PRINCIPE HARRY AUSTRALIA ARGENTINA RUGBY
Cosimo Cito per “la Repubblica”
La gigantesca Argentina vista in giro per il Regno Unito non è bastata, non poteva bastare a evitare la più ovvia, la più scontata delle finali. Però Australia-Nuova Zelanda sarà per la prima volta di sempre l’ultimo atto del Mondiale.
Non era mai accaduto in 7 edizioni, al massimo semifinali tra All Blacks e Wallabies, al massimo l’eroica, mostruosa semifinale del Mondiale 2003, vinta dai gialli e persa da quella che, all’epoca, fu ritenuta la squadra più forte di sempre.
MARADONA AUSTRALIA ARGENTINA RUGBY
Sotto gli occhi di Diego Armando Maradona, l’Argentina è andato sotto dopo 2 minuti (la meta di Simmons è anche la più veloce nella storia della World Cup), si è battuta, è stata in partita fino a 10 dalla fine, a distanza di 7 punti quando Ashley-Cooper, chiudendo la personale tripletta, ha spostato l’isola-continente verso il 29-15 che vale l’ultimo atto. Solo piazzati nel tabellino finale per i Pumas, quattro le mete wallabie, tre dell’ala dei Warathas.
Gran parte del bello di Twickenham, sabato (calcio d’inizio alle 17), sarà la sua sfida col samoano battente bandiera con felce d’argento Julian Savea, l’uomo che potrebbe togliere il record di mete segnate in un Mondiale a Jonah Lomu: sono entrambi a quota 8.
Mai era accaduto che le più grandi del mondo di sotto andassero a giocarsi la William Webb Ellis Cup. L’Australia vinse a Twickenham il suo primo titolo, nel 1991, ma sugli inglesi. Gli All Blacks sono campioni in carica e i favoriti naturali, ma l’8 agosto, durante il Rugby Championship (l’ex TriNations, allargato anche all’Argentina), hanno perso di otto a Sydney, aprendo crepe impreviste.
Meno fragrante, venerdì (alle 21, Olympic Stadium), l’altra metà di questo quadrangolare australe in mondovisione. Argentina-Sudafrica varrà il bronzo, poco, nulla.