denis

MEZZOGIORNO DI FUOCO A BERGAMO - MINACCE E CAZZOTTI: FAR WEST TRA ATALANTA-EMPOLI - IL TECNICO DEI TOSCANI SARRI: “DENIS MERITA IL DASPO” - IL DG NERAZZURRO MARINO: "E' STATO MINACCIATO DI MORTE"

DENIS TONELLIDENIS TONELLI

Francesco Saverio Intorcia per “la Repubblica”

 

Mezzogiorno di fuoco. La partita di Bergamo finisce con un’aggressione negli spogliatoi: Denis sferra un pugno a Tonelli, lo ferisce allo zigomo, regola i conti di un duello, in gara, avaro di gentilezze.

 

Poi c’è il ring dei commenti: le accuse feroci dell’Empoli, la difesa imbarazzata dell’Atalanta che parla di minacce di morte al suo centravanti. Lui, German Denis: protagonista in campo e fuori. In partita, trova al 93’ il gol che permette ai nerazzurri di agguantare i toscani per la seconda volta. Uscendo, racconta pure la sua gioia, «dopo il gol non ho capito più niente». Continuerà a non capir nulla ancora per alcuni minuti, evidentemente.

 

Il racconto è di Massimo Maccarone, capitano dell’Empoli: «Denis è arrivato nel nostro spogliatoio, ha tirato un pugno violento a Tonelli, fra occhio e naso. Un atto viscido e vigliacco, ha mandato avanti Cigarini e lui si è nascosto dietro, poi è fuggito come un coniglio. In più, le luci nel sottopasso erano spente, in modo studiato. Faremo denuncia.

DENIS TONELLIDENIS TONELLI

 

Si parla di violenza fuori, poi sono i giocatori a dare il cattivo esempio». Rincara la dose Maurizio Sarri: «Un giocatore dell’Atalanta ha aperto la porta dei nostri spogliatoi e colpito un mio calciatore sul viso. Roba da Daspo, non da squalifica. Nomi non ne faccio, hanno visto tutto la procura federale e la Digos».

 

Il suo collega Edy Reja intanto minimizza, come già aveva fatto a proposito del faccia a faccia con gli ultrà atalantini («Ci hanno dato la carica», disse). Stavolta ammette solo che «c’è stato un po’ di nervosismo e abbiamo registrato qualche scarica di adrenalina in più. Qualcuno era un po’ caldo, possono capitare certe situazioni accese, io non ho visto niente di problematico».

 

DENIS TONELLI 2DENIS TONELLI 2

Il suo direttore generale, Pierpaolo Marino, alla fine ammette ma contrattacca: Denis ha reagito a precise minacce di morte. «Mi sono documentato, German non è un pazzo, uno che decide di fare irruzione negli spogliatoi altrui e agisce con violenza, ha sempre avuto comportamenti esemplari. Ci sono state chiare e pesanti provocazioni, Tonelli ha minacciato di morte lui e la sua famiglia.

 

MAURIZIO SARRIMAURIZIO SARRI

Minacce più vicine alla delinquenza che al calcio e che pungolano particolarmente i sudamericani. Denis è molto sensibile e, pur essendo cristiano, pur essendo uno che fa beneficenza, ha “sbroccato”. Chiediamo scusa per il suo gesto. Le luci spente? L’impianto è vetusto, qualcuno si è appoggiato all’interruttore ». Il ds dei toscani, Marcello Carli, ribatte: «Le parole di Marino sono più violente del pugno di Denis».

 

In serata, controlli di routine per Tonelli in ospedale a Empoli: nulla di rotto, il naso è salvo, solo un taglio allo zigomo. Poi, il chiarimento al telefono fra Cigarini e Maccarone: il centrocampista atalantino aveva raggiunto lo spogliatoio ospite con in mano una maglietta da scambiare, Denis l’ha seguito. Tonelli era lì, quando s’è aperta la porta. L’argentino ha sfogato la sua rabbia. Un pugno, le urla, il buio.

reja 3reja 3MARINOMARINO

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...