SAMP-GLORIA! SAMUEL ETO’O SBARCA ALLA CORTE DEL VIPERETTA - LA PREMIER È TROPPO TOSTA PER QUESTO BOMBER CALANTE: LUI VOLEVA LA SERIE A, E SOPRATTUTTO L’ITALIA DELLO SHOPPING (QUI LA SUA FAMIGLIA VIVE DA QUATTRO ANNI)

Samuel Etoo Samuel Etoo

Andrea Sorrentino per la Repubblica

 

Non poteva che tornare qui. Era nelle cose, prima ancora che nel destino. Si doveva decidere solo il colore della maglia ma si sapeva che Samuel Eto’o un altro giro in Italia l’avrebbe fatto, perché qui la sua famiglia vive da quattro anni e perché da noi si è sempre trovato a meraviglia, fin da quando giocava nel Maiorca e veniva nel giorno libero a Roma, «per camminare nel sole» come dice lui, o a Milano, per i suoi celebri shopping compulsivi. La maglia alla fine sarà blucerchiata, la squadra la Sampdoria.

 

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Accordo chiuso ieri a Parigi, col presidente Ferrero gongolante: Eto’o si libererà dell’Everton e giocherà nella Samp due anni e mezzo, ingaggio da 1,5 milioni a stagione più bonus. Domani arriva a Genova, lunedì le visite mediche e mercoledì potremmo vedere il caro vecchio Eto’o addirittura a San Siro in Tim Cup contro l’Inter, il club che ingaggiandolo nel 2009 fece l’affare del secolo: Ibrahimovic al Barcellona in cambio di Eto’o più 25 milioni, e tutti sanno come finì.

 

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Aveva lasciato l’Italia e proprio l’Inter con l’annata più prolifica della sua carriera irripetibile, impreziosita da tre Champions League vinte con Barça e Inter: 37 gol nella stagione 2010-2011, quasi tutti splendidi, nell’anno post Triplete, con le vittorie nel Mondiale per club e in Tim Cup, entrambe le finali marchiate dai suoi graffi leggiadri.

 

samuel etoo del camerun sotto la pioggia di natalsamuel etoo del camerun sotto la pioggia di natal

Ne approfittò per fuggire all’Anzhi, nella stravagante avventura col club fantasma del Daghestan in guerra, infatti è durata appena due anni (l’Anzhi nel frattempo è retrocesso e quasi sparito) ma l’ingaggio mostruoso da 20 milioni all’anno era una tentazione troppo forte, e Samuel non è uno che resiste alle tentazioni. Gli piacciono il lusso e la vita dolce, gli acquisti pazzi, gli eccessi.

Samuel Etoo LEspresso Samuel Etoo LEspresso

 

eto applaude delio rossi foto mezzelani gmt eto applaude delio rossi foto mezzelani gmt

A Milano la sua casa è in pieno centro, misura 1000 metri quadri e ha la piscina in terrazzo, gli è costata 17 milioni di euro. Di quella di Mosca, dove viveva ai tempi dell’Anzhi, si favoleggiavano cose incredibili, da sultano. All’Inter ricordano, oltre ai suoi cappotti di leopardo, quando decise che la tv che gli era stata assegnata nella sua stanza alla Pinetina non gli piaceva, così ne comprò una da 30mila euro, per non parlare di un van con cui girava per la città, anche quello fornito di tutti i comfort (e l’immancabile tv) come una limousine da miliardario.

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Nel frattempo l’atleta Eto’o è piuttosto sbiadito: dopo l’Anzhi approda al Chelsea, ma Mourinho si accorge subito che Samuel non è più lui e lo fa giocare pochissimo, anzi gli sfugge pure un «ha 32 anni ma forse 35, chissà» che fa imbufalire il giocatore, il quale risponderà col grottesco fallo da rigore che fa fuori il Chelsea nella semifinale di Champions contro l’Atletico Madrid. Cerca scampoli di gloria residua all’Everton, ma segna solo 3 gol in 14 partite. La Premier è troppo tosta per questo Eto’o calante: lui voleva la serie A, e soprattutto l’Italia, per finire sorridendo.

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