carraro tavecchio galliani 2

IL NUOVO CHE AVANZA? “POLTRONISSIMO” CARRARO! - TAVECCHIO PENSA DI AFFIDARE ALL’EX PRESIDENTE FIGC UNA "COMMISSIONE” PER VIGILARE SUL MARCIO DEL PALLONE - DALL’AFFAIRE CONCONI A CALCIOPOLI, CARRARO NON SI E’ MAI ACCORTO DI NULLA

CARRAROCARRARO

Luca Pisapia per il “Fatto Quotidiano”

 

Si dice che chi esce dalla porta rientra dalla finestra. Chi dalla porta invece non è mai uscito, perché è rimasto comodamente seduto sulla poltrona, non ha bisogno di affaticarsi per rientrare scavalcando il davanzale: a lui nuove e più comode poltrone sono offerte a profusione.

 

L'uomo in questione è Franco Carraro, già sindaco di Roma, più volte ministro e attuale senatore di Forza Italia, già presidente o membro del cda di svariate banche, imprese, fondazioni e federazioni, già capo assoluto del calcio italiano (a più riprese alla Lega Calcio e alla Figc) e di tutto lo sport italiano con la presidenza del Coni.
 

Un uomo cui il soprannome di "poltronissimo" rischia di stare stretto. Alla fine gli calza meglio la definizione del compianto giornalista sportivo Franco Rossi che una volta disse:"In tutto il mondo, dopo Fidel Castro, Carraro è la persona che da più tempo sta al potere".

CARRARO TAVECCHIO GALLIANICARRARO TAVECCHIO GALLIANI

 

E così con tutta probabilità ecco che oggi pomeriggio, durante la riunione del Consiglio Federale della Figc, gli sarà assegnata una nuova poltrona: quella di presidente della "Commissione Grandi Rischi" che il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio è pronto a istituire per occuparsi del marcio che attanaglia il pallone italiano: scommesse clandestine, partite truccate, doping e violenza negli stadi.
 

GALLIANI PLATINI CARRAROGALLIANI PLATINI CARRARO

E chi meglio di Franco Carraro potrebbe ricoprirla? Perché in effetti se i bubboni del primo scandalo calcio-scommesse scoppiano nel 1979, lui ha appena lasciato le sua prime presidenze della Figc e della Lega ed è diventato capo del Coni. E cosa importa se proprio in quegli anni il Coni finanzia con soldi pubblici le ricerche del Centro Studi Biomedici di Conconi per "migliorare le prestazioni degli atleti", che con l' ematocrito alle stelle cominciano a vincere, qui si parla di calcio.

 

E quando a cavallo del millennio Carraro ricopre il doppio ruolo di presidente di Lega Calcio (e poi della Federcalcio) e dirigente di Capitalia, sono gli anni in cui la banca elargisce prestiti a determinate squadre (Roma, Lazio, Napoli) che lo stesso Carraro con una mano dona e con l' altra certifica.
 

TAVECCHIOTAVECCHIO

Sempre nello stesso periodo nasce, cresce e poi muore nelle aule giudiziarie la società di procuratori della Gea, e scoppia lo scandalo di Calciopoli, e manca solo il diluvio universale: Carraro è sempre lì, sorveglia tutto illecito e non si accorge di alcun illecito. E dalle varie inchieste esce pulito e profumato. Attuale responsabile dello sport di Forza Italia, ex socialista craxiano passato al berlusconismo, Carraro oggi in Figc attraverso la nuova commissione sarebbe certamente il garante di Adriano Galliani, gran burattinaio dell' elezione di Tavecchio insieme al suo sodale Claudio Lotito.
 

tavecchio con la coppola di pelletavecchio con la coppola di pelle

E forse, in questi giorni in cui la magistratura indaga sulle strane sponsorizzazioni di Infront - potentissimo advisor per i diritti tv nato anch' esso per mano di uomini delbiscione- alle squadre che fanno riferimento al gruppo di potere Galliani-Lotito-Tavecchio, ecco che l' occhio esperto di Carraro potrebbe interessarsi anche a questi aspetti più che a debellare ine sistenti spauracchi (basta guardare i dati) come "la violenza nel calcio".
 

Paolo Casarin Paolo Casarin

Ma oltre che un debito di Tavecchio nei confronti dei suoi grandi elettori il ritorno di Carraro, che en passant è stato membro del Comitato Esecutivo Uefa dal 2004 al 2009 ed era presidente del Comitato di audit interno dedito al controllo dei conti quando Blatter versava 2 milioni sul conto di Platini, potrebbe tutelare altre forze in campo.

 

Pare infatti che a fianco di Carraro potrebbero sedersi nella nuova commissione istituita ad hoc l' ex designatore arbitrale Paolo Casarin, da sempre controcorrente rispetto al sistema, e il magistrato del Tribunale di Monza Piero Calabrò, protagonista per anni del Processo del lunedì di Aldo Biscardi senza aver mai fatto mistero della sua stretta amicizia con Luciano Moggi. Curioso, dato che oggi come oggi Galliani e Moggi sono acerrimi rivali.
 

CARRARO TAVECCHIO GALLIANICARRARO TAVECCHIO GALLIANI

Ma si sa, certe alchimie vanno trovate per non scontentare nessuno: il motto che in tutti questi anni ha permesso al poltronissimo di non dover mai rientrare in un salotto scavalcando dal davanzale.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…