolina kostner e la famiglia e

 

O dei farmaci nel frigo visti secondo lei per la prima volta nel febbraio 2012 mentre Alex dice di averceli messi nel luglio dello stesso anno. Oppure quando constata l’uso di un attrezzo vietato dalla legge italiana (la tenda ipobarica) ma lecito in Germania, e si accontenta della semplicistica spiegazione del fidanzato: «Mi serve per respirare meglio».

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Piccole grandi tessere di un mosaico pazientemente costruito dagli inquirenti di Bolzano. Che spinge la Procura Coni alla fine a parlare di «condotta attiva e complice per far sì che lo Schwazer non fosse individuato e testato» e insomma che ci fosse «un palese e chiaro intento elusivo del controllo».

 

alex schwazer carolina kostner alex schwazer carolina kostner

Ma non ci sarebbe solo questo. Infatti, come sottolineano gli esperti più attenti, il nuovo regolamento della Wada, l’agenzia mondiale antidoping, (art 2.5), considera manomissione del test anche l’illecita interferenza. E chi può aver interferito illecitamente se non una terza persona, nel caso la Kostner, visto che ha avuto addirittura un contatto diretto con il DCO (l’ufficiale controllore inviato a Obersdorf) sviando il controllo?

 

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La Procura antidoping del Coni non ha potuto inserire questo addebito nel deferimento, che è antecedente all’entrata in vigore della norma. Ma ne dovrebbe comunque tener conto. Assieme al nuovo articolo 2.9, che prevede la flessibilità della pena da due a quattro anni di stop. Dunque si tratterebbe piuttosto di considerare le aggravanti, invece delle attenuanti vista «l’interferenza attiva» e la mancata collaborazione (bugie) con le indagini. E in ogni caso anche il minimo della pena (due anni) sarebbe tutto da giustificare. In casi simili e senza considerare l’interferenza attiva, ci sono state condanne a oltre tre anni. Restano ancora ombre su una struttura giudicante (il TNA), che vede alla vicepresidenza nientemeno che l’avvocato personale di Malagò.

ALEX SCHWAZER CAROLINA KOSTNER ALEX SCHWAZER CAROLINA KOSTNER

 

Le posizioni pro Kostner del presidente del Coni sono ben note. Tutto legittimo, sia chiaro ma, ovviamente, assai inopportuno. Longari si sarebbe dovuto dimettere ai primi di gennaio ma il suo nome compariva ancora nel “roster” del Tribunale fino a ieri sera. Si vedrà.

 

 

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