totti selfie juve

NON SPAR(L)ATE SULLA JUVE - DOPO LE SOLITE POLEMICHE ARBITRALI, I BIANCONERI ALZANO LA VOCE - ALLEGRI: CI SIAMO ROTTI LE SCATOLE - MAROTTA: FUORIGIOCO? NON ESISTE ATTACCARSI AI MILLIMETRI - E BONUCCI PUNZECCHIA GARCIA

1. JUVE, FRECCIATA A GARCIA: “C’È CHI HA PARLATO TROPPO”

Da “la Stampa

MarottaMarotta

La Juve s’è rotta «le scatole», per dirla con Massimiliano Allegri: di sentire che le partite le vincono gli arbitri, che gli errori a favore gonfiano le polemiche e che quelli a beneficio altrui scompaiono. L’ultima imputazione a Napoli, formalizzata dai tweet notturni di Aurelio De Laurentiis: «La Juve è una squadra forte, se è anche aiutata dagli arbitri diventa imbattibile: o è malafede o incompetenza».

 

Risponde Gigi Buffon, dopo qualche secondo di silenzio e di smorfie che solo lui sa fare: «Non posso che sorridere: se si riferisce al fuorigioco di Chiellini sul gol di Caceres può avere ragione, su altre cose ha preso un abbaglio clamoroso». Morale: «Partite di questo tipo non le vinci o perdi solo per i cinque centimetri di fuorigioco - dice il capitano juventino - e alla fine vince la squadra più forte. E intendo dire quella che ha la forza di superare anche presunti torti che gli fanno. Come è accaduto a noi, spesso e volentieri, seppure non rimarcato, e come accade a tutti».
 

allegri gloria patrizi 4allegri gloria patrizi 4

L’aveva rimarcato, più volte, Rudi Garcia, indiziato di essere il bersaglio della frecciata di Leonardo Bonucci: «Abbiamo rinfrescato la mente a qualcuno che aveva parlato troppo. E non mi riferisco a nessuno qui presente», nel senso di Napoli. Anche se polemica c’è stata pure al San Paolo: «Ma dobbiamo parlare più di grande Juve che di un errore millimetrico del guardalinee - ribatte il difensore -: di episodi così ce ne sono tanti in un anno». Punzecchiato dalle illazioni di alcuni cronisti tifosi, alla fine Bonucci è esploso: «La differenza è che noi siamo agli ottavi di Champions, voi in Europa League». [M. NER.]

 

ACCUSE E VELENI: è IL TERZO TEMPO DI NAPOLI-JUVENTUS

Roberto Perrone per il “Corriere della Sera

 

bonuccibonucci

È la prima volta che vediamo così alterato Massimiliano Allegri. Però, per come è stato insolentito nel ventre umido e cadente del San Paolo, è riuscito perfino a mantenere un certo aplomb. Est modus in rebus e anche volendo fare polemiche su arbitri, fuorigioco, «aiutini», si può usare un altro approccio, un altro tono, un altro stile. Avendolo.

 

Tornati a una parvenza di normalità nella conferenza stampa, l’allenatore della Juventus ha spiegato che, «in un campionato ci sono episodi a favore e contro e quanto siamo stati danneggiati noi, non ho detto nulla». Il calcio dà, il calcio toglie. Ad esempio i siti battenti bandiera bianconera hanno messo in circolazione filmato e fermo immagine del gol di Callejon, in fuorigioco, che portò in Napoli in vantaggio il 30 marzo 2014. 
 

buffon buffon

Aurelio De Laurentiis protesta, ma il 27 ottobre del 2007 quando il Napoli vinse 3-1 con due rigori inesistenti (arbitro Bergonzi) gongolava mentre i dirigenti bianconeri schiumavano. Nessun ruolo è fisso in commedia. Il Napoli è furente e si è espresso a tutti i livelli societari nella notte tra domenica e lunedì. Ieri si è solo certificata la convinzione che la sconfitta abbia come padre la sudditanza psicologica. La rabbia resta alta tra tifosi, dirigenti e tifosi del Napoli. Tweet di Walter Gargano: «Senza offendere nessuno, perché possiamo sbagliare tutti, ma proprio così non va bene». 
 

ChielliniChiellini

Gli juventini hanno replicato, a vari livelli e tramite diversi canali. Beppe Marotta (in tv): «Respingiamo le accuse: ho sempre detto che vincerà la squadra più forte, al di là delle decisioni arbitrali. Non ci si può attaccare a millimetri senza riconoscere il merito degli avversari». Millimetri, centimetri. Tutto già visto e sentito. Il gol di Caceres era in fuorigioco. Gigi Buffon (alla transenna): «Su questo posso dare ragione al presidente del Napoli, ma sul resto è fuori strada». Il capitano ha rimarcato anche «la ritrovata compattezza del gruppo, e l’assenza di puzza sotto il naso, come nelle precedenti partite».

 

chievo juve cacereschievo juve caceres

Leonardo Bonucci non porge l’altra guancia, anzi. «Abbiamo dimostrato, scusate il termine, di essere una squadra con i c…. La Juve che vince dà fastidio e diventa antipatica, quando siamo arrivati settimi queste polemiche non c’erano. Abbiamo dato un messaggio importante, abbiamo rinfrescato la mente a qualcuno che ha parlato troppo. La Juventus ha dimostrato di essere più forte di tutti. Musica differente in Europa senza gli errori arbitrali? No, la differenza è che noi stiamo agli ottavi di Champions e voi state in Europa League». A proposito. Da Zurigo è intervenuto il presidente Fifa Sepp Blatter: «Le critiche agli arbitri rappresentano un problema. Servirebbe più educazione, tra giocatori e giornalisti. Gli arbitri sono molto importanti». Per noi sono un alibi e/o un bersaglio. 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…